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Dark 2×04 – Die Reisdddenden – The TravelersTEMPO DI LETTURA 5 min

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Dark 2x04 - Die Reisdddenden - The TravelersSiamo arrivati a metà della tanto attesa seconda stagione di Dark (ricordiamo che questa volta Netflix ha deciso di ridurre il numero degli episodi ad 8), e la serie che abbiamo tanto osannato sembra avere avuto una piccola crisi. Dopo i numerosi eventi che hanno reso gli episodi precedenti densissimi di sviluppi, siamo arrivati ad una puntata di raccordo che, se non fosse stato per il finale, si sarebbe pericolosamente avvicinata allo stallo.
L’utilità principale di questo episodio sembra essere quella di riprendere tutti i personaggi che sono stati lasciati indietro nell’avanzamento della trama e di riunirli in due gruppi, quello dei ragazzi e quello degli adulti, per dare così la possibilità agli sceneggiatori di gestirli in maniera aggregata facendoli agire tutti quanti insieme. È un po’ una caduta di stile da parte di una serie tv che si era contraddistinta per l’abilità di approfondire e portare avanti le storie di tutti i personaggi, chi prima e chi dopo. La scelta è criticabile senz’altro, ma appare condivisibile dal momento in cui ci sono due episodi in meno a disposizione e sono stati aggiunti almeno quattro filoni narrativi a quelli della prima stagione (che ricordiamo essere quasi tutti praticamente ancora aperti): il futuro del 2053 con il portare spazio-temporale da stabilizzare, il passato del 1921 con la storia di Noah, il nuovo personaggio di Adam ed i cicli temporali ed infine l’indagine portata avanti nel 2020 dalla task force dell’ispettore Clausen. Qualcuno tra questi dovrà sicuramente arrivare alla chiusura entro fine stagione o comincerebbe a diventare concreto il rischio del finale catastrofico (o ancora peggio aperto), per cui si sarebbe fatto tanto rumore per nulla. Logicamente avrebbe senso che a concludersi nei prossimi episodi sia anzitutto l’indagine di polizia, che potrebbe chiudere molti conti in sospeso con la prima stagione, come la storia di Aleksander Tiedelmann (e chissà, magari quella di Claudia stessa), ma anche quella di Ulrich, Mads e Mikkel. A maggior ragione adesso che, come si spiegava prima, sono stati accelerati i tempi unendo i protagonisti della prima stagione nei due gruppi d’azione, è ancora più probabile che si facciano terminare le loro vicende e che ci si concentri sui nuovi universi temporali e, specialmente, sui nuovi personaggi di Agnes, Noah ed Adam.
A rinforzare questa prospettiva c’è anche l’importante ritorno nel 1921, in cui si materializza Jonas dopo l’attraversamento del portale temporale (che si rivela essere ben più potente delle macchine del tempo, avendo compiuto un salto di 132 anni). Al contrario del resto dell’episodio, questa parentesi viene raccontata molto lentamente, soffermandosi sulla reazione di Jonas al un nuovo viaggio nel tempo e sul cambiamento del suo approccio alla nuova realtà che ancora non conosce. Viene descritta meglio la Widen del dopoguerra, squallida e misera, in cui sono collocati i giovani Noah e Agnes. Questo è senz’altro strumentale a creare un punto di partenza nella storia dei due, in forte contrasto con gli adulti che poi diventeranno: Noah istruito, colto e manipolatore; Agnes ben educata, fiera ed elegante. Mentre però il cambiamento del primo è facilmente identificabile con la ricerca di riscatto sociale che lo porta ad entrare nella setta del Sic Mundus e a conoscere Adam, dobbiamo ancora scoprire quale sarà l’evento di svolta nella vita della seconda che, come abbiamo suggerito nella scorsa recensione, è molto probabile sia legato al personaggio ancora ignoto di suo marito. Il modo pesato con cui vengono introdotti questi indizi fa da sfondo ai sentimenti di Jonas, che passano dallo shock alla paura, e dalla diffidenza allo sgomento. Il momento culmine si raggiunge classicamente nel colpo di scena finale: l’incontro tra Jonas ed Adam, che altro non è che il secondo incontro di Jonas con sé stesso del futuro.Jonas: “Chi sei tu?”
Adam:
“Non l’hai capito? Io sono te. Adesso ogni tassello è al suo posto, ognuno si trova nel posto prestabilito. Ora tutto ciò che serve è una piccola spinta.”

A differenza della rivelazione dello Straniero, questo colpo di scena era semplicemente imprevedibile non essendo stato per nulla preparato negli scorsi episodi. Nessun suggerimento di sorta aveva fatto credere che il nuovo cattivo della stagione fosse proprio Jonas, irriconoscibile perché distrutto fisicamente dai viaggi nel tempo e dotato di una flemma e di un carisma che sono lontanissimi anche dal Jonas adulto. Non si può capire quando Jonas si sia dato questa nuova identità iconica di Adam, il cui riferimento biblico al primo degli uomini non sarà una scelta casuale. Sappiamo che Jonas è stato nel futuro e che ha continuato a viaggiare nel tempo tra il 1986 e il 2019/2020, ma non sappiamo quanto tempo dopo questi avvenimenti sia avvenuto il cambiamento. Tuttavia, il fatto che adesso la missione di Jonas adulto sembra essere quella di impedire a sé stesso di diventare Adam, si può ragionevolmente pensare che saranno proprio queste stesse azioni a trasformarlo. La teoria deterministica in Dark è stata fino ad adesso quella prevalente, e se così continuerà ad essere, il senso della serie tv sarebbe semplicemente mostrare come una serie di eventi porteranno i protagonisti ad ottenere esattamente l’opposto di quello per cui avranno lottato durante tutto questo tempo: l’evoluzione di Jonas in Adam e l’arrivo dell’apocalisse che porterà alla fine di tutti. Non è però da escludere che tutto questo sia invece una preparazione alla spiegazione contraria, e che gli sceneggiatori decideranno di far crollare le certezze di Adam sul funzionamento del tempo facendo vincere, al contrario, la forza del libero arbitrio sul corso degli eventi.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Colpo di scena finale
  • Realistiche reazioni degli adulti alle rivelazioni di Jonas sui viaggi nel tempo
  • Noah ad Agnes nel 1921
  • I momenti teen-drama
  • L’umorismo su Claudia che usa il tablet
  • Casa di Adam assurdamente creata non si sa quanto sotto terra

 

Dark subisce un’improvvisa deviazione verso la semplificazione che fa temere la staticità, ritrovando però la sua strada con un inaspettato colpo di scena di metà stagione.

 

Gespenster – Ghosts 2×03 ND milioni – ND rating
Die Reisenden – The Travelers 2×04 ND milioni – ND rating

 

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Un tempo recensore di successo e ora passato a miglior vita per scelte discutibili, eccesso di binge-watching ed una certa insubordinazione.

4 Comments

  1. In verità il colpo di scena era stato “telefonato” già dalla prima apparizione di Adam: il doppiatore di quest’ultimo è lo stesso dello “straniero” (il cui nome, nei credits finali, non c’è… però la voce, per quanto roca e allupata nel caso di Adam, è chiaramente riconoscibile).

  2. Ciao Fiorenzo! Noi guardiamo le serie in lingua originale, quindi questa cosa che hai notato tu ci è sfuggita (gli attori hanno tre voci completamente diverse). In ogni caso quando commentiamo un episodio cerchiamo di attenerci ad elementi di una certa rilevanza, risentendo la puntata doppiata questa “somiglianza” di voci non sembra così lampante da poter costituire un vero indizio. Peccato comunque per il doppiaggio, è veramente pessimo.

  3. Ciao a tutti, al di là della voce di Adam che è stato anche per me l’elemento lampante per arrivare in anticipo a prevedere l’equazione Adam=Jonas, si poteva già capire qualcosa quando nella puntata 1×10 Noah parla riguardo ad uno straniero (che potrebbe essere benissimo un riferimento al suo mentore) dicendo “Anni fa io ero ancora un ragazzo, uno straniero arrivò da noi…c’era molta tristezza nei suoi occhi, quella del tipo che vedi negli occhi di chi vorrebbe morire ma la vita non glielo permetteva” e durante la descrizione l’inquadratura passa sulla faccia Jonas che rappresenta esattamente quello sguardo di cui parla. (Cosa anche che anticipa il suo arrivo nel 1921 della seconda stagione)

  4. Ciao Giacomo, grazie mille per il tuo commento! Le tue osservazioni sono assolutamente puntuali, e quell’affermazione di Noah a finale di stagione aveva contribuito moltissimo ad aumentare l’hype. Arrivati alla comparsa di Jonas nel 1921, personalmente, ho vissuto l’episodio col cuore a mille: aspettavo da tempo l’incontro tra Jonas ed il giovane Noah, e come sempre Dark aveva dimostrato una maestria singolare nel preparare gli eventi senza sacrificare comunque l’effetto sorpresa, seminando suggerimenti ed evitando gli spiegoni. Tuttavia, probabilmente per la scetticità di cui ci dobbiamo armare noi recensori, non mi era sembrata una soluzione così scontata che Adam e Jonas fossero la stessa persona. Attenendoci strettamente alle informazioni che ci erano state rivelate, era intuibile che ci fosse stato un contatto tra il giovane Noah e Jonas, ma non necessariamente che Jonas fosse Adam. Poteva semplicemente essere, ad esempio, che Jonas avesse avuto uno scontro col giovane Noah portandoselo contro e spingendolo a sposare la causa di Adam. Comunque sia ottimo intuito, poter dire “Lo sapevo!” è sempre una gran soddisfazione!

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