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Lemony Snicket’s: A Series Of Unfortunate Events 3×07 – The EndTEMPO DI LETTURA 5 min

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“Sometimes a chapter might end, but that doesn’t mean that the story is over. And some stories go on, even after the storyteller has stopped telling them.”

Bene, bene, bene… Il primo giorno dell’anno, mamma Netflix ha rilasciato l’ennesima stagione dell’ennesima serie prodotta in casa, lasciando l’abbonato alle prese con l’ennesimo binge-watching della sua vita. Tuttavia, l’uscita della terza stagione di Lemony Snicket’s: A Series Of Unfortunate Events non è un evento da dare in nessun caso per scontato, in quanto questi ultimi 7 capitoli chiudono definitivamente il sipario sulla serie di Mark Hudis e Barry Sonnenfeld.
Termina con “The End” la serie di disavventure dei poveri Baudelaire, orfani che hanno viaggiato per anni trovandosi alla ricerca di un posto felice in cui ricominciare la propria vita. Prima di parlare dell’epilogo della triste vicenda appena descritta, è necessario fare una riflessione sul prodotto in generale. I 25 episodi in cui Lemony Snicket ha raccontato allo spettatore le peripezie dei fratelli più sfortunati del globo, sono stati narrati splendidamente, descrivendo, anche minuziosamente, tutti i dettagli della vita dei ragazzini protagonisti della serie.
Spesso e volentieri i produttori hanno lasciato per strada pezzi del gigantesco puzzle della VFD, relegando ai fan il compito di incastonare tutti gli enigmi/dettagli/mezze verità per cercare di comprendere le origini della congregazione, il suo scisma e tutti i misteri che lo avvolgevano. Mossa perfetta per mantenere alta l’attenzione di chi sta davanti allo schermo e per farlo riflettere seriamente su quanto ha assistito in questi tre anni di show.

Beatrice II Baudelaire: “Would you like to hear a story about our family?”
Lemony Snicket: “I would like that very much.”

Chi ha seguito tutte le numerose avventure del trio di orfani non può che essere soddisfatto dell’epilogo della triste vicenda. Come era logico aspettarsi, non vi è stato un vero e proprio happy ending, quelli a mo’ di film disney, in cui il personaggio protagonista sconfigge inevitabilmente il proprio nemico per poi vivere felicemente per il resto della propria vita. I tre ragazzi hanno perso troppo, nel corso degli ultimi anni, per vivere serenamente e dimenticarsi di tutto quello che hanno patito; alla fine sì, l’odioso egocentrico Conte Olaf è morto, ma a che prezzo? Se si fa un passo indietro nella vicenda, tornando agli avvenimenti dello scorso episodio, e se si guarda la città dall’alto, quanto dolore e morte ha procurato la parte “marcia” dello scisma?
Centinaia di bambini ora sono orfani e senza più una casa in cui vivere, decine di buone persone sono morte per colpa dell’Uomo Con La Barba Ma Senza Capelli, della Donna Con I Capelli Ma Senza Barba e di Olaf. Larry il cameriere, Jacques Snicket, i genitori stessi dei protagonisti, sono solo alcune delle persone valorose decedute a causa dei mali della VFD e questo, i tre ragazzini, non lo hanno dimenticato e, difatti, alla fine della loro storia hanno deciso di nascondersi e di non tornare dalle persone che avevano tentato, invano, di proteggerle. Perché quanto è successo resterà indelebile nella loro mente per tutta la vita e stare affianco di chi ha sbagliato, ma anche di chi hanno fatto soffrire a loro volta, non è il modo più saggio per ricominciare a vivere.

“Today the seawall will flood, and we’ve reached our decision. We will leave the island in a boat Bertrand has built and named after me, to rejoin the world in time for our first child to be born. We came here to raise children someplace safe, but we now realize we cannot shelter them forever.”

Il caro e martoriato Lemony Snicket aveva avvertito gli spettatori in tutti i modi possibili che questa sarebbe stata una storia pregna di dolori e sofferenza e infatti così è stato. Nemmeno in “The End” si è interrotta la serie di sfortunate avventure dei poveri orfani Baudelaire e di chi gli gravita intorno. Per l’ennesima volta sono stati abbandonati da chi gli aveva offerto un aiuto, in questo caso Ishmael, fondatore della VFD, il quale non c’ha pensato più di mezzo secondo prima di scappare per trovare un rimedio dal Medusoid Mycelium. E, anche in questo episodio, non sono mancate le morti. Una era stata già citata in precedenza, il Conte più odioso della terra è morto a causa della sua smania di potere, non riuscendo a completare il proprio piano malvagio, lasciando i tre ragazzi vivi; tuttavia, prima di perire è riuscito a compiere il suo ultimo atto di bontà e questo non poteva che essere indirizzato alla donna che aveva amato tanti anni fa, Kit.
La Snicket, con la sua scomparsa, lascia ai tre protagonisti la sua bimba, orfana, anch’essa, di entrambi i propri genitori. Un’ulteriore povera vittima di un dramma infinito che si concluderà, secondo le parole della piccola, solo molti anni più tardi, perché Lemony, infine, ha conosciuto solo una parte delle sfortunate vicende dei figli della donna che ha tanto amato e nel finale, per una volta, sarà lui all’ascolto della storia, incompleta, che per anni ha narrato.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Finale amaro
  • L’ultimo gesto gentile di Olaf
  • Questa volta è Lemony ad ascoltare
  • Scenografia perfetta
  • La fine di un triste viaggio
  • Deus Ex Machina del serpente

 

Si conclude con questo ottimo episodio una delle migliori serie Originali Netflix. Ora, dopo aver assistito alla conclusione dello show, va dato merito ai produttori, al cast e ad ogni membro del team per non aver fatto rimpiangere minimamente il film con protagonista Jim Carrey e di aver trasposto i libri di Daniel Handler in maniera pressoché perfetta.

 

Penultimate Peril: Part 2 3×06 ND milioni – ND rating
The End 3×07 ND milioni – ND rating

 

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Detto anche Calendario Umano, si aggira nel sottobosco dei prodotti televisivi e cinematografici per trovare le migliori serie e i migliori film da recensire. Papà del RecenUpdate e Genitore 2 dei RecenAwards, entra in tackle in pochi ma accurati show per sfogarsi e dire la propria quando nessuno ne sente il bisogno.

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