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Too Old To Die Young 1×07 – Volume Seven: The MagicianTEMPO DI LETTURA 3 min

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Nonostante una trama non originalissima, un poliziotto che si immischia in giri criminali, Too Old To Die Young si è fatta apprezzare principalmente per le sue caratteristiche tecniche, che rappresentano il vero punto di forza dello show: anche in questo episodio regia, fotografia e il peculiare uso della luce e dei colori danno vita ad una comparto tecnico di altissimo livello.
Il problema principale dell’opera di Nicolas Winding Refn risulta essere senza dubbio l’eccessiva lentezza narrativa che lo caratterizza, anche se a partire dal terzo episodio, non a caso il migliore sino ad ora, vi è stato un avanzamento in tal senso, con dialoghi che finalmente non hanno più una durata biblica. A partire da “Volume Three”, quindi, la serie si è divisa alternando puntate dedicate a Jesus e Yaritza, approfondendo la storyline dedicata al cartello messicano, con altre interamente focalizzate su Martin, con le sue gite pornografiche in New Mexico.
Il personaggio interpretato da Miles Teller, insieme al partner Viggo, è ormai un vero e proprio giustiziere della notte che ha brama di sangue e desidera ripulire Los Angeles e non solo dai suoi abitanti peggiori, per un’involuzione negativa del character molto repentina e dalla quale probabilmente non è più possibile tornare indietro.
Emblematico, in tal senso, l’omicidio da parte di Martin di Theo, padre di Janey splendidamente interpretato da William Baldwin, che rappresenta il momento migliore di questo settimo appuntamento: nella sala delle proiezioni, dopo una scena di un posto di blocco con due poliziotti (evidente richiamo all’apertura della season premiere) Theo inizia a masturbarsi, inveendo contro Martin che, in preda alla rabbia – sentimento amplificato da un gioco di luci sul suo volto – decide così di ucciderlo. Il punto di non ritorno è infine arrivato per il poliziotto, visto che le sue precedenti vittime erano tutte colpevoli di gravi reati, mentre l’uccisione del character di Baldwin avviene per motivi personali.
Nonostante i miglioramenti, è da segnalare ancora un’eccessiva lentezza narrativa difficilmente digeribile dallo spettatore, per una puntata resa molto impegnativa anche a causa del solito minutaggio eccessivo: i 70 minuti di questo episodio non sono paragonabili ai 97 di “The Lovers” ma risultano essere comunque troppi.
La morte di Damian segna la definitiva affermazione di Jesus e Yaritza, determinati a riprendersi il territorio del Cartello, a cui nessuno può sfuggire. Con le rivelazioni del criminale afroamericano su Martin, le diverse sottotrame sono ormai destinate a ricongiungersi nei prossimi episodi, senza che la narrazione proceda in due direzioni differenti come è stato sino ad ora.
Se oltre all’evidente virtuosismo tecnico si riuscisse a migliore la qualità della narrazione, la serie ne gioverebbe enormemente, per un prodotto seriale troppo squilibrato verso l’estetica e la forma a scapito della caratterizzazione dei personaggi e della profondità di una trama orizzontale per ora poco degna di nota.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Ancora una volta un comparto tecnico eccelso
  • Martin & Viggo versione giustizieri della notte
  • Ottima interpretazione di William Baldwin
  • La scena nella sala proiezione: dal richiamo al primo episodio, alla masturbazione e morte del padre di Janey
  • La morte di Damian, nessuno sfugge al Cartello
  • Nonostante gli evidenti passi in avanti, la narrazione risulta essere ancora notevolmente lenta
  • 70 minuti sono meglio di 97 ma rimangono comunque troppi

 

Un ottimo episodio per la serie di casa Amazon, tra i migliori dell’intera stagione. Uno show che prosegue tra alti e bassi, caratterizzato da pregi, comparto tecnico e dai soliti difetti quali narrazione lenta e minutaggio eccessivo. A tre episodi dal termine ormai le diverse storylines sono sul punto di ricongiungersi, per un finale di stagione che avrebbe ancora molto da raccontare se solo la trama orizzontale procedesse con maggiore celerità. Nel frattempo, la valutazione della puntata è alta, ma il massimo dei voti sarà arduo da raggiungere visti gli evidenti problemi che ormai caratterizzano l’opera di Refn, sperando di non assistere ad un’involuzione finale.

 

Volume Six: The High Priestess 1×06 ND milioni – ND rating
Volume Seven: The Magician 1×07 ND milioni – ND rating

 

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Venera due antiche divinità: Sergio Leone e Gian Maria Volontè.
Lostiano intransigente, zerocalcariano, il suo spirito guida è un mix tra Alessandro Barbero e Franco Battiato.

2 Comments

  1. Veramente all’inizio Martin ha ucciso per Damien persone di cui non sapeva nulla, e per poco non uccideva un uomo per un debito di soli 8.000 dollari.

  2. Si, intendevo dall’inizio del percorso intrapreso con Viggo e Diana e le motivazioni che lo hanno accompagnato 🙂

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