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Star Trek: Discovery 2×10 – The Red AngelTEMPO DI LETTURA 5 min

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Ricordate quando nella recensione della scorsa settimana si ventilava la possibilità che gli sceneggiatori di Star Trek: Discovery trovassero un modo per far tornare Airiam dopo il suo estremo sacrificio? Ecco, “The Red Angel” ci tiene subito a mettere in chiaro che la donna di latta è morta stecchita, perché si apre all’insegna del commiato con le esequie del personaggio in questione: momento un po’ stucchevole, a dir la verità, tra dichiarazioni d’affetto e di amicizia da parte di Tilly, il solito pippone morale di Michael e una canzone funebre intonata da Saru mentre la bara è lasciata nello spazio.
Ma una volta archiviata Airiam, Kurtzman e soci si ricordano che, sulla carta, la protagonista indiscussa della serie è (purtroppo per noi, visto il fastidioso mix di cattiva scrittura del personaggio e di evidenti limiti recitativi dell’attrice) la Mary Sue dello spazio che risponde al nome di Michael Burnham. E così, dopo una serie di gradite puntate che avevano concesso più spazio a figure come Saru e Spock, la monoespressiva paladina della Flotta Stellare torna pienamente sotto i riflettori e diventa protagonista di una serie di rivelazioni e colpi di scena più o meno prevedibili. Di certo non sorprende più di tanto vedere il suo ritorno di fiamma con Ash Tyler, maldestro ritorno di una sottotrama sentimentale di cui non si sentiva affatto la mancanza; né sorprende la violenta reazione dopo aver scoperto da Leland stesso la verità sulla morte dei suoi genitori, vittime lo ricordiamo di un attacco Klingon quando la sorellastra di Spock era ancora bambina. Ciò non esclude, tuttavia, che la chiacchierata con Leland sia fondamentale, perché introduce un primo nesso tra la famiglia Burnham, il Progetto Dedalo e l’Angelo Rosso che poi si rivelerà determinante nel finale di episodio.
Sorprende molto di più, invece, la rivelazione sulla vera identità della misteriosa creatura alata che ci accompagna fin dalla season premiere. Negli ultimi tempi, alla luce soprattutto del fatto che l’entità interagisse con Spock e non con un tizio qualsiasi, il sospetto che si trattasse di una versione futura di Michael si era fatto sempre più forte. Il decimo episodio di questa stagione va a parare proprio lì, fin dai primi minuti: analizzando la memoria di Airiam si scopre che la traccia biologica dell’Angelo Rosso è sostanzialmente identica a quella di Michael Burnham, senza possibilità di errori. Chi se lo sarebbe mai aspettato! Dopotutto parliamo di un personaggio che ha “soltanto” risorto quasi ogni casino scoppiato nella galassia e quasi ogni problema a bordo della USS Discovery, che sarà mai aggiungere al suo curriculum anche questo? Lo spettatore, a questo punto, è rassegnato al fatto che la protagonista meno interessante di una serie Trek sia anche la più overpowered di tutta la storia della saga e che, in confronto, persino quell’icona del machismo ’60s di nome James T. Kirk sembri un povero incapace.
E invece, proprio a questo punto arriva l’idea geniale: l’Angelo non è Michael, è sua madre! Una carrambata che aggiunge ulteriore atmosfera da soap opera a quella che invece dovrebbe essere una space opera e che dovrà essere spiegata davvero bene, ma che per il momento ha anche l’indubbio pregio di rendere meno scontata e banale del previsto la rivelazione sulla reale identità della creatura misteriosa. Né bisogna dimenticare che Michael ha già avuto a che fare con due figure materne molto diverse tra loro, Amanda Grayson e Philippa Georgiou (in verità tre, se contiamo pure la mirror Georgiou), e quindi sarà interessante vederla rapportarsi col genitore biologico alla luce di un percorso affettivo e biografico non proprio idilliaco.
A proposito della mirror Georgiou, “The Red Angel” segna anche per lei un certo ritorno sotto i riflettori, dopo alcune puntate in cui era rimasta nell’ombra, svolgendo un ruolo decisivo solo nella fuga di Michael e Spock dalla nave della Sezione 31 in “Light and Shadows”. Forse non è una sorpresa vederla mostrare sentimenti umani e preoccuparsi quando la Burnham rischia la vita per attirare l’Angelo Rosso, facendo così riaffiorare un barlume di sentimento materno: ricordiamo infatti che l’ex-Imperatrice era la madre adottiva della nostra eroina Mary Sue nel Mirror Universe, quindi è perfettamente lecito che trasferisca questo tipo di rapporto sul suo alter ego di un’altra realtà. Molto meno riuscita è l’ennesima riproposizione del suo lato trasgressivo e provocante, che tanto bene funzionava nella scampagnata su Qo’noS in “Will You Take My Hand?”, mentre qui dà solo vita a un dimenticabilissimo siparietto trash con Paul e Hugh a base di discorsi pruriginosi e pansessualità. Tra parentesi, la crisi nella prima coppia ufficialmente gay del franchise continua a essere lasciata sullo sforzo, sicché si fatica ancora a capire perché resuscitare il dottor Culber per poi condannarlo al ruolo di comparsa. Forse entro la fine della stagione ci sarà tutto chiaro e capiremo per quale oscuro mistero gli sceneggiatori abbiano riportato in scena tale figura (a parte per fare contenta una fetta di fan, ovvio), ma come diceva Aragorn arringando l’esercito di fronte ai cancelli di Morannon, “non è questo il giorno!”

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Sorprese sulla famiglia di Michael e sulla vera identità dell’Angelo Rosso…
  • Bello vedere la Georgiou che mostra sentimenti umani…
  • … anche se si respira molta aria di soap opera
  • … meno il siparietto trash tra l’ex-Imperatrice, l’astromicologo e il medico
  • Prevedibile ritorno di fiamma tra Michael e Ash
  • Ma il redivivo Culber a cosa serve nella narrazione?

 

Poco per volta i vari pezzi dell’intricato puzzle della seconda stagione di Star Trek: Discovery stanno andando al loro posto e le sorprese non mancano. Si potrebbe fare di meglio, ma per il momento meglio non lamentarsi, perché quello che passa il convento non è poi così male.

 

Project Daedalus 2×09 ND milioni – ND rating
The Red Angel 2×10 ND milioni – ND rating

 

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Divoratore onnivoro di serie televisive e di anime giapponesi, predilige i period drama e le serie storiche, le commedie demenziali e le buone opere di fantascienza, ma ha anche un lato oscuro fatto di trash, guilty pleasures e immondi abomini come Zoo e Salem (la serie che gli ha fatto scoprire questo sito). Si vocifera che fuori dalla redazione di RecenSerie sia una persona seria, un dottore di ricerca e un insegnante di lettere, ma non è stato ancora confermato.

1 Comment

  1. 2×10
    SPOILER
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    Altra puntata stile soap opera…
    Niente da fare, non la trovo per nulla coinvolgente. Oltre 5 minuti perduti per le esequie della mezza androide di cui non ricordo bene neppure il nome… Che occasione persa, dopo i vulcaniani (Spock e T’Poll), l’androide (Data), il Ferengi (Quark) e l’ologramma (il Dottore), avevano la possibilità di esplorare il significato di essere umani con un altro soggetto terzo potenzialmente molto interessante, ed invece…
    L’intelligenza artificiale che si ribella all’umanità, che originale e che inetti quelli della Federazione a farsi fregare così…
    E poi la mammina che ritorna… Ma dai…
    Banale, melensa e con buchi pazzeschi di sceneggiatura, in assoluto la peggiore serie di Star Trek di sempre, rimpiango tanto Enterprise…
    Vi prego, ditemi che Picard sarà tutta un’altra cosa…!!!

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