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Black Monday 1×07 – 65TEMPO DI LETTURA 4 min

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Uno degli episodi che ha cambiato radicalmente Black Monday come show in linea generale è stato decisamente “295″, arricchito dal punto di vista di Blair, una sorta di specchio per la vita di Mo all’interno della puntata. La stessa cosa si può dire dell’episodio di cui si parlerà in questa sede, ovvero “65”. A pochi passi dalla conclusione infatti questo specchio emotivo ritorna a farla da padrone ed in questo caso sono Tiffany e Dawn a monopolizzare la scena.
Nei rispettivi episodi entrambi i personaggi ricevono dei consigli al fine di migliorare quanto di brutto e di sbagliato c’è nelle rispettive vite. Probabilmente uno dei casi di storytelling migliori messi in mostra da Showtime per tutta la durata della serie.
Dawn inizia dunque a vedere in questa occasione le falle della sua complicata vita sentimentale nel tentativo di dare dei consigli a Tiffany, il lapsus che capita alla ragazza nell’occasione del dialogo la porta addirittura ad identificarsi totalmente riferendosi a Tiffany prima come me e poi come Tiffa-me. Un segnale chiaro di come la parte più empatica del cervello della donna si stia lentamente facendo strada all’interno di una sorta di corazza che dall’inizio dello show Dawn si porta sulle spalle, ormai più come un peso che come un armamento, cercando in maniera costante di non farla sgretolare.
Per la prima volta dopo quasi 300 giorni all’interno dell’universo Black Monday è però Tiffany a prendersi un ruolo importante nella scena. Predominante nell’occasione anche l’acting di Casey Wilson, messa nelle condizioni di mettere in mostra, all’interno di una scena che somiglia molto ad una riproposizione di una seduta psichiatrica, le proprie capacità. La si può vedere infatti passare da uno stile molto simile alla risata da cartone animato a quello più drammatico del pianto, il tutto senza mai cambiare veramente il tono di voce. Non necessariamente la miglior corso di recitazione della storia, però un grande manifesto di come il mood della serie possa cambiare con grande facilità attraverso gli estremi emozionali dei personaggi.
All’interno dell’episodio si può notare inoltre, come negli altri, un collegamento alla cultura pop americana anni ’80. Se in precedenza erano stati citati il matrimonio di OJ Simpson e i problemi di droga di Lawrence Taylor, per questa settimana ritroviamo delle piccole frecciatine alla comedy romantica “Sixteen Candles”, conosciuto in italiano come “Un compleanno da ricordare”. Gli scrittori lanciano in questo caso un forte messaggio di critica sociale contro un gesto come quello messo in scena in un film, quello che oggi sarebbe uno stupro a tutti gli effetti in altri contesti e tempi era divertente o addirittura accettato. Un bel modo di rompere la quarta parete e di mettere in scena delle problematiche che non vengono banalizzate o ridotte.
Col cast prossimo a un collasso psicologico già da qualche episodio il tema della verità che viene fuori nel finale non produce quella libertà di spirito che ci si aspetta dopo aver vissuto momenti simili. Nessun personaggio infatti riesce a mascherare la propria verità come un pretesto per essere libero del tutto, ci riescono soltanto in forma momentanea rompendo il compromesso con le importanti figure secondarie e non presenti nella vita di ognuno. Quella di Keith all’interno di “65” è però senza dubbio la verità più spinosa tra tutte quelle venute a galla e la più complicata da tenere nascosta, quella che in sostanza potrebbe rovinare tutto il piano portato avanti.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Il parallelo con l’episodio “295
  • Il crollo di Dawn
  • La capacità di Tiffany, e di Casey Wilson, di giostrare con le emozioni e di mostrare l’essenza dei personaggi dello show
  • Buona iniezione di cultura pop anni ’80
  • La rottura dello schema narrativo a favore di un’importante critica sociale
  • Parte comedy più convincente della parte drama ma nessuna delle due ancora ben assestata su ottimi livelli
  • Probabilmente troppa la quantità di eventi condensata negli ultimi minuti
  • Puntata un po’ interlocutoria per quanto interessante

 

Sarà proprio la scelta di Keith, costretto ad un complicato aut-aut in cui pare aver comunque già preso una direzione ben precisa a dare il via libera al crollo. L’effetto domino sta per partire e se questo è il primo passo gli ultimi episodi della serie sembrano avere le premesse per tenere i pochi spettatori affezionati allo show incollati allo schermo ancora per qualche ora.

 

122 1×06 0.29 milioni – 0.1 rating
65 1×07 0.31 milioni – 0.1 rating

 

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