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Elliot: “This is your win, not mine.”
Darlene: “Are you sure you don’t want to come with us?”
Elliot: “I can’t. I’m not done.”
Darlene: “Are you sure you don’t want to come with us?”
Elliot: “I can’t. I’m not done.”
Mr. Robot è ormai arrivato al momento dei saluti ed ecco quindi che l’episodio dall’eloquente titolo “Gone” assume il ruolo di commiato con un personaggio fondamentale per la passata stagione e, purtroppo, decisamente troppo marginale durante quest’ultima stagione: l’agente Dom DiPierro. E’ un addio (o un arrivederci?) struggente, molto toccante, che la vede direttamente coinvolta in quello che teoricamente doveva essere l’addio di Darlene (che si preannuncia pronta a tornare in scena già dal prossimo episodio, così sembrerebbe). Un ruolo di co-primario, quindi, ma che non svilisce un ruolo, quello dell’agente FBI, fondamentale sotto diversi punti di vista.
Il sentimentalismo ed i trascorsi d’amore tra Darlene e Dom trovano spazio, il giusto, e vengono a galla solo verso la conclusione della puntata. Una corretta scelta questa da parte degli sceneggiatori: si preferisce approfondire l’uscita di scena piuttosto che lo smielato melodramma d’amore, scelta azzeccata visto e considerato che il romanticismo non è troppo nelle corde del prodotto di casa USA Network.
La puntata naviga felicemente verso l’ennesima ottima valutazione, ma alcune critiche andrebbero mosse alla sceneggiatura in sé principalmente attorno a due punti decisamente fondamentali: uno per la serie stessa, il secondo ai fini della puntata in questione.
Darlene, in una scena tecnicamente impeccabile (l’ennesima della serie, Esmail si conferma ancora una volta un Maestro), mette in moto la giostra della redistribuzione dei soldi sottratti al Deus Group andando a versare una cospicua quota a chiunque avesse ricevuto dei torti o perso del denaro per colpa loro. Un Natale più felice del solito sembrerebbe.
Il sentimentalismo ed i trascorsi d’amore tra Darlene e Dom trovano spazio, il giusto, e vengono a galla solo verso la conclusione della puntata. Una corretta scelta questa da parte degli sceneggiatori: si preferisce approfondire l’uscita di scena piuttosto che lo smielato melodramma d’amore, scelta azzeccata visto e considerato che il romanticismo non è troppo nelle corde del prodotto di casa USA Network.
La puntata naviga felicemente verso l’ennesima ottima valutazione, ma alcune critiche andrebbero mosse alla sceneggiatura in sé principalmente attorno a due punti decisamente fondamentali: uno per la serie stessa, il secondo ai fini della puntata in questione.
Darlene, in una scena tecnicamente impeccabile (l’ennesima della serie, Esmail si conferma ancora una volta un Maestro), mette in moto la giostra della redistribuzione dei soldi sottratti al Deus Group andando a versare una cospicua quota a chiunque avesse ricevuto dei torti o perso del denaro per colpa loro. Un Natale più felice del solito sembrerebbe.
“Look around you. Dom, this is emptiness. There is nothing here for you, but there is still a chance for you out there if you come with us. Now go get your toothbrush.”
Eppure qualcosa non torna, se proprio si cerca di voler essere puntigliosi. Prima di tutto: su quale base lo script ha ridistribuito il denaro? Possessori di conti di ecoin? E tutte quelle persone che avevano subito torti o altro e non ne hanno uno? Eccessivamente riduttivo, forse. E’ poi da evidenziare come tutto appaia decisamente troppo semplicistico: dopo quattro stagioni di lotta ai poteri forti, la vittoria viene circoscritta ad una scena di una manciata di minuti. Senza alcun tipo di risvolto (apparente) e senza nessun tipo di conseguenza per Darlene o Dom. E proprio ripartendo da quest’ultima affermazione che andiamo ad evidenziare un’altra semplificazione forse eccessiva della puntata: l’incontro con Irving (Bobby Cannavale) all’aeroporto che informa Dom di essere definitivamente uscita dai radar della Dark Army, così come la sua famiglia che è ora totalmente al sicuro. In sintesi, non ha più bisogno di scappare, le dice Irving, perché è già al sicuro. Tutto molto conveniente (partendo già dall’incontro in sé), semplicistico, repentino e forzato. Dom, Darlene ed Elliot hanno tagliato la testa all’organizzazione segreta più temuta dai governi di tutto il mondo e, semplicemente, non hanno bisogno di scappare perché la Dark Army sta organizzando le sue attenzioni altrove (un “altrove” che facilmente andrà preso in causa durante i due episodi conclusivi). Un dialogo, quello tra Irving e Dom, a cui seguirà il drammatico e sentimentale confronto tra Dom e Darlene con la separazione (definitiva? Chi può dirlo) tra le due.
“Till the next episode, then.”
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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Una puntata di raccordo e di commiato che traghetta lo spettatore verso gli episodi conclusivi sia di questa stagione, sia della serie stessa. Mr. Robot è veramente pronto per salutare il proprio pubblico.
409 Conflict 4×09 | 0.36 milioni – 0.1 rating |
410 Gone 4×10 | 0.45 milioni – 0.1 rating |
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Conosciuto ai più come Aldo Raine detto L'Apache è vincitore del premio Oscar Luigi Scalfaro e più volte candidato al Golden Goal.
Avrebbe potuto cambiare il Mondo. Avrebbe potuto risollevare le sorti dell'umana stirpe. Avrebbe potuto risanare il debito pubblico. Ha preferito unirsi al team di RecenSerie per dar libero sfogo alle sue frustrazioni. L'unico uomo con la licenza polemica.