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Miracle Workers: Dark Ages 2×02 – Help WantedTEMPO DI LETTURA 3 min

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Dopo l’iniziale sorpresa di essersi ritrovati gli stessi personaggi della prima stagione in un contesto “leggermente” diverso, lo spettatore prende atto che questa sarà una storia completamente diversa, pur mantenendo i toni e la comicità surreale e demenziale che aveva la suddetta prima stagione, semplicemente declinata in un contesto diverso.
Il che non è di per sé un male, e non è del tutto vero che le due stagioni siano così completamente slegate. Fil rouge comune di entrambe, infatti, sono i due co-protagonisti (interpretati da Geraldine Viswanathan e Daniel Radcliffe) che devono farsi largo in un mondo che, per svariati motivi, non crede in loro.
Ma se nella prima stagione, la chimica fra i due funzionava bene e il contesto narrativo (l’imminente Apocalisse) riusciva a legare bene le varie puntate e a tenere col fiato sospeso lo spettatore, qui manca ancora il collante adatto per legare tutte le varie storylines presenti, e anche per dare un senso di orizzontalità al tutto.
Al momento continuano le vicende di Alexandra (Geraldine Viswanathan) che ancora non ha trovato la sua vera vocazione professionale, per il semplice fatto che, nell’epoca scelta, la condizione femminile non lasciava molte scelte in merito. Ecco, allora il pretesto del finto-medico come storyline verticale dell’episodio, giocata magistralmente tra continue gag e plot twist, in un medioevo che ricorda molto da vicino la nostra epoca.
E, in effetti, è effettivamente così: è chiaro come lo show non sia altro che una scusa per ridere delle nevrosi contemporanee, rappresentando un medioevo illusorio ed enfatizzato nei suoi riti e nella sua mentalità. Così, tra le gag meglio riuscite di questo segmento, sicuramente il “gioco a quiz” che avviene all’interno della locanda, e il “talk show medievale” del finale in cui Alexandra rivela il suo inganno. Gag che enfatizzano le idee del tempo in maniera esagerata e ridicola, ma che non sfigurerebbero anche in un contesto più contemporaneo (coff… coff.. terrapiattisti coff… coff…).
Dall’altra parte c’è la storyline del principe Chauncley/The Pretty Prince in cui Daniel Radcliffe riprende un po’ il ruolo che già aveva avuto nella prima stagione: quello del giovane insicuro e imbranato che cerca anch’esso di farsi strada come futuro sovrano. Un compito non facile che in questo episodio però viene completamente tralasciato per concentrarsi su una parentesi davvero troppo surreale: la “quest” della sua anatra preferita, fuggita dal palazzo e capitata tra le braccia di Mickey (Jon Bass), il fratello ritardato di Alexandra.
Una parentesi che, al momento, appare completamente slegata dal contesto e quindi una scusa giusto per dare un po’ di minutaggio a Daniel Radcliffe, ma ben poco incisiva, anche a livello di umorismo perché fin troppo demenziale, anche per uno show del genere.
Lo stesso personaggio di Radcliffe pare essere costruito su un miscuglio tra il JD di Scrubs e King Richard di Galavant, qualcosa di già visto e di fin troppo trito e ritrito. Questo unito anche a una performance un po’ troppo “tirata” dello stesso Radcliffe, il quale funzionava bene in coppia con la controparte Viswanathan, ma da “solista” non ha lo stesso effetto.
Si tratta comunque di uno show che propone un umorismo leggero e frizzante, con continue gag che sicuramente non annoiano lo spettatore, ma che deve ora concentrarsi sulla linea “orizzontale” dei suoi episodi, quindi trovare un obbiettivo comune e/o una missione per i due co-protagonisti. Altrimenti rischia di diventare l’ennesima comedy surreale/demenziale che può benissimo funzionare ma che non si distingue neanche troppo da altre simili. O magari basterebbe rendere più protagonista Steve Buscemi, per il quale dieci minuti di comparsa in scena sono veramente troppo pochi.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Geraldine Viswanathan
  • La quest dell’anatra
  • Il quiz medievale
  • L’Oracolo
  • Daniel Radcliffe a metà fra JD (Scrubs) e King Richard (Galavant)
  • Insieme di gag efficaci ma manca ancora un’orizzontalità del tutto
  • Troppo poco Steve Buscemi in questo episodio

 

Il medioevo di Miracle Workers si lascia apprezzare ma manca ancora un elemento che faccia da collante reale a tutte le varie storylines presenti. Finora c’è solo una grande verticalità che però non riesce a “trattenere” lo spettatore come faceva la prima stagione!

 

Graduation 2×01 ND milioni – ND rating
Help Wanted 2×02 ND milioni – ND rating

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Laureato presso l'Università di Bologna in "Cinema, televisione e produzioni multimediali". Nella vita scrive e recensisce riguardo ogni cosa che gli capita guidato dalle sue numerose personalità multiple tra cui un innocuo amico immaginario chiamato Tyler Durden!

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