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This Is Us 3×12 – Songbird Road (2)TEMPO DI LETTURA 5 min

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Dopo l’ennesima pausa, torna This Is Us e lo fa con la seconda parte di “Songbird Road (1)“, puntata emotivamente molto forte che ha saputo svelare il destino di Nicky Pearson e il motivo per cui Jack non ha mai rivelato a moglie e figli della sua presenza.
In questo episodio sono evidenti le conseguenze che la scelta di Kevin, quella di non lasciare lo zio da solo nella disperazione, ha non solo su di lui ma anche su Rebecca.
Fin da subito infatti. Kate e Randall nonostante siano convinti di voler aiutare il fratello, devono fare i conti con le loro vite personali. La delicata gravidanza di Kate continua e Randall, oltre all’avventura nel mondo della politica, non può (e non deve) lasciare sola sua moglie, che sta affrontando una crisi lavorativa e personale.
I due quindi si defilano e, da questo momento, la narrazione prende tre strade che affrontano la tematica del ricordo di una persona che non c’è più, della rabbia che si può provare verso questa persona ma che non si può affrontare a viso aperto e, naturalmente, dei fantasmi personali.
Iniziando da Rebecca, è molto commovente il momento in cui rivede in Nicky la stessa espressione del suo grande amore. La donna è arrabbiata con Jack per avergli taciuto la verità ma nonostante ciò, quando si confronta con il più piccolo dei fratelli Pearson, comprende il doloroso cammino che ha portato l’ex marito a quella scelta ed è sicura che, attraverso il percorso di riabilitazione dall’alcool che stava percorrendo, Jack sarebbe riuscito a ritrovarsi con Nicky. Purtroppo non lo sapremo mai con certezza ma da ciò che si è imparato a conoscere del personaggio di Milo Ventimiglia, è molto probabile che le cose sarebbero andate così.
Nicky invece è costretto ad affrontare i propri demoni guardando negli occhi i figli del fratello e la moglie, riconoscendo in loro qualcosa di Jack. Se da un lato comprende e capisce il desiderio che hanno di aiutarlo, dall’altro si sente invaso dalla prole Pearson, piombata come un uragano nella sua vita. Nicky è un uomo distrutto, che non è mai riuscito a fare ammenda per ciò che accadde in Vietnam. La guerra ha lasciato su di lui delle ferite emotive indelebili, lo ha allontanato dalla famiglia e convinto che non sarebbe riuscito a fare nulla nella vita. Le sue fragilità sono come un pugno allo stomaco ed il saluto finale tra lui e il nipote lascia presagire, forse, un nuovo inizio, ora che la verità è venuta a galla.
Come si accennava ad inizio recensione, il racconto prende vie diverse e tutto parte dal ricordo del weekend in cui Jack, anni prima, aveva rivisto il fratello.
Tutti, per un motivo o per l’altro, ricordano quel giorno che assume una luce nuova grazie alla consapevolezza di ciò che accadde veramente.
Kate e Randall ripensano alla “battaglia di lustrini” e visitando la casa che ora prende della loro dimora di infanzia, si rendono conto che un momento che nella loro mente è pieno di gioia e stupore, è in realtà il rovescio della medaglia di uno dei giorni più duri della vita di Jack.
Chi, nel bene e nel male, è protagonista del filone narrativo che da inizio stagione tocca il Vietnam, è Kevin.
Molti restano convinti che, tra i Big Three, forse è Randall ad avere una sensibilità più affine al padre; che sia Katie Girl, la preferita, ad essere vicina a lui. Ma dopo questo episodio è Kevin che dimostra di aver ereditato i pregi e difetti di una figura paterna tanto importante.
Il piccolo Kevin nascondeva dietro l’apparente strafottenza, una dolcezza e una grande attenzione per il prossimo; oggi, a 39 anni, il grande Kevin prova con tutte le sue forze ad essere un uomo migliore, a non farsi seppellire dal peso di quella sensibilità. Si prende delle responsabilità, si batte per quello che è giusto, si dona completamente ed è questo gettarsi anima e corpo nelle situazioni, che lo ricaccia nel grande errore di rifugiarsi nell’alcool. Così come suo padre e suo zio prima di lui.
Questa brusca frenata sulla crescita del personaggio di Kevin può essere un’arma a doppio taglio che, se mal gestita, manderà all’aria tutto l’ottimo lavoro fatto su di lui; se invece è una scusa per riavvicinare lo zio alla famiglia e usare la debolezza che hanno entrambi per crescere e superare i propri traumi, allora potrebbe essere una mossa vincente.
This Is Us continua a far riflettere i propri spettatori non solo grazie ad un cast particolarmente azzeccato ma perché parla al cuore di chi guarda con semplicità. Quando spinge eccessivamente sul tasto drama e non lascia che sia il cuore a parlare, non sempre è all’altezza ma quando invece lascia ampio respiro alle emozioni, ecco che fa centro. Concluso, almeno per ora, il capitolo riservato al Vietnam, saranno altre le storie che prenderanno la scena nelle prossime puntate: speriamo siano all’altezza e che anche gli altri protagonisti sappiano dare il meglio, in una stagione particolare, segnata da puntate entusiasmanti e da altre meno. Certo è che i Pearson non si risparmiano e la loro resta una delle storie familiari più interessanti del panorama seriale attuale.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Il confronto tra Rebecca e Nicky
  • Il piccolo e grande Kevin
  • La battaglia di lustrini e il ricordo di Jack
  • La rabbia di Rebecca e Kevin
  • La ricaduta di Kevin che può essere un pregio…
  • …o un difetto

 

This Is Us dimostra di avere ancora molto da dire e di non aver esaurito le proprie linee narrative. La curiosità di vedere come andranno a finire le vicende ancora aperte c’è, così come la speranza di trovarsi sempre di fronte ad episodi di grande qualità ed impatto emotivo.

 

Songbird Road (1) 3×11 8.22 milioni – 2.0 rating
Songbird Road (2) 3×12 7.40 milioni – 1.7 rating

 

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