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Euphoria 1×01 – PilotTEMPO DI LETTURA 4 min

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“I was once happy, content, sloshing around in my own private, primordial pool. Then one day, for reasons beyond my control, I was repeatedly crushed over and over by the cruel cervix of my mother, Leslie. I put up a good fight, but I lost, for the first time, but not the last.”

Ogni generazione ha i propri ideali, i propri idoli e i propri problemi. Ogni generazione è vista da quelle precedenti come una piaga, il problema che porterà al declino la società e che rovinerà quanto costruito con sudore e fatica fino a quel momento. Ogni generazione ha i suoi difetti, ripeterà gli stessi errori dei propri genitori e si comporterà a sua volta, con diffidenza, verso i propri figli quando sarà cresciuta. È un ciclo infinito che tormenterà l’essere umano fino alla sua estinzione. Ciò che ha una fine, invece, è il periodo disagiante dell’adolescenza, un lasso di tempo che pare essere infinito e opprimente, ma che, tuttavia, è solo una piccola parte della vita di una persona.
HBO, con la sua nuova serie, prende per mano i giovani di oggi, e i vecchi nostalgici, e, mantenendo il suo indiscusso stile, prova a dare voce e forma ai tormenti, ovviamente romanzati, degli adolescenti americani che non riescono a trovare il loro posto nella società. Euphoria, quindi, racconta, almeno da quanto traspare da questo pilota, il disagio della generazione attuale attraverso la vita di Rue, la protagonista, e dei suoi compagni, quindi, inevitabilmente, diventa la prima serie teen-drama del canale broadcast più famoso al mondo. Con questa mossa, la casa del compianto Game Of Thrones, ha la grande possibilità portarsi a casa una fetta enorme di pubblico in caso riuscisse, davvero, a fare breccia nei cuori tormentati della generazione di oggi, diventando, come successe ai tempi con Dawson’s Creek, The O.C., Gossip Girl, ecc…, il rifugio di milioni di giovani persone confuse e preoccupate.

“You know, I think that’s a good thing. And I don’t want to be that old guy that gives you advice, but I look at you and I think there are two versions of how your life can go. You can either go someplace, where you’re wanted for who you are. Or you can stay in a town like this. End up like me. Living your life out in motel rooms. Selfishly I hope you stay.“

L’emittente televisiva statunitense, capitanata dallo sceneggiatore nonché ideatore della serie Sam Levinson, ha dato il meglio di sé per rendere “Pilot” un episodio da ricordare e, difficilmente, qualsiasi altro show di tale filone può e probabilmente potrà vantare una qualità migliore di quanto visto nell’ora di puntata. La caratura del primo capitolo di Euphoria è evidente perchè quasi ogni tassello dello show pare essere stato studiato e realizzato alla perfezione. Partendo dal lato tecnico la regia di Augustine Frizzell tiene botta e riesce a non sfigurare supportando più che dignitosamente la pazzesca fotografia di Marcell Rév che in ogni singolo istante dell’episodio è riuscito a rappresentare alla perfezione lo stato d’animo dei protagonisti, soprattutto nei momenti più psichedelici, portando lo spettatore a provare quello che Rue, nei momenti in cui parlava della sua esperienza, stava sentendo.
Per quanto riguarda il lato recitativo neanche sforzandosi è possibile porre una critica a quanto visto in questo primo capitolo, ogni singolo attore ha reso alla perfezione il suo personaggio, in primis i protagonisti così come characters secondari i quali, nonostante abbiano personalità appena abbozzate e alquanto macchiettistiche, non sono sembrati stucchevoli e si sono distinti, in positivo, dai personaggi di una certa serie andata in onda lo scorso autunno. Zendaya, nei panni del main character Rue Bennet, e Hunter Schafer, nelle vesti di Jules Vaughn, hanno dato luce a prove quanto mai sorprendenti e che, si spera, potranno trovare conferma nelle prossime puntate.
In ogni caso lo show non è di certo perfetto, soprattutto per quanto riguarda la sceneggiatura. In questo pilota Levinson è stato estremamente abile a presentare i personaggi con grande naturalezza, senza inciampare in stereotipi vari, però la via da percorrere, presumibilmente, nei prossimi capitoli porterà a questo in quanto è già chiaro che non vi sarà nessuna trama lineare, cioè nessun percorso prefissato. Lo show probabilmente vivrà alla puntata e se questo può essere un grande vantaggio dal punto di vista dell’imprevedibilità, dal punto di vista della costanza e del fine ultimo può essere un grande ostacolo. Per vedere se Euphoria riuscirà a mantenere queste splendide premesse non bisogna fare altro che aspettare i prossimi episodi ma c’è molta fiducia, soprattutto tenendo bene in mente che va sulla HBO.

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Recitazione
  • Fotografia meravigliosa
  • L’incontro tra Jules e Cal
  • La vita di Rue
  • Qualità di HBO presente anche in un semplice teen-drama
  • Serie che sembra non avere una direzione precisa

 

Euphoria ha tutte le carte in regola per diventare il simbolo di una generazione, purtroppo, però, i rating non promettono nulla di buono nonostante l’ottimo pilot.

 

Pilot 1×01 0.58 milioni – 0.2 rating

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Detto anche Calendario Umano, si aggira nel sottobosco dei prodotti televisivi e cinematografici per trovare le migliori serie e i migliori film da recensire. Papà del RecenUpdate e Genitore 2 dei RecenAwards, entra in tackle in pochi ma accurati show per sfogarsi e dire la propria quando nessuno ne sente il bisogno.

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