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Into The Dark 1×02 – Flesh And BloodTEMPO DI LETTURA 3 min

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Into The Dark ritorna con il suo appuntamento mensile per condire le festività più importanti dell’anno con una salsa al gusto horror. Dopo Halloween, quindi, come spunto di partenza per questo secondo episodio viene scelta la festa americana per antonomasia: il Thanksgiving Day, ovvero il Giorno del Ringraziamento.
Centinaia sono le immagini di film e serie tv legate a questa tematica, dal classico tacchino con mashed potatoes, alla pumpkin pie con gelato; da tavole imbandite e pasti infiniti, alla tradizione di spezzare l’osso più lungo del tacchino ed esprimere un desiderio. Anche “Flesh and Blood” comincia proprio così, con una classica cena in famiglia trascorsa tra discorsi emozionanti e sorrisi genuini a casa della famiglia Tooms, la quale, nonostante l’apparenza da Mulino Bianco, viene sconvolta da un tragico evento che annulla qualsiasi traccia di serenità.
Kimberly Tooms, infatti, si appresta a festeggiare il suo diciassettesimo compleanno rinchiusa in casa con il padre Henry Tooms, dopo che la madre è stata assassinata da un individuo sconosciuto, ancora a piede libero. Come conseguenza di questo trauma, Kimberly sviluppa una grave forma di agorafobia, che non le consente nemmeno di aprire la porta di casa senza avere vertigini e attacchi di panico. Le sue giornate trascorrono tutte uguali, tra homeschooling, chat con amici che soffrono della stessa patologia, appuntamenti settimanali con una terapeuta e serate davanti alla tv. Kimberly si ritrova apparentemente bloccata in un limbo, tra vittimismo e autocommiserazione e utilizza la scusa dell’agorafobia per non dover affrontare di petto la morte della madre. Il padre (uno strepitoso Dermot Mulroney) sembra non dare troppo peso alla situazione e cerca in tutti i modi di non sconvolgere ulteriormente il precario equilibrio famigliare. Quello che all’inizio poteva apparire come un semplice family drama, con il passare del minutaggio, si trasforma in un vero e proprio horror-thriller al cardiopalma all’interno della prigione che Kimberly stessa si è costruita attorno a sé.
Il regista della puntata è Patrick Lussier, già noto agli appassionati del genere per i suoi lavori dietro la macchina da presa (San Valentino di sangue), ma anche per il suo impegno come sceneggiatore e montatore (Nightmare, Scream). Sicuramente l’influenza di Wes Craven pervade l’intera struttura narrativa, in cui la protagonista deve sfuggire ad un serial killer in uno spazio limitato e, sebbene le scene gore o splatter siano centellinate, sono proprio le riprese dell’inseguimento tra vittima e carnefice, tanto care a Craven, a far funzionare l’episodio.
“Flesh And Blood”, inoltre, strizza l’occhio anche ad un altro horror a tema casalingo, ovvero “Chiamata da uno sconosciuto”, con l’unica differenza che, questa volta, il villain è quanto di più conosciuto possa esserci per la protagonista, Kimberly. La puntata avanza con il giusto ritmo e ad alzare l’asticella sono tutti quegli accorgimenti e tecniche che hanno sancito il successo dei sopracitati horror: il rendersi conto che il nostro aguzzino è sempre stato in casa con noi, il non sapere dove si possa trovare esattamente l’altra persona, il vagare a piedi nudi per la casa per non farsi sentire, mentre le pareti sembrano stringersi attorno a noi come in una prigione.
Dermot Mulroney, inoltre, sfoggia doti recitative impeccabili e si cala nei panni di un moderno Dottor Jekyll, diviso tra l’essere un padre fin troppo amorevole e uno psicopatico che uccide con regolarità e freddezza. Anche la co-protagonista Diana Silvers (ancora poco conosciuta) si difende egregiamente, a dispetto della sua giovane età. Nonostante il risvolto horror, così come l’epilogo, possano essere troppo telefonati, “Flesh And Blood” regala un’ora e mezza godibile e apprezzabile da qualsiasi estimatore di Wes Craven, che ancora rimpiange Sidney Prescott.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Influenza di Wes Craven
  • Kimberly Tooms è una moderna Sidney Prescott
  • Dermot Mulroney
  • Omaggi a “Scream” e “Chiamata da uno sconosciuto”
  • Storyline ed epilogo troppo telefonati

 

Into The Dark assesta un colpo vincente e convince di più rispetto al primo episodio. “Flesh And Blood” potrebbe essere il classico film horror da noleggiare da Blockbuster, assieme ad un pacco di popcorn al caramello e gelato al biscotto, se solo fossimo nel 1996. Bei tempi, quelli.

 

The Body 1×01 ND milioni – ND rating
Flesh And Blood 1×02 ND milioni – ND rating

 

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Se volete entrare nelle sue grazie, non dovete offendere: Buffy The Vampire Slayer, Harry Potter, la Juventus. In alternativa, offritele un Long Island. La prima Milf di Recenserie, ma guai a chiamarla mammina pancina.

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