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The Deuce 3×01 – The Camera Loves YouTEMPO DI LETTURA 3 min

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1971.
1977.
1984. Se siete arrivati fino a quest’annata allora o avete apprezzato davvero moltissimo il lavoro del duo Simon-Pelecanos oppure siete una di quelle persone che ha quello strano disturbo ossessivo compulsivo che vi impedisce di abbandonare una serie tv, obbligandovi a guardarla fino alla fine. Inesorabilmente.
In entrambi i casi, potete darvi una pacca sulla spalla per il duro viaggio vissuto fin qui perché, va ammesso, non è stato sicuramente facile, come dimostra anche il numero di spettatori sopravvissuto alle dirette HBO dalla prima stagione (850.000 persone) ad ora (340.000 persone). Non tantissime all’inizio, anche per la “nicchiosità” del prodotto ma veramente troppo poche ora per giustificare un’altra stagione.
Così come il pubblico, ormai anche le aspettative nei confronti della serie si sono assestate arrivando, per lo meno, ad avere un DNA abbastanza riconoscibile nel suo complesso. Per il terzo (e ultimo) anno, Simon e Pelecanos hanno optato per un altro salto temporale che va a creare una sorta di ritmo narrativo: così come erano passati circa 6-7 anni tra la prima e la seconda stagione, ora si opta per un altro salto temporale di 7-8 anni. Ed è una scelta abbastanza intelligente da fare vista la generale staticità degli eventi che si verificano in una stagione, ma va probabilmente ad inserirsi in un’idea generale della serie che magari non era stata colta finora, anche da chi scrive, e che verrà riformulata sotto forma di domanda: e se Simon e Pelecanos fossero solamente interessati ad un mero sguardo sociale delle varie epoche invece che ai personaggi in sé e per sé?

Here’s what I know: Deuce is like a cockroach. It was here before us. It’s gonna be here long after you and me are gone.

La domanda è lecita e per certi versi anche forzata per provare a trovare la quadra di quanto visto sinora. Se è vero che, stando alle varie dichiarazioni rilasciate dagli showrunner, il vero focus della serie è sempre stato solo quello di ritrarre uno spaccato sociale della famigerata Deuce newyorkese e seguire al contempo la nascita dell’industria del porno, va però considerato il forte impatto dato dalle tantissime storyline sparpagliate in questi anni.
Alla luce di ciò, non sorprende che molte delle evoluzioni dei character avvengano off-screen, sia per dare una svolta alla trama abbastanza statica, sia per enfatizzare più i differenti modi di vivere sia la città che la propria carriera. In tal senso sorprende, ma alla fine neanche tanto, la totale assenza dei papponi in questa season premiere, mentre invece è preponderante la presenza della porn industry e di tutti quei personaggi che hanno sempre roteato intorno a questo universo. E di cambiamenti ce ne sono stati un po’ per tutti (specie per i capelli di Bobby, improvvisamente rifioriti in puro stile Silvio B.) come si evince dalla sorprendente famiglia del James Franco nullafacente di Frankie o dal rinnovato rapporto con i genitori di Candy o, ancora, dall’entrata-uscita costante di Lory dalla rehab. Il tutto senza nemmeno nominare i tentativi di modificare la Deuce in un posto civile e l’aumento dei casi di HIV. Insomma, il nuovo spaccato sociale di metà anni ’80 è pronto ad essere servito.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Il salto temporale per mischiare le carte in tavola è sempre utilissimo
  • I nuovi capelli di Bobby
  • Interessante vedere come alcune invenzioni, che oggi vengono date per scontate, abbiano avuto un impatto ben più grande nella vita dell’epoca
  • La durata della puntata, sempre e comunque
  • I nuovi capelli di Bobby
  • Nessuna novità enorme, al solito
  • Niente più papponi

 

Arrivati alla terza stagione si ha già una certa idea riguardo cosa ci si può aspettare da The Deuce. In tal senso, “The Camera Loves You” non guasta l’attesa ma conferma esattamente tutto ciò che si è visto in precedenza senza esaltare o sorprendere. Almeno il salto temporale regala un po’ di freschezza a quest’ultima stagione.

 

Inside The Pretend 2×09 0.38 milioni – 0.1 rating
The Camera Loves You 3×01 0.34 milioni – 0.1 rating

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Fondatore di Recenserie sin dalla sua fondazione, si dice che la sua età sia compresa tra i 29 ed i 39 anni. È una figura losca che va in giro con la maschera dei Bloody Beetroots, non crede nella democrazia, odia Instagram, non tollera le virgole fuori posto e adora il prosciutto crudo ed il grana. Spesso vomita quando è ubriaco.

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