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The Blacklist 6×04 – The Pawnbrokers (No. 146 – No. 147)TEMPO DI LETTURA 3 min

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Ain’t life a bitch?

Red è in prigione. Diventa in breve un boss rispettato e temuto, ma nessuno aveva dubbi in proposito. Piuttosto, lo svolgersi della vicenda sembra dare ragione a chi ha visto del parallelismo fra l’episodio e il film con Gerard Butler intitolato Law Abiding Citizen, in italiano Giustizia Privata. Il sospetto che il Concierge del Crimine abbia pianificato tutto, persino la cella in cui venir rinchiuso, esiste ed è forte. Altrimenti, tanto per dirne una, mettendosi in contatto con Dembé avrebbe chiesto ben altro rispetto a due bottigliette mignon di champagne.
A proposito dei mezzi di comunicazione fra Red e l’esterno, il simpaticissimo topolino ricorda sia Mr. Jingles del Miglio Verde, sia la favola del leone e del topolino, la cui morale, più o meno, è che non c’è nessuno così piccolo da non poter dare aiuto, da non poter essere amico e nessuno così grande da non aver bisogno di aiuto, di un amico. Questo si potrebbe applicare anche al giovane Vontae, subito conquistato dai modi paterni e protettivi del nuovo arrivato in carcere. Mai sottovalutare il magico potere di un atto di gentilezza.
Lo scopo di una così elaborata messa in scena potrebbe essere smascherare il gioco di Lizzie, qualora Red, sempre un passo o due avanti a chiunque, già sospetti o sappia per certo che è stata lei a tradirlo. L’agente Keen, per il momento, sembra essersi già un po’ pentita di quanto ha fatto, rimorsi acuiti nel vedere Red malmenato che continua, anche da dietro le sbarre, a fornire casi alla Task Force.
Parlando proprio del caso di giornata, i due anziani coniugi proprietari del banco dei pegni sono dipinti come figure quasi simpatiche e gentili, tranne quando devono esigere il pagamento di un debito. Gli sceneggiatori colgono anche l’occasione per utilizzare bene l’appartenenza di Samar al Mossad e uscire un attimo dal cliché politically correct che spesso fa sembrare le squadre investigative dei polizieschi americani come gruppi di studenti Erasmus.
Non è ben riuscito, invece, il personaggio di Baldomero. Viene introdotto con un pretesto qualsiasi, perché insomma deve essere una prigione e non un villaggio vacanze, inoltre Red pestato serve per fare maggiormente pena a Lizzie, ma poi si scopre che è lì per un crimine di cui non è colpevole e ha paura di uscire, perché fuori lo aspetta un criminale molto più grosso e più cattivo di lui. Come dice Robert De Niro nel film Heat – La Sfida, chi cerca di stare in prigione perché non sa vivere nel mondo esterno è proprio l’ultimo dei cretini. Per fortuna, Baldomero è stato ucciso e non mancherà a nessuno.
Nel frattempo, procedono in sottofondo anche le indagini di Lizzie e Jennifer le quali, partendo dal database del dottor Koehler, cercano di capire chi sia in realtà l’uomo che si è fatto chiamare Raymond Reddington negli ultimi trent’anni. Questa potrebbe essere una trama orizzontale destinata a durare l’intera stagione, come la caccia alla valigetta con le ossa, oppure potrebbe trovare soluzione in breve. Dipende, ad esempio, dalla velocità con cui le due ragazze riusciranno a rintracciare Gerald Todd Klepper. Perché, a pensarci bene, resta sempre aperta e irrisolta la ricerca dell’agente Oleander: il pubblico sa che è nonno Dom, ma l’agente Keen, sua nipote, no. Le due piste potrebbero anche incrociarsi. In fondo, proprio questa è ora la principale preoccupazione di uno show certamente più vicino alla sua conclusione che al suo inizio: riunire tutte le piste e le sottotrame intraprese in passato in un unico disegno, il più possibile elegante e coerente.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Il topolino
  • Vontae
  • Baldomero

 

Sufficienza molto più piena e convinta rispetto alla puntata precedente, perché il risultato finale è molto più piacevole e compatto. Nel prossimo episodio è prevista una nuova udienza del processo contro Red, per detenzione illegale di armi da fuoco. Potrebbe essere il momento giusto per grandi rivelazioni, se solo fosse gestito meglio della precedente udienza in tribunale. Il titolo è “Alter Ego”: non ci sono nome del blacklister di giornata e numero, come in “Cape May” e “Requiem”, puntate molto importanti, fra le migliori delle oltre 100 macinate finora da questo show. Le aspettative sono quindi molto alte.

 

The Pharmacist 6×03 3.65 milioni – 0.6 rating
The Pawnbrokers 6×04 4.04 milioni – 0.6 rating

 

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Casalingoide piemontarda di mezza età, abita da sempre in campagna, ma non fatevi ingannare dai suoi modi stile Nonna Papera. Per lei recensire è come coltivare un orticello di prodotti bio (perché ci mette dentro tutto; le lezioni di inglese, greco e latino al liceo, i viaggi in giro per il mondo, i cartoni animati anni '70 - '80, l'oratorio, la fantascienza, anni di esperienza coi giornali locali, il suo spietato amore per James Spader ...) con finalità nutraceutica, perché guardare film e serie tv è cosa da fare con la stessa cura con cui si sceglie cosa mangiare (ad esempio, deve evitare di eccedere col prodotto italiano a cui è leggermente intollerante).

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