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Grey’s Anatomy/Station 19 – 15×23 – What I Did For Love – 2×15 – Always ReadyTEMPO DI LETTURA 4 min

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Andrew De Luca: “I was afraid that if I opened my mouth, the only thing that was gonna come out was… I love you.”
Meredith Grey: “Oh. Well, okay. Glad we cleared that up.”

 

È tempo di (secondo) crossover per Grey’s Anatomy e Station 19. C’era da aspettarselo, ma questo non vuol dire che se ne sentisse davvero il bisogno, narrativamente parlando, almeno. Chi scrive non segue Station 19, quindi non può giudicare l’andamento della serie da un episodio, ma è abbastanza ovvio che questo episodio crossover sia servito più allo spin-off che alla serie madre. E c’è da dire che l’episodio di Station 19 è il più riuscito dei due, nonostante diversi scivoloni.
Innanzitutto è necessario affermare che Shonda & Co. non si stanno esattamente impegnando nel produrre dei crossover degni di questo nome. I crossover dovrebbero essere strutturati in modo da sembrare due parti della stessa storia, invece “What I Did For Love” e “Always Ready” sono due episodi ben distinti di due serie ben distinte, collegati tra di loro da un filo sottile e da Maggie Pierce, personaggio che si trova, di nuovo, a fare da cardine tra i due show. Non che sia sbagliato di per sé, ma ciò che rende accattivante e interessante un crossover tra due serie è l’incontro a tutto tondo tra i due mondi, una fusione delle storyline dei personaggi e una trama comune.
Nell’episodio di Grey’s Anatomy, la storyline relativa al Fire Chief è fin troppo marginale rispetto agli altri “eventi” avvenuti. Ancora una volta, Shonda Rhimes usa la sua creatura per parlare di attualità e questa volta è il turno delle dure politiche anti-immigrazione attuate dal Presidente Trump. Il caso medico del padre (messicano?) e della sua famiglia, costretta a separarsi, non apporta quella carica emotiva che dovrebbe, ma diversi “WTF?!” decisamente evitabili. Non è la prima volta che i medici del Grey Sloan Memorial si ritrovano con pazienti indigenti che non potrebbero permettersi le loro cure. In passato, quindi, venivano effettuati i classici interventi pro bono e, se volevano tirare la storia per lunghe, si limitavano a far mettere i bastoni fra le ruote dal primario di turno che per un qualche motivo era contrario all’intervento. Ora, invece di effettuare un banalissimo intervento senza scopo di lucro, Meredith Grey truffa l’assicurazione per poter operare la piccola paziente.
Non è la prima volta che la dottoressa Grey aggira le regole mettendo se stessa e la sua carriera a rischio, quindi la cosa non stupisce ma è abbastanza avvilente la totale mancanza di uno sviluppo del personaggio, che è fermo da fin troppo tempo. Poco importa che abbia, forse, superato la morte di Derek. Il resto dell’episodio non è veramente degno di nota, anzi risulta per lo più noioso e a tratti fastidioso, soprattutto per le scene relative a Owen, personaggio che non ha più un senso all’interno della serie e che andrebbe lasciato andare, al posto di farlo dichiarare a Teddy/Amelia, tanto per creare dramma non necessario e per farlo ristagnare sempre nel solito casino amoroso, trito e ritrito.
L’episodio di Station 19, invece, pur con le sue pecche, risulta essere più coinvolgente. Se non altro, riesce a tenere alta l’attenzione. Le morti, se scritte bene, sono uno strumento utile per creare del pathos. La morte di Lucas Ripley è stata ben costruita, anche grazie ai flashback. Si sarebbe potuto ovviamente fare di meglio, evitando un paio di scivoloni che non possono lasciare indifferenti. Decidere di comunicare a Vic della grave situazione del fidanzato mentre si trova in cima a una torre, intenta a salvare una donna dal suicidio, non sembra una mossa intelligente e nemmeno realistica. È sembrato un modo per aggiungere dramma al dramma ed a sottolineare in modo eccessivo l’eroismo di Vic, che non abbandona la donna in pericolo.
Anche nel caso di “Always Ready” la presenza di Grey’s Anatomy nella persona di Maggie Pierce è stata minima e anche abbastanza insignificante. Sarebbe bastato creare un maggior legame tra i due episodi, rendendoli complementari tra di loro. Far iniziare l’episodio dello spin-off esattamente da dove è finito quello del medical drama non è sufficiente. Probabilmente non hanno avuto accesso al budget necessario per far interagire più personaggi di Grey’s Anatomy nell’episodio di Station 19, ma è una giustificazione solo parziale. I cross-over non sono obbligatori e forse sarebbe stato preferibile non farlo proprio.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Teddy e Tom, miglior coppia di GA al momento
  • Amelia che si distacca da Owen 
  • La morte di Ripley ben costruita
  • Caso medico di Grey’s Anatomy sfruttato male
  • Staticità del personaggio della Grey, destinata a ripetere gli stessi errori
  • Owen
  • Crossover poco crossover
  • Poco realismo nel salvataggio della donna suicida

 

Shonda Rhimes dovrebbe prendere lezioni da Dick Wolf in materia di crossover, perché finora non è ancora riuscita a fondere bene le sue due creature.
Archiviata questa parentesi, non resta che sperare che Grey’s Anatomy concluda la sua quindicesima stagione nel migliori dei modi, con due ultimi episodi degni dell’andamento positivo dell show negli ultimi tempi.

 

Head Over High Heels 15×22 6.24 milioni – 1.3 rating
What I Did For Love 15×23 6.96 milioni – 1.4 rating

 

Friendly Fire 2×14 4.96 milioni – 0.8 rating
Always Ready 2×15 6.39 milioni – 1.2 rating

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