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Californication 7×01 – LevonTEMPO DI LETTURA 3 min

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Settima stagione. L’ultima per Hank Moody e, con grande rammarico, è il caso di dire finalmente. Per quanto ci hanno offerto questa serie ed i suoi protagonisti un’ultima stagione di saluti ed omaggi è doverosa, così come è doveroso però anche presentare un plot che ci porti per mano alla conclusione finale, sia essa un happy o un bad ending. Quindi lo spettatore medio si avvicina con molta ansia da prestazione a “Levon”, curioso come una faina di vedere cosa è successo dopo che Hank ha abbandonato il rock & roll circus per bussare alla porta di Karen in “I’ll Lay My Monster Down“. Parlo di ansia da prestazione non a caso perchè, oltre a sfottere Charlie Runkle, è quanto mai esplicativo di quanto si è visto in questa premiere: tanto rumore per nulla.
Alla regia dell’episodio ritroviamo un David Duchovny quasi più ansioso di mettersi dietro la telecamera piuttosto che davanti, alla sceneggiatura invece il solito Tom Kapinos. Tra i contro presenti in “I’ll Lay My Monster Down” avevo inserito non a caso un bel “1 anno di attesa prima di scoprire se dietro la porta rossa c’è qualcuno è decisamente troppo tempo”, ovviamente la scontatezza risedeva tutta nel fatto che di certo Karen non avrebbe ceduto subito e altrettanto scontatamente quell’attesa si sarebbe trasformata in un’arma a doppio taglio. Così era stato predetto e così è stato: Karen non c’è dietro la porta e, anche una volta trovata da Hank, comunque mantiene le sue riserve circa il cambio di mentalità improvviso del suo ex. D’altronde la fedina carnale di Moody parla da sola e per essere anche solo considerato affidabile di strada da fare ce n’è molta e sicuramente passa per un lavoro stabile ed un rapporto monogamo.
Come sempre tra il lieto fine tanto sperato dal Moody e la realtà ci sono in mezzo almeno un paio di gambe di qualche ragazza e, anche se l’astinenza oggi regna sovrana, si può dire che per proprietà transitiva la colpa sia loro anche ora. Il “Levon” del titolo è infatti il presunto figlio biologico di Hank Moody, un figlio misconosciuto che, capitando tra capo e collo come ha fatto, è sbucato dal nulla solo per creare problemi. Si dice che la mela non cada mai lontana dall’albero ma, ora possiamo dirlo, i figli di Hank sono una piaga sociale: se all’inizio Becca era quasi simpatica perchè da piccola era saggia ed estremamente colta per la sua età, poi crescendo è diventata un’arrapata spara sentenze che fortunatamente è stata sempre meno sotto i riflettori, la stessa sensazione di prurito alle mani la provoca Levon e purtroppo non penso sia un caso. Ovviamente il suo inserimento è un pretesto per gettare scompiglio nuovamente nella vita di Hank proprio nel momento di maggior riavvicinamento con Karen, ne più ne meno. La scelta di usare un figlio illegittimo è una mossa bastarda che sà tanto di ultima spiaggia per riuscire a portare avanti le vicende negli ultimi 12 episodi, se poi risulterà utile anche per la crescita dei personaggi questo per ora non si sa, quello che si può vedere e giudicare al momento è una scelta di Kapinos un po’ infima che, pur non essendo mai stata usata nella serie, parte con la scritta “già visto” in sovrimpressione.
Si poteva fare decisamente meglio per questa ultima season premiere, si doveva.

 

PRO:

  • Processo di crescita di Hank
  • Dialoghi sotto le coperte tra Marcy e Charlie
CONTRO:
  • Introduzione di Levon assolutamente non necessaria
  • Creazione di problemi ad hoc per allungare il brodo

 

La season premiere? Non sufficiente. Presentando una serie di eventi ormai classica, non aggiunge nulla di nuovo al calderone se non un problema di 18 anni riccio e moro e che non buca nemmeno lo schermo. “Levon” doveva essere una bomba pronta ad esplodere ed invece ha fatto cilecca. Ora ci sono altri 11 episodi per migliorare.

 

I’ll Lay My Monster Down 6×12 0.62 milioni – 0.2 rating
Levon 7×01 0.64 milioni – 0.2 rating

 

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Fondatore di Recenserie sin dalla sua fondazione, si dice che la sua età sia compresa tra i 29 ed i 39 anni. È una figura losca che va in giro con la maschera dei Bloody Beetroots, non crede nella democrazia, odia Instagram, non tollera le virgole fuori posto e adora il prosciutto crudo ed il grana. Spesso vomita quando è ubriaco.

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