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Game Of Thrones – Il Trono Di Spade 2×07 – Un Uomo Senza OnoreTEMPO DI LETTURA 3 min

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Possiamo definire questo episodio come l’ennesimo filler di una stagione con poche emozioni e fin troppa pretattica? Certo che possiamo e lo facciamo portandoci appresso una serie di motivazioni più che valide.
Partiamo analizzando la situazione al di fuori del continente del trono di spade, per la precisione nella ridente città mercantile di Qarth, dove una Mother Of Dragons sempre più in balia degli eventi prova a barcamenarsi tra intrighi a corte mal gestiti. Fin da subito si era capito che il membro dei Tredici di nome Xaro Xhoan Daxos non si era preso la responsabilità di Daenerys e dei dothraki rimasti persemplice gentilezza, qualche sordido piano c’era di sicuro ma credevamo che fosse solo quello di sposare la bella mamma dragone ed invece no.
A sorpresa, ma neanche tanto, assistiamo all’omicidio degli 11/13 dei Tredici ad opera sua e del sempre inquietante mago Pyat Pree che si rivelano i veri mandanti del rapimento dei 3 baby draghi. Durante la puntata c’era lo schermo che emanava puzza da bruciato in ogni scena in cui compariva  Xaro Xhoan Daxos talmente era leggibile la “sorpresa” che gli autori ci avevano preparato. Davvero mal gestita questa parte per ora e neanche Jorah Mormont riesce a metterci una pezza.
Sempre rimanendo al di là dei confini del trono di spade assistiamo all’incredibile quanto stupido raggiro del goffo ed arrapato Gionni Neve che, tramite il più sgammabile degli inganni a sfondo sessuale, si fa fregare dalla sua stessa prigioniera Ygritte per cadere in un’imboscata dei Bruti. Un plauso alla banalità della scelta narrativa, era chiaro che sarebbe finita in questo modo già 3 puntate fa.
Poco più a sud continua l’egemonia di Theon Greyjoy a Winterfell mentre dà la caccia al resto della famiglia Stark e mostrando in pubblico i corpi bruciati di due figure che sembrano di Bran e del fratello più piccolo. Tuttavia non gli dò molta importanza perchè ha tutta l’aria di essere un fake.
Arriviamo invece all’unica vera sorpresa dell’episodio ad opera di casa Lannister. Stavolta non è merito del Folletto, relegato a qualche minuto di dialogo con Cersei, ma di un altro figlio e di suo padre. Tywin Lannister e Arya continuano nella creazione del loro strano legame, merito di un Tywin ancora all’oscuro della vera identità di Arya ma incuriosito dalla sua astuzia mentre la piccola di casa Stark fa buon viso a cattivo gioco mentre aspetta di uscire dalla situazione critica in cui è finita, conscia che una parola di troppo detta a riguardo del padre muratore potrebbe ulteriormente peggiorare le cose. La situazione è comunque prossima alla degenerazione.
Nel frattempo assistiamo ad un monologo di Jamie Lannister, detto anche lo Sterminatore di Re per le sue gesta ben poco onorevoli, che mi ha lasciato abbastanza interdetto per la sua lunghezza e per la noia che ha comportato fino a quando, e qui è il vero colpo di scena, ammazza il suo compagno di cella che è anche un suo cugino per scappare. Nella sua fuga a cui non assistiamo per intero, Jamie viene beccato e riportato in cella per l’ennesimo dialogo con Catelyn Stark che, nonostante prima lo avesse salvato dall’uccisione per mano di uno dei lord al comando di Robb, sfodera una spada al termine dell’irritante discussione con Jamie e qui ci lascia con il vero cliffhanger della puntata. Le risposte a cosa è successo? Ovviamente nella prossima puntata.
L’ultima postilla va meritatamente a Sansa che da oggi è ufficialmente una donna. Auguri ora a soddisfare King Joffrey…

 

PRO:
  • Jamie Lannister è la colonna portante dell’episodio
  • Tyron che annuncia l’arrivo ad Approdo del Re entro 5 giorni delle navi da guerra di Stannis Baratheon
  • La guerra è vicina se Dio vuole…
CONTRO:
  • Banalità delle trame e della loro riconversione su schermo dal libro.

 

La sufficienza gliela concedo, nonostane la puntata non abbia portato grandi emozioni, solo per lo sforzo produttivo enorme nel portare in scena così tante realtà differenti coniugandole nello stesso serial. Però mi aspetto molto di più dalla guerra imminente…

 

VOTO EMMY

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Fondatore di Recenserie sin dalla sua fondazione, si dice che la sua età sia compresa tra i 29 ed i 39 anni. È una figura losca che va in giro con la maschera dei Bloody Beetroots, non crede nella democrazia, odia Instagram, non tollera le virgole fuori posto e adora il prosciutto crudo ed il grana. Spesso vomita quando è ubriaco.

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