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Sneaky Pete 3×07 – The Little SisterTEMPO DI LETTURA 4 min

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Di cliffhanger in cliffhanger, Sneaky Pete pare aver trovato finalmente la propria quadratura del cerchio nei finali mozzafiato.
La struttura degli episodi di questa terza stagione, infatti, è apparsa fin da subito troppo stratificata e densa, causandone una lentezza narrativa inevitabile in cui a farla da padrone sono stati più i dialoghi che non l’azione vera e propria.
Una mancanza che, tuttavia, viene colmata da quei pochi ma significativi sprazzi di action che la serie regala. E in questo episodio sono addirittura due quei momenti, per la precisione uno all’inizio e uno alla fine.
“The Little Sister” si apre, infatti, sull’inseguimento verso la possibile pista per ritrovare Lila, la madre di Julia, Carly e Taylor, la cui scomparsa è il leitmotiv di tutta questa terza stagione. La forza di questo segmento narrativo, a parte l’azione e la suspense mostrata, è la rinnovata collaborazione tra Marius/Pete e la famiglia Bernhardt-Bowman, legati indissolubilmente dallo stesso destino. I rapporti tra il truffatore e la famiglia di investigatori (più o meno dilettanti) dà luogo ad accoppiate inedite che si evolvono in sottotrame correlate tra loro.
È un pullulare di piccoli e grandi sotterfugi e di piccole e grandi truffe, in cui i principali protagonisti dello show si trovano costantemente intrecciati tra loro. Questo aspetto da sitcom famigliare unita ad un crime procedural funziona molto bene perché rende più sfaccettati i protagonisti (soprattutto Margot Martindale che era apparsa un po’ troppo ripetitiva nei precedenti episodi) e aiuta a rendere il ritmo della narrazione più sostenibile. E questo è un elemento necessario per una serie che, per l’appunto, è fatta al 90% di soli dialoghi.
La trama si divide ormai in tre tronconi principali: l'”affaire Rubinek” che è il lato più “procedural” della serie, in cui campeggia la coppia Marius-Julia ma soprattutto il personaggio del ricettatore Vignetti (un ottimo Ricky Jay), sempre più enigmatico e sibillino, autore principale del cliffhanger finale; l'”affaire Lila” in cui le indagini sulla sua scomparsa vengono qui affidate alla coppia più improbabile e sfigata di tutte (Taylor-Carly) che rappresenta l’anello più debole di tutto l’episodio; l'”affaire Lizzie” in cui, invece, giganteggia la coppia Otto-Audrey, ormai una garanzia di risate e malinconia, una delle coppie televisive meglio scritte di sempre.
Al di là dei risultati di queste tre storylines, però, è da notare come il meccanismo di trame e sottotrame, unito agli elementi da “commedia degli equivoci” di cui sono portatori la famiglia Bernhardt-Bowman, funziona alla grande e fa risuscitare una buona parte di interesse per la serie (che si era un po’ assopita ultimamente).
Questo anche grazie all’introduzione di caratteristi degni di nota, come il già citato Ricky Jay ma anche il Tex Hopkins di M. Emmet Walsh (qui purtroppo sacrificato e liquidato con poche battute). Ottima anche l’interpretazione di Efrat Dor nei panni dell’enigmatica Lizzie, sempre più “femme fatale” per questo show.
L’episodio, come già detto, è abbastanza lento (anche se di una lentezza abbastanza sopportabile e, a tratti, piacevole) e va visto, come direbbe Vignetti, “a bordo-piscina”. Anche perché il cliffhanger finale riapre tutta la storia e rilascia una certa suspense per quello che accadrà successivamente.
A tutto questo, poi, si aggiunge la sempre splendida soundtrack che accompagna il montaggio delle varie fasi del “piano” di Marius/Pete e il continuo passare da una storyline all’altra mantenendo però una sorta di “coerenza tematica” che unisce tutti e tre i tronconi narrativi.
In attesa di scoprire quindi quale sarà la sorte dei due personaggi più amati di tutto lo show (lasciata a metà), si può tranquillamente godere di questa piacevole sferzata che Sneaky Pete ha avuto nelle ultime due puntate. Sperando che da questo punto di vista non ci sia il solito “passo indietro” che spesso viene riservato dopo gli episodi migliori.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Giovanni Ribisi e Ricky Jay
  • Truffe e contro-truffe (+ equivoci)
  • Lizzie sempre più brava (e figa)
  • Otto-Audrey
  • Cliffhanger finale
  • Taylor-Carly
  • Episodio un po’ troppo lento in alcuni punti
  • M. Emmet Walsh liquidato con poche battute

 

Puntata che riflette il carattere di uno dei suoi migliori personaggi: il Vignetti mirabilmente interpretato da Ricky Jay. A tratti può sembrare lento e sornione ma poi, nel cliffhanger finale, mostra la sua vera natura. E allora tutto cambia.

 

The California Split 3×06 ND milioni – ND rating
The Little Sister 3×07 ND milioni – ND rating

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Laureato presso l'Università di Bologna in "Cinema, televisione e produzioni multimediali". Nella vita scrive e recensisce riguardo ogni cosa che gli capita guidato dalle sue numerose personalità multiple tra cui un innocuo amico immaginario chiamato Tyler Durden!

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