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Coyote 1×01 – Call Of The VoidTEMPO DI LETTURA 4 min

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Coyote 1x01 recensione pilotSe non si è a conoscenza della nuova serie Coyote non c’è da sorprendersi. Prodotta ed interpretata da Michael Chiklis è infatti passata dall’essere una serie realizzata per essere mandata in onda da Paramount Network (lo stesso canale di Yellowstone per intendersi) ad essere reindirizzata a CBS All Access. Un cambio che ovviamente inficia sia nel tipo di pubblico a cui la serie fa riferimento, sia nella credibilità del progetto. Perché un network dovrebbe vedersi privato di una serie prodotta apposta per il canale stesso?
Sfortunatamente per Paramount Network questo non è un evento unico (era già accaduto con il tanto acclamato ma atroce Emily In Paris), quanto piuttosto l’ennesima riprova che qualcosa di più grosso sta accadendo nei piani alti di ViacomCBS e coincide con un rebranding del canale. Fortunatamente per Paramount Network però, aver lasciato Coyote corrisponde probabilmente ad una botta di fortuna vista la qualità messa in piedi.

NIENTE DI NUOVO SOTTO IL SOLE DELLA CALIFORNIA


David Graziano, Michael Carnes e Josh Gilbert sono le tre menti dietro il progetto Coyote, composto da 10 episodi e di cui ne sono stati rilasciati al momento solo 6. Sfortunatamente per il trio di showrunner, al momento basta anche solo la series premiere per poter catalogare Coyote come un discreto fiasco.

Ben Clemens:I’m pretty sure we already went through this!
Hey, look, I told you I can’t… Oh, fuck. You can’t be here. You almost got me killed, comprende?

Graziano, Carned e Gilbert mettono in scena la “classica situazione” che prevede un ribaltamento di fronte per il protagonista. In questo caso il character interpretato da Michael Chiklis è un agente della U.S. Border Patrol che va in pensione e, esattamente nel suo ultimo giorno di lavoro, per una situazione fortuita si ritrova ad aiutare una ragazza che prova a sfuggire alle grinfie di un narcos. Niente di nuovo fino a qua e niente di nuovo nemmeno sul fronte della comprensione della lingua visto che si mantiene vivo anche il classico stereotipo dell’americano che vive al confine col Messico e non conosce niente di spagnolo pur dovendo lavorare a stretto contatto con immigrati clandestini.

NADA NUEVO BAJA EL SOL DE LA BAJA CALIFORNIA


Bisogna ammettere che “Call Of The Void” inizia con un interessante flashforward messo lì giusto per stuzzicare l’appetito: un gruppo di immigrati che camminano in direzione della frontiera americana trovano il character di Chiklis camminare in direzione opposta. Da cui la domanda: perché mai dovrebbe farlo? E da li Coyote ritorna indietro nel tempo a 5 giorni prima di questa scena per cominciare a costruire il suo arco narrativo.
Purtroppo nel passato/presente tutto l’hype iniziale svanisce con una serie di clichè che prendono ampiamente spunto da tutta quella serie di situazioni ormai stereotipate viste e riviste. Ed è un peccato perché, a parte il pensionamento del protagonista, tutto profuma puzza di già visto ed è anche peggiorato da una recitazione che non migliora in alcun modo una trama molto blanda, dai dialoghi scarnissimi e da un parco personaggi primari/secondari non degni di nota. Nemmeno Chiklis si erge sopra la media restando imbrigliato in un character veramente troppo stereotipato per chiunque.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Scena iniziale molto ad effetto, con Chiklis che ritorna in Messico
  • Molto interessante l’idea di far partire la storia con il pensionamento di Chiklis, giusto per cambiare
  • La regia ha il suo perché, bisogna ammetterlo
  • La morte per “schiumaggio”
  • Tutta una serie di situazioni estremamente già viste in qualsiasi prodotto americano:
    • il collega del protagonista si frequenta con la figlia di nascosto
    • c’è il classico paradosso di una situazione che capovolge la prospettiva ed il credo del protagonista
    • la figlia odia il padre
    • l’ex moglie si è risposata e ha messo su famiglia
    • il pensionamento del burbero protagonista non coincide con la sua voglia di continuare a lavorare
  • La performance di Chiklis non è assolutamente ai livelli che ci si aspettava ed infatti il pilot non si regge sulle spalle del protagonista
  • La trama, fondamentalmente, sa di già visto

 

Sfortunatamente, Coyote non è una serie che splende di luce propria. Vuoi per la quantità di materiale riutilizzato da film e serie già andate in onda, vuoi per una generale mancanza di carisma degli attori (Chiklis e la sua monoespressività con occhiali da sole compresi), “Call Of The Void” si dimostra un buco nell’acqua. Ed è già prevedibile immaginare come finirà…

 

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Fondatore di Recenserie sin dalla sua fondazione, si dice che la sua età sia compresa tra i 29 ed i 39 anni. È una figura losca che va in giro con la maschera dei Bloody Beetroots, non crede nella democrazia, odia Instagram, non tollera le virgole fuori posto e adora il prosciutto crudo ed il grana. Spesso vomita quando è ubriaco.

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