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Mayans MC 2×10 – HunahpuTEMPO DI LETTURA 3 min

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È di pochi giorni fa la notizia del rinnovo per una terza stagione dello show di casa FX, motivo per cui la fuga di Palo e la morte di un membro dei Sons Of Anarchy nel massacro finale sono emblematici delle idee degli sceneggiatori per la prossima stagione che non tarderà ad arrivare.
Questo secondo ciclo si è sviluppato sulla falsa riga del primo, con un avvio lento e cadenzato, curando ogni dettaglio puntata dopo puntata e, nonostante qualche passaggio a vuoto, ha portato lo spettatore passo dopo passo al gran finale, nel quale sono state chiuse tutte le trame stagionali.
In questi 70 minuti si assiste alla rivincita dei fratelli Reyes sull’odiato Potter, almeno per ora, e con la definitiva certezza della colpevolezza di Dita, Ez è chiamato a eliminare definitivamente la sua parte migliore, il golden boy, uccidendo Dita e liberandosi definitivamente dei fantasmi riguardanti l’omicidio della madre.
L’ampio screentime dedicato ai fratelli rispecchia fedelmente il titolo della puntata, visto che Hunaphu nella mitologia Maya rappresenta uno dei due eroi gemelli, insieme a Ixbalanquè, che viene sacrificato e ucciso dal fratello per poi rinascere, con evidenti riferimenti ai due motociclisti.
Non è un caso allora se Ixbalanquuè è anche il titolo dei primo episodio di questa stagione, con Ez che ha portato a termine il proprio percorso all’interno del club, iniziato nel finale della prima stagione con la decisione di rimanere nel gruppo, chiudendo definitivamente con il proprio passato da ragazzo prodigio e rinascendo infine come membro effettivo dei Mayans.
Se nella prima parte della stagione erano stati i ribelli Los Olvidados e Adelita i fulcri della narrazione, in questi ultimi appuntamenti il charter di Santo Padre è decisamente tornato alla ribalta, occupando il giusto ruolo all’interno dell’intricata trama sutteriana, per un cambio di rotta visibile già nell’importanza attribuita a Bishop: il personaggio interpretato da Micheal Irby è diviso tra il suo ruolo di Presidente e quello di membro dei tre Re, commissione che guida l’intero charter dopo l’abbandono del Padrino Alvarez e negli ultimi episodi ha assunto un peso centrale nello sviluppo della trama.
L’accordo con Chibs per il traffico delle armi, visto nell’ottavo episodio, e subito messo in crisi dall’agguato dei Vatos Malditos, sembra sia definitivamente destinato a sfumare vista la decisione del Presidente Bishop, che negli ultimi istanti di questo season finale guida il suo club in un massacro del charter messicano rivale, ribadendo la propria centralità all’interno dei Mayans.
Analizzando invece la situazione in casa Galindo, il paragone fatto nel precedente episodio tra Dita e Gemma, sembra essersi rivelato giusto, con la madre di Miguel che decide volontariamente di morire, scoperta colpevole e consumata dai sensi di colpa, proprio come fu per la madre di Jax Teller.
Dopo venti episodi si può affermare con tranquillità che Mayans MC è riuscita nell’ardua impresa di non sfigurare nel confronto con la celebre serie madre, che rimane comunque inarrivabile, costruendo un proprio universo narrativo e relative dinamiche, differenziandosi da Sons Of Anarchy, senza però al tempo stesso esserne completamente estranea.
La riuscita di questo prodotto seriale era di indubbia difficoltà, visto l’enorme peso di essere lo spin off di una delle migliori serie dell’ultimo decennio, ma Sutter si è dimostrato ancora una volta all’altezza della sua fama.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • La chiusura di tutte le trame stagionali
  • Più spazio per Bishop
  • La verità sull’omicidio di Marisol
  • La rivincita dei fratelli Reyes su Potter
  • Ez che uccide Dita, il golden boy non esiste più
  • Ez è finalmente membro dei Mayans
  • Il massacro finale con cadavere SAMCRO annesso
  • Niente da segnalare

 

Dopo un inizio molto lento, in pieno stile Mayans, l’episodio decolla chiudendo al meglio le trame stagionali e lasciando indizi per lo sviluppo della terza stagione. Una puntata perfetta che chiude in modo egregio l’intricata trama sutteriana e regala molte emozioni agli spettatori, motivo per cui non si può che attribuire il massimo dei voti e ringraziare ancora una volta quel genio di Kurt Sutter anche se, a causa di una lite interna con i dirigenti di FX, è stato costretto ad abbandonare la serie. Un rinnovo amaro insomma…

 

Itzam-ye 2×09 1.05 milioni – 0.4 rating
Hunahpu 2×10 1.31 milioni – 0.4 rating

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Venera due antiche divinità: Sergio Leone e Gian Maria Volontè.
Lostiano intransigente, zerocalcariano, il suo spirito guida è un mix tra Alessandro Barbero e Franco Battiato.

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