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Euphoria 1×04 – Shook One Pt. IITEMPO DI LETTURA 4 min

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Sui passi della hit anni novanta di cui l’episodio quattro della prima stagione di Euphoria porta il nome, i protagonisti dello show continuano imperterriti nel loro percorso fatto di un altissimo tasso di rischio, dettato da comportamenti discutibili di cui gli stessi personaggi non sembrano capire bene le conseguenze.
Come nello scorso episodio infatti Euphoria oscilla a metà tra una lucida e precisa analisi nella mente dei Teenager attuali e delle loro problematiche personali e comportamentali, e un Teen-Drama Netflix ad alto budget toccando contemporaneamente punti altissimi e bassissimi.
Quello che rimane ad un livello top e intoccabile è sicuramente il livello tecnico della serie, specialmente nelle sequenze iniziali sulla complessa giovinezza di Jules, protagonista anche di un tentativo di suicidio. Un percorso che però porta lo spettatore ad una difficile convivenza con l’attualità in quanto non trasporta le emozioni e i traumi della ragazza nel presente e non mette al corrente chi guarda del come e del perché ha avuto effetti sulla sua sessualità. La ricostruzione successiva al suo periodo nella struttura infatti è confusionaria e si perde tra i flashback molto accennati al periodo di poco successivo.
Notevole è anche l’incontro finale con Nate: è difficile capirne del tutto la gestualità considerando quanto effettivamente poco abbiamo saputo di Jules, quello che passa per certo si riallaccia al gesto del padre del ragazzo nel primo episodio, lo stesso che Nate compie in questo, infilando una mano nella bocca di Jules. Un gesto macabro che nella testa di lui, più volte descritto come una personalità senza scrupoli e capace di qualsiasi cosa, conferma la poca fiducia della ragazza in sé stessa. Non è chiaro in che modo la richiesta di togliere la mano dalla bocca sia rapportabile alla poca fiducia, rivela senza dubbio una enorme crudeltà da parte di Nate, amplificata da quel pizzico di crudele realismo che, piaccia o no, contraddistingue HBO da sempre.
Realismo che torna in maniera eccessiva e prorompente nelle scene di Cassie, senza dubbio la ragazza più indecifrabile ed esplosiva dello show. I suoi problemi relazionali vengono messi molto presto da parte a favore del suo one woman show su una giostra. La cavalcata la porterà all’orgasmo, o comunque ad una buona messa in scena di quest’ultimo. Interessante osservare inoltre come, una volta raccolta una buona dose di curiosità attorno alla propria figura, Cassie torni in sé, finendo l’episodio a piangere su una macchina. Non è facile anche in questa occasione decifrare la natura delle azioni della ragazza, il rifiuto da parte di McKay di voler intraprendere una relazione seria con lei potrebbe aver innescato una reazione e quindi aperto del tutto la valvola della sua libidine, oppure aver semplicemente shockato del tutto la ragazza che, identificandosi puramente solo come un oggetto sessuale ha cercato, in un momento di debolezza, di rimpiazzare McKay con qualcuno pescato sul momento.
Le scene in cui Zendaya e Hunter Schafer recitano insieme rimangono comunque il punto più alto in assoluto dello show. La chimica e la capacità recitativa stanno raggiungendo (sembra incredibile dirlo considerando anche il passato della prima) un livello veramente molto buono, e, proprio nel momento in cui Jules smaschera il padre di Nate come l’uomo con cui ha fatto sesso nel primo episodio, il climax si spegne in un’atmosfera molto tipica dei teen-drama e lo show si chiude lontano dalle due migliori performer, confermando ancora una volta come la fiducia degli scrittori non sia ancora totalmente riposta nelle attrici in questione.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • La recitazione di Zendaya e Hunter Schafer
  • Il flashback di Jules in istituto
  • Il comparto tecnico
  • Le scene ipnotiche di Cassie
  • Il continuo ritorno del tema dei ragazzi incapaci di prendersi le proprie responsabilità
  • L’evoluzione della trama di Jules e Nate
  • L’episodio è pieno di cliché già visti in tanti teen-drama
  • L’inquietante rappresentazione delle sequenze di Nate e Jules 
  • I flashback sul periodo adolescente post istituto
  • La poca fiducia degli sceneggiatori nelle attrici

 

Il nuovo prodotto HBO si conferma su un livello tra il buono e l’accettabile, troppi cliché radicati nel genere rimangono abusati ed esprimono una mancanza di creatività. Bene invece per quanto riguarda l’approccio pratico al problema, gli scrittori continuano a mettere lo spettatore davanti a dei ragazzini con comportamenti da aspiranti capi della malavita che però se ne fregano e non si preoccupano minimamente delle conseguenze delle proprie azioni. Un atteggiamento codardo per certi versi, che conferma come i ragazzi non siano capaci di venire a patti con loro stessi e migliorare la propria personalità.

 

Made You Look 1×03 0.49 milioni – 0.19 rating
Shook One Pt. II 1×04 0.60 milioni – 0.21 rating

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Un tempo recensore di successo e ora passato a miglior vita per scelte discutibili, eccesso di binge-watching ed una certa insubordinazione.

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