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Chilling Adventures Of Sabrina 1×19 – Chapter Nineteen: The MandrakeTEMPO DI LETTURA 4 min

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“…come tutti hanno qualche scheletro nell’armadio. Ecco, io non sono quello che apre l’armadio. Io sono quello che indica l’armadio.”

E’ difficile riuscire a mantenere un valido e credibile equilibrio tra sviluppo della storia e fase in cui vengono svelati importanti segreti. Così precario e sottile questo equilibrio che molto spesso gli sceneggiatori se ne fanno beffe e decidono bene di appallottolare lo scritto fin qui presentato allo spettatore e lanciarlo direttamente nel cestino, affidandosi piuttosto al sacrosanto schema del “a cazzo di cane”. Deve essere per forza così, altrimenti determinate decisioni portate in scena da questo diciannovesimo capitolo (ottavo se si considera questa seconda parte) non hanno il benché minimo senso.
Ma cerchiamo di andare con ordine all’interno di un episodio che sì, porta in essere uno sviluppo di trama molto importante, ma che per farlo si fa carico della demolizione totale della caratterizzazione di svariati personaggi principali. Dei geni del male.
Il primo personaggio è ovviamente Madam Satan, la cara Lilith. La costruzione di questo personaggio è stata ben approfondita anche in questo secondo ciclo narrativo: l’arrivo del mortale infatuato della professoressa a cui Lilith ha sottratto vita e sembianze ha permesso di approfondire un certo sentimentalismo che sembrava impossibile poter anche solo avvicinare al suo personaggio. La tematica del matrimonio ha evidenziato ulteriormente il suo amore-odio nei confronti del Signore Oscuro e ha in parte spiegato la sua gelosia per Sabrina. Il suo ruolo, volendo andare a cercare un corretto modo per presentarlo, è stato quello del Dalemiano: “Io sono un democratico, ascolto l’opinione di tutti e poi… ad esempio se sono con un mio amico e voglio bere una birra non dirò mai ‘andiamo a bere una birra’, ma mi limiterò a dire ‘che caldo oggi, ho la bocca secca’. In modo che sarà lui a dirmi: ‘Birretta?’
Lilith si è sempre mossa nell’ombra consigliando Sabrina in una determinata e specifica direzione (verso il Lato Oscuro della Forza) ed allontanandola, in più modi, dai suoi amici umani. Un’accurata dedizione all’ombra ed al mascheramento, quindi, cozza con la modalità con cui viene svelato il suo doppio gioco: Nick semplicemente elenca le magie più controverse ed importanti avvenute durante l’intera serie di Chilling Adventures Of Sabrina (esorcismo, resurrezione e ridare la vista ai ciechi) e Sabrina (autrice di tutti questi miracoli-magie) si rende conto, sfruttando il sempre valido strumento del flashback, che in tutte queste situazioni era stata proprio la signorina Wardwell a suggerirle cosa fare. Pubblico ammutolito, silenzio in scena, cala il sipario.
E invece no, Nick e Sabrina sconfiggono anche il mostro che tenta di uccidere Sabrina e fanno rotta verso la dimora della professoressa (ora preside) per rivelarle che ora hanno scoperto tutto e che andranno a sistemare tutto quanto. Cosa che ovviamente non riesce: siamo al penultimo episodio, sarebbe stata fin troppo anticlimatica una conclusione delle problematiche già in questo episodio.
Tralasciando la modalità con cui Sabrina viene a conoscenza del tutto, ma è possibile che non si sia palesata un’idea migliore in fase di stesura della sceneggiatura relativamente a questo mistero svelato? Ha rappresentato un elemento cardine della storia dal primo episodio e tutto viene ridotto ad un scena in cui i protagonisti si rendono conto che forse i consigli che arrivano da una strega apparsa in maniera sinistra ed inspiegabile non sono del tutto disinteressati? Che colpo di scena, chi avrebbe mai potuto pensare una cosa del genere.
Visto che demolire solo questo elemento sarebbe stato troppo poco, però, perché non dar modo anche a Prudence di regredire in una fase di stupidità quasi viscerale? Un personaggio che ha toccato per mano e sentito con le proprie orecchie il disinteresse e l’odio di suo padre nei suoi confronti si ritrova a spalleggiarlo contro una della poche figure (Zelda) che ha cercato di salvaguardarne lo status e la vita stessa. Se consideriamo poi che in questa stagione Prudence è arrivata ad un passo dal patricidio (con validi motivazioni a suo supporto), risulta ancora più oscena la decisione di presentarla come figura totalmente dipendente da Padre Blackwood. Il personaggio era stato mostrato (come poi tornerà ad essere sul finire di puntata quando libererà Zelda) come un minimo più articolato e non equiparabile alle numerose comparse a cui è stata fornita una caratterizzazione bidimensionale.
C’è molto da rivedere da questo punto di vista.
Se da una parte, quindi, questo diciannovesimo capitolo decide di andare a demolire personaggi ed elementi narrativi cardine all’interno della storia, risulta però anche d’uopo far presente come lo sviluppo senza sosta della storia permetta allo spettatore di non distrarsi praticamente mai nei più di cinquanta minuti di puntata. Un elemento, questo, che non può sicuramente passare inosservato.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • La storia va avanti…
  • …il modo in cui la storia va avanti

 

Un episodio con sviluppi e misteri svelati in modo decisamente discutibile. Ma manca un solo episodio alla conclusione, quindi tanto vale turarsi un attimo il naso e resistere ancora un po’. No?

 

Chapter Eighteen: The Miracles of Sabrina Spellman 1×18 ND milioni – ND rating
Chapter Nineteen: The Mandrake 1×19 ND milioni – ND rating

 

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Conosciuto ai più come Aldo Raine detto L'Apache è vincitore del premio Oscar Luigi Scalfaro e più volte candidato al Golden Goal.
Avrebbe potuto cambiare il Mondo. Avrebbe potuto risollevare le sorti dell'umana stirpe. Avrebbe potuto risanare il debito pubblico. Ha preferito unirsi al team di RecenSerie per dar libero sfogo alle sue frustrazioni. L'unico uomo con la licenza polemica.

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