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Turn Up Charlie 1×06 – Episode 6TEMPO DI LETTURA 3 min

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“She’s my daughter, I can handle it.”

Il sesto appuntamento con la nuova serie Netflix arricchisce il vivace racconto di un dj caduto in miseria e della sua piccola peste di amica. L’occasione questa volta è il Latitude Festival, un momento ricreativo e di svago dove quello messo meglio ha la scabbia. Un luogo perfetto in cui passare un week end con i figli.
Dunque, mentre Sara continua a prendere pessime decisioni genitoriali (perché portare i bambini al cinema o al luna park è troppo mainstream), Charlie invita Astrid a uscire con lui, con l’impegno di non finire a fare cose turche e correre il rischio di essere visti dal suo piccolo e autoritario capo. Quella di Charlie è chiaramente una presa di coscienza: l’affetto per la piccola Gabs è arrivato al punto tale da avere paura di poter in qualche modo deluderla o destabilizzarla, togliendole la serenità che sembra per il momento aver raggiunto. In questo il dj si avvicina molto a Sara e l’episodio mostra proprio come le priorità di quest’ultima e Charlie si stiano sovrapponendo. Per entrambi la preoccupazione principale è Gabrielle e nulla sembra poter farli distogliere il pensiero dall’intenzione di trovare la ragazzina, togliendola fuori dall’ennesimo guaio in cui pare essersi infilata.
L’opportunità presa al balzo dalla serie è quella di articolare meglio il rapporto tra Sara e Charlie, fino ad ora inesistente o comunque noiosamente ai limiti del normale. Tra i due si scopre molto più feeling di quello che, invece, sembrava essere solo un accordo musicale tra addetti ai lavori e il week end mamma-figlia si trasforma in una presa di coscienza da parte di tutti i protagonisti della storia: l’entrata di Charlie nella vita di questa disfunzionale famiglia ha portato con se una ventata di allegria e di comicità ma anche uno stimolo alla riflessione e alla sincerità.
Proprio per questo motivo, il sesto episodio si rivela il migliore messo in scena finora, grazie alla capacità di trasmettere quel pizzico di dolcezza senza mai rinunciare alla sua vena comica. Arrivati a questo punto della trama, siamo tutti abbastanza affezionati ai personaggi, cosicché la serie può permettersi di fare un passo oltre, regalando il momento più affettuoso della storia di amicizia tra il gigante e la bambina.
Tramite una serie di ottime battute, una situazione comica centrata e i personaggi raggruppati sotto lo stesso cielo, Turn Up Charlie sviluppa al meglio le proprie basi e va oltre: è arrivato il momento di definire il rapporto narrato dalla serie e di prendere coscienza dell’affetto reciproco dei due protagonisti i quali, giorno dopo giorno, sembrano migliorarsi a vicenda.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • “The British are so fucking odd”
  • “Didn’t you become famous so you didn’t have to humiliate yourself like this?”
  • Che Gabs e Hunter riescano a seminare la vigilanza dei genitori fa molto Piccola peste torna a far danni. Ma il genitore è Sara, quindi nei limiti del credibile va bene così 
  • Charlie e la consapevolezza del suo affetto per Gabrielle
  • Anche la crescita di Gabs è notevole. La viziata e dispettosa bambina dei primi episodi sembra lontana
  • Episodio vivace e dinamico
  • Una serie di ottime battute
  • Il rapporto Charlie – Gabs è divertente, comico ma anche molto tenero
  • La manager di Sara alquanto stizzita. IL TRIANGOLO NO
  • Che Gabs e Hunter riescano a seminare la vigilanza dei genitori fa molto Piccola peste torna a far danni

 

L’episodio porta a fare quella riflessione in più, tenera e delicata proprio come le parole sussurrate da Gabs: “I want my dad to be more like you.”

 

Episode 5  1×05 ND milioni – ND rating
Episode 6  1×06 ND milioni – ND rating

 

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