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Better Call Saul 5×06 – Wexler V. GoodmanTEMPO DI LETTURA 3 min

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Married couples can’t testify against each other.

Dopo l’annoso tormentone, finalmente concluso, su quando Jimmy sarebbe finalmente diventato Saul Goodman, per i tormentati fan della serie ne è subito iniziato un altro: cosa succederà tra Kim e Jimmy, vista l’assenza della Wexler in Breaking Bad? Questo sesto appuntamento stagionale ha senza dubbio il merito di creare ulteriore suspence al riguardo.

MAD MIKE L’INVESTIGATORE


Dopo “l’assunzione” ufficiale, avvenuta nel precedente episodio, l’ex poliziotto burbero torna a lavorare full time per Gus Fring che, tra una friggitrice e l’altra grazie all’aiuto di Nacho, è diversi passi avanti rispetto a Lalo. Durante la visita a Lily, che tra l’altro mette a posto un libro scritto da Theodore H. White tanto per fare un riferimento a caso, Ehrmantraut indirizza la donna e fà in modo di incastrare Salamanca, un modus operandi spesso visto nella serie madre.
La sensazione è che dopo tante perplessità, Mike abbia infine deciso la strada da intraprendere, una svolta narrativa importante per la serie che ora si potrà concentrare maggiormente sulla lotta tra narcotrafficanti, senza dimenticare Hank, che verrà coinvolto prepotentemente nella faida tra i due.

SLIPPING JIMMY


Di Jimmy McGill non vi è più traccia e i continui sgarbi ad Howard ne sono il segno evidente, visto che lavorare per la HHM era il più grande sogno del minore dei fratelli McGill. Ma la verità è che Chuck aveva completamente ragione: vista la sua personalità, Jimmy, sarebbe diventato un avvocato ben poco ortodosso, capace di fare cose terribili.
A partire da “Namaste“, Saul inizia a collaborare seriamente con la famiglia Salamanca, senza possibilità di tornare indietro come gli ricorda Nacho, iniziando un percorso che poi finirà male come tutti gli spettatori ben sanno. Jimmy dà sfogo alla sua vera essenza, ingannando anche la donna che ama, giustificando sè stesso con la scusa di volerla proteggere ma è chiaro come ormai si è ad un punto di non ritorno. Risultano sempre eccellenti le scene dedicate alla troupe con cui collabora da diverso tempo Saul, che si erge a regista di spot locali veramente degno di nota: la sensazione, già presente da diverse puntate e dopo questo episodio ulteriormente rinforzata, è che Slippin’ Jimmy abbia iniziato la propria discesa deontologica e professionale senza possibilità di redenzione.
Da segnalare inoltre come, in Breaking Bad, il logo della Mesa Verde appaia ben diverso da quello mostratoci, ulteriore riferimento alla serie madre ed ennesima dimostrazione di come l’attenzione ai dettagli di questo prodotto seriale sia maniacale. Chapeau.

MAYBE WE GET MARRIED


Nella open cold di questo sesto appuntamento stagionale, appare una young Kim alle prese con una madre problematica, ma sicura di cosa sia giusto e cosa sia sbagliato, tanto da rifiutare un passaggio in macchina nonostante il freddo e la grande distanza da percorrere, a causa dell’ubriachezza materna. È evidente come invece la versione adulta della Wexler abbia le idee nettamente più confuse, andando a confutare l’idea diffusa di un suo abbandono nei confronti di Jimmy, visto che dopo l’inganno subito spunta una sorprendente proposta di matrimonio.
La frase con cui si è aperta la recensione è senza dubbio uno dei motivi che potrebbe aver spinto l’avvocatessa a pensare in tal senso, ma al di là dei casi specifici, un matrimonio rappresenterebbe una scelta definitiva sul tipo di persona e di avvocato che Kim voglia essere. Il confronto a colpi legali tra i due è splendido: un’interpretazione eccelsa di Rhea Seehorn, con Thomas Schnauz che nasconde ai coniugi le vere intenzioni dell’altro, coinvolgendo gli spettatori negli inganni perpetrati da un Saul Goodman agli inizi, ma già in gran forma.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Un open cold emblematica
  • Wexler V. Goodman, senza pre accordi
  • L’ottima interpretazione di Rhea Seehorn
  • Riferimenti a Breaking Bad velati e mai banali
  • Saul Goodman, regista di ottime produzioni locali
  • Niente da segnalare

 

Una puntata splendida, con un colpo di scena finale che aumenta a dismisura l’attesa per il prossimo episodio. La valutazione non può che essere alta, per 50 minuti in cui è impossibile trovare elementi negativi. Il massimo dei voti è dietro l’angolo, in attesa degli ultimi 4 appuntamenti della stagione.

 

Dedicado A Max 5×05 1.45 milioni – 0.4 rating
Wexler V. Goodman 5×06 1.40 milioni – 0.4 rating

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Venera due antiche divinità: Sergio Leone e Gian Maria Volontè.
Lostiano intransigente, zerocalcariano, il suo spirito guida è un mix tra Alessandro Barbero e Franco Battiato.

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