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I Am The Night 1×03 – Dark FlowerTEMPO DI LETTURA 4 min

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“Take this kiss upon the brow and in parting from you now thus much let me avow you are not wrong, who deem that my days have been a dream. Yet if hope has flown away, in a night or in a day, in a vision or in none is it therefore the less gone? All that we see or seem… is but a dream within a dream.

Concettualmente si potrebbero riprendere in considerazione gli stessi up e down con cui si era conclusa la scorsa recensione per poter iniziare quella relativa al terzo appuntamento, intitolato “Dark Flower”, di questa miniserie.
Quasi cinquanta minuti di episodio ed i fatti pregni di importanza e che corrispondono a dei veri e propri sviluppi in termini di storia si possono tranquillamente contare sulle dita di una mano. O forse nemmeno è necessario contarli vista e considerata la loro assenza.
Da diversi anni a questa parte, è riscontrabile un desiderio sfrenato di trasporre in campo seriale o cinematografico fatti storici anche di importanza storica effettivamente rilevante: basti pensare a Trust oppure a The Terror. Diversamente, ci sono stati prodotti che hanno invece avuto l’onere di portare la storia sui piccoli schermi: basti pensare a The Looming Tower o Waco. E si noti bene che sono state elencate tutte serie della passata stagione seriale.
I Am The Night per quanto stilisticamente pregevole, rimane un prodotto di nicchia sia a causa dell’avvenimento storico che cerca di raccontare, sia per una non validità (dal punto di vista della qualità) del prodotto stesso. La recitazione ed i due protagonisti principali (Ray e Fauna) non sono minimamente messi in discussione: è infatti da ribadire quanto di buono detto riguardo loro nella passata recensione, dal momento che rappresentano sicuramente l’elemento cardine di qualità dell’episodio. Unico cardine a voler essere sinceri: tolte alcune scene dal tratto psichedelico e di lynchiana memoria, il resto della puntata intrattiene ben poco e lascia lo spettatore pressoché nella stessa identica posizione conoscitiva in cui lo aveva lasciato con il finale di “Phenomenon Of Interference”.
Le scene a cui si faceva riferimento poco sopra sono essenzialmente due: la prima avviene ad inizio episodio, durante quello che potrebbe tranquillamente definirsi un festino a luci rosse a cui il famoso dottor George Hodel prende parte. La voce fuori campo e la sensualità mista ad erotismo della scena la elevano ad un pezzo pregiato di filmato vista e considerata la latitanza di veri momenti interessanti durante il resto dell’episodio. Merito della regia o demerito della sceneggiatura quindi? Si potrebbe propendere tranquillamente per un fifty-fifty se non fosse che la regia impreziosisce il finale di episodio con un’altra scena suggestiva e dal carattere psichedelico.
George Hodel, colui che non riesce ad essere inquadrato dagli altri come l’uomo nero, percepisce nella sua residenza la presenza di una entità che viene mostrata solo in parte allo spettatore: gli zoccoli. Una ripresa fugace, completamente distaccata dal resto della trama fino a lì mostrata ma che colpisce per il pathos e la tensione che vengono impressi a fuoco in quei concitati ultimi minuti. Pathos e tensione sono elementi caratteristici di una narrazione che, nonostante fatichi a portare in scena qualcosa da raccontare, riesce a calamitare l’attenzione dello spettatore tenendolo magicamente sulle spine.
Sottolineata la curata tensione narrativa e la storia che assopisce lo spettatore, una nota a margine deve essere concessa ai pochi minuti documentaristici che la serie si concede poco prima dell’effettivo finale: giornali dell’epoca, interviste, articoli e foto rievocano ulteriormente un periodo che I Am The Night è riuscito a rievocare perfettamente sia dal punto di vista sociale, sia relativamente ad usi e costumi. Il vero problema è che la società rappresenta il contesto della storia, non il fulcro centrale.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • L’incontro tra Ray e Fauna
  • Fauna parla con il suo “stalker”
  • Gestione della regia: scena iniziale e scena conclusiva
  • Elemento documentaristico
  • Lunghe scene ripiene di nulla: la perlustrazione della casa da parte di Fauna è eccessivamente protratta
  • Progressione assente

 

Tre episodi alla conclusione di questa breve serie evento ed ennesima sufficienza risicata. I Am The Night avrebbe dal suo tanti elementi molto validi, eppure preferisce continuare a tergiversare perdendo tempo prezioso.

 

Phenomenon Of Interference 1×02 1.16 milioni – 0.2 rating
Dark Flower 1×03 1.13 milioni – 0.2 rating

 

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Conosciuto ai più come Aldo Raine detto L'Apache è vincitore del premio Oscar Luigi Scalfaro e più volte candidato al Golden Goal.
Avrebbe potuto cambiare il Mondo. Avrebbe potuto risollevare le sorti dell'umana stirpe. Avrebbe potuto risanare il debito pubblico. Ha preferito unirsi al team di RecenSerie per dar libero sfogo alle sue frustrazioni. L'unico uomo con la licenza polemica.

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