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Catherine The Great 1×04 – Episode 4TEMPO DI LETTURA 3 min

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Caterina II di Russia è stato uno dei personaggi più importanti dell’era moderna, che provò a modernizzare la Russia senza tuttavia mai rinunciare al proprio immenso potere personale, venendo così annoverata tra i cosìddetti despoti illuminati.
Se è vero che l’Imperatrice ebbe una vita sentimentale tumultuosa e piena di amanti, ai quali era solita regalare palazzi e enormi somme di denaro, non è certo per questo che la zarina è ricordata tra i sovrani russi migliori di sempre: sotto il suo regno l’impero russo si espanse notevolmente, allargando i propri confini e affermando ulteriormente il proprio ruolo di rilievo internazionale.
Stupisce allora la scelta del prodotto seriale di HBO e Sky di dedicarsi, quasi esclusivamente, alla vita privata della regnante, tralasciando in gran parte i suoi numerosi successi politici e militari: in soli 4 episodi nessuno si aspettava uno show completamente dedito alla storia e alla politica, tuttavia la direzione intrapresa sin dal season premiere è stata netta, corroborata ulteriormente dalle poche scene dedicate alla rivolta di Pugacev nel secondo episodio, chiaro segno che gli interessi degli autori erano altri.
Per fortuna almeno della scelta degli interpreti non ci si può certo lamentare, con Helen Mirren e Jason Clarke protagonisti di performance magnifiche che hanno reso merito a due personaggi fondamentali per la storia russa, e la morte di entrambi in questo quarto appuntamento è senza dubbio il modo migliore per concludere la parabola narrativa dei due character.
Da sottolineare poi come l’intero comparto tecnico sia di altissimo livello, dalla regia alla fotografia, con una cura maniacale per i costumi e la scelta delle meravigliose location, semplicemente perfette, tanto che, tecnicamente parlando, si può sostenere di aver visto 4 film brevi e non 4 episodi di un prodotto televisivo, visto la grande qualità messa in campo per ogni aspetto tecnico.
La nota dolente però, non da poco, è senza dubbio la sceneggiatura debole e mediocre, per quattro appuntamenti identici tra loro per quanto riguardo lo schema narrativo, senza un’adeguata caratterizzazione psicologica dei personaggi.
Le parti migliori delle show sono da ricercare all’interno del concilio della sovrana, nei dissidi politici interni e nelle trame per la successione. senza dimenticare le guerre e la politica espansionistica, come mostrato nel precedente episodio con l’annessione della Crimea e la fondazione di Sebastopoli.
L’eccessiva predominanza dell’aspetto sentimentale su quello più prettamente storico- politico è la più grande colpa di questa serie, che con attori di questo calibro e tali maestrie tecniche, poteva senza dubbio ambire a essere una delle miniserie più importanti e apprezzate dell’anno.
La sensazione che si ha invece, terminata la visione, è quella di una splendida rappresentazione estetica dell’epoca, ma vuota, priva di una storia degna di tal nome e capace di lasciare il segno negli spettatori.
Nonostante le grandi premesse, l’ottimo budget a disposizione e gli innegabili aspetti positivi, si può affermare però che la serie ha deluso fortemente le aspettative, risultando una grande occasione sprecata.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Le prove recitative di Helen Mirren e Jason Clarke
  • Tutto l’aspetto tecnico: regia, fotografia, costumi e le meravigliose location
  • La morte di Catherine e Potemkin, una degna conclusione per i personaggi
  • Troppo spazio dedicato alla vita privata della sovrana a scapito della sua dimensione storica e politica
  • Una sceneggiatura veramente mediocre

 

Un buon episodio, sulla falsariga dei precedenti e in generale dell’intera miniserie, ma viziato ancora una volta da un eccessivo peso attribuito alla vita privata di Catherine, sacrificando fin troppo l’aspetto storico e politico di un personaggio così importante. Nonostante gli evidenti difetti e la pessima sceneggiatura, l’episodio, così come l’intera serie, può essere considerato sufficiente, ma solo grazie a grandi interpreti e un comparto tecnico di livello cinematografico. Per il resto meglio stendere un velo pietoso.

 

Episode 3 1×03 ND milioni – ND rating
Episode 4 1×04 ND milioni – ND rating

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Venera due antiche divinità: Sergio Leone e Gian Maria Volontè.
Lostiano intransigente, zerocalcariano, il suo spirito guida è un mix tra Alessandro Barbero e Franco Battiato.

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