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The Act 1×03 – Two WolverinesTEMPO DI LETTURA 4 min

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Se nelle prime due puntate The Act ci aveva mostrato una drammatica linea narrativa per lo sviluppo della storyline, e soprattutto un difficile approccio per lo spettatore costretto a vivere una situazione molto difficile a livello emotivo, “Two Wolverines” non ha di certo migliorato la situazione.
Lo show ha dato prova di grande potenza drammatica e non solo, anche di una capacità degli sceneggiatori di evolvere costantemente il momento, facendo precipitare sempre di più le due figure principali, costrette ad una difficile convivenza tra loro e con il resto del mondo. Caratteristica emersa in maniera piuttosto netta all’interno di “Teeth” e con cui è difficile scendere a patti.
È bene infatti ricordare che la situazione presenta una difficoltà di immedesimazione (sempre più spesso ricercata dal pubblico televisivo) pazzesca, che porta con sé ovviamente anche una difficoltà di natura etica. Scegliere tra il bene e il male in una linea così sottile non è un compito semplice, e anzi, ad ogni episodio rimarrà realisticamente più difficile. Forse è stata proprio questa la decisione presa all’inizio dello show.
A questo proposito, avevamo conosciuto la protagonista principale Gypsy come una ragazza problematica costretta su una sedia a rotelle e desiderosa di scoprire il mondo al pari di una qualsiasi ragazza della sua età. La sua capacità multitasking, ampiamente sviluppata anche negli episodi precedenti grazie ad ore di ricerche su internet, la porta a scoprire una convention sci-fi che si ritroverà ad esplorare, accompagnata dalla madre. Il costume da Cenerentola in questo caso sembra possedere la carica di un inside joke, quasi a voler rimarcare come l’inganno sia una delle principali caratteristiche della serie e come con la magia di mezzanotte prima o poi verrà inevitabilmente smascherato.
Nel frattempo, da brava Cenerentola Gypsy sa che deve sfruttare tutto il tempo a disposizione per cercare un principe azzurro e la sua ricerca giunge a buon fine. L’incontro con “Logan, but you can call me Scott“, risveglia nella ragazza un fare differente, più da donna matura che cerca il flirt quasi con insistenza; mentre tutti, madre compresa, all’interno della convention la trattano ancora come una bambina, lei cerca l’evoluzione che una qualsiasi ragazza di diciannove anni (un’età scoperta successivamente e messa in dubbio più volte all’interno della puntata) vorrebbe vivere in una situazione simile.
Dee Dee cerca di impedire la nascita di una simpatia particolare tra i due, ma la zucca ormai è già diventata carrozza e per svegliare Cenerentola dal suo sogno sarà comunque necessario aspettare la mezzanotte. La crescita del feeling infatti è parallelo a quello della madre per un altro uomo che, in un modo o nell’altro, la distrae momentaneamente dalle vicissitudini della figlia, sempre più coinvolta emotivamente.
Se c’è una cosa che la favola di Cenerentola insegna però, non è tanto il “vissero per sempre felici e contenti”, classico di ogni prodotto per bambini, quanto le piccole cose che si possono trarre da ogni momento in cui la fiaba cambia il contesto narrativo. Quando la mezzanotte arriva, tutto l’incantesimo finisce e in una situazione così surreale e realistica allo stesso tempo, come quella di The Act, non si può sperare in nessun lieto fine.
L’arrivo di Dee Dee durante il momento più intimo della puntata tra Gypsy ed il suo spasimante porta via tutta la magia creata in precedenza, in questo caso l’incantesimo è visto in chiave negativa, rappresentato dall’inganno di tutti i personaggi coinvolti: Gypsy per prima, Scott che la vede camminare per la prima volta e ne scopre l’età, la madre e il malcapitato principe azzurro, senza dubbio diverso dall’ideale delle favole, ubriaco, sanguinante e ansioso di mettere le mani su una ragazzina ai suoi occhi ancora minorenne.
La volontà della ragazza di portare comunque avanti la sua favola prosegue proprio fino al momento della rottura: Dee Dee entra nel salotto di Scott e spegne, in pieno stile The Act, ogni sogno di gloria. Facendo la cosa che sa fare meglio, e cioè mentire, Dee Dee riporta la figlia a casa. La fine dell’incantesimo è resa ancora più evidente dal comportamento successivo all’arrivo, quando la madre ordina a Gypsy di non camminare e rimanere sulla sedia a rotelle. Un gesto in qualche modo iconico per l’episodio e per lo show in generale, che riassume perfettamente il contesto descritto nella puntata e riporta Cenerentola nel suo ruolo originale, senza il “Vissero per sempre felici e contenti” e senza una scarpetta da mettersi al piede.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Tutto il comparto tecnico
  • Il costume di Cenerentola
  • Le infinite trasformazioni di Gypsy
  • Il ruolo di Dee Dee come arrivo della mezzanotte
  • Solida la performance di Patricia Arquette che può vantarsi per ben due performance di livello assoluto in altrettanti ruoli in meno di un anno
  • L’ingenuità dei personaggi secondari rappresenta sicuramente un down, le persone che portano avanti l’inganno però sembrano davvero insospettabili

 

The Act continua a comporre una situazione assolutamente inquietante e di difficile interpretazione. La forte negatività dei due personaggi principali rischia di tenere lontano il pubblico, più abituato a storie dove è semplice rivedersi nei personaggi, e far scemare l’interesse per un prodotto veramente molto valido. Lo show ha del surreale e il fatto che sia tratto da una storia vera lo rende ancora più d’impatto. Una bellezza stilistica e una recitazione di altissimo livello per ora premiano gli sforzi degli sceneggiatori al meglio.

 

Teeth 1×02 ND milioni – ND rating
Two Wolverines 1×03 ND milioni – ND rating

 

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Un tempo recensore di successo e ora passato a miglior vita per scelte discutibili, eccesso di binge-watching ed una certa insubordinazione.

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