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Girls 5×01 – Wedding DayTEMPO DI LETTURA 5 min

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Avevamo lasciato, dopo una stagione di transizione, Lena Dunham in bilico tra il caos e il vuoto, avevamo lasciato le ragazze proprio nel momento in cui dovevano esser ancor più seguite, quasi inseguite. Girls incomincia proprio lì, attaccandosi a quel tessuto stracciato di una generazione persa e malconcia che la Dunham conosce, capisce e ama raccontare. Le quattro amiche sono di nuovo sotto i nostri occhi, piene di invidie, ingenuità, bugie, gelosie, adagiate tra crudeltà e tenerezze. Questa quinta stagione inizia ex abrupto con “Wedding Day”, episodio costruito intorno ad un evento importante, l’organizzazione del matrimonio di Marnie. “Wedding Day” divide il mondo in due gruppi, uomini e donne. La particolarità sta proprio qui, nel comprendere le dinamiche diverse, il diverso modo di comportarsi e di reagire dei personaggi ai problemi  – le donne mentono, tacciono e urlano, gli uomini tacciono (il dialogo tra Adam e Fran), tacciono e poi stracapiscono (Ray che rincorre Desi); le donne dicono di volersi bene, nonostante gli odi sopiti, gli uomini si dicono “ti voglio bene” perché per loro in quell’istante così è.
Durante quella giornata siamo colti dal temporale, o meglio fermi al momento che precede, quello in cui sai che sta per piovere e devi correre al riparo, e poi, dopo la pioggia, il cielo si rasserena e sembra che ogni cosa si rimetta al proprio posto. Ma noi non guardiamo il cielo che sarebbe plumbeo, gonfio di pioggia, vediamo le nostre ragazze, piene di rabbia e rancore, che si trascinano da una stanza all’altra, da una sedia all’altra, da una discussione all’altra.
Quel temporale è meteo dei sentimenti, metafora del disagio dei personaggi. Rappresenta l’ansia di Marnie che sta per sposarsi con un uomo non particolarmente affidabile, la voglia di aiutare di Jessa che tenta di mettere una pezza suoi vuoti degli altri – ma nasconde un vero segreto, la sua relazione con Adam -, la noia di Hannah che vuole essere al centro anche in questo caso, resa partecipe di tutto – ci tiene a dire che conosce poco Desi, il futuro marito della sua migliore amica -, il desiderio di Shosh, arricchita dal viaggio in Giappone – la sua vicenda ci darà molte soddisfazioni -, di controllare ogni cosa.
Ogni personaggio è lì ma vorrebbe essere da un’altra parte, vorrebbe vestirsi, pettinarsi in un altro modo, ogni damigella ha le sue cose da dire e se fino ad un certo punto le nasconde, le trattiene, poi vengono mostrate, sussurrate, urlate. Marnie, insopportabile come sempre, vorrebbe diventare Joni Mitchell, un po’ chic e un po’ hippy, coroncina di fiori, vestito anni ’70; la truccatrice però sbaglia con pennelli e colori e la rende solo una maschera patetica. Marnie vuole che tutto sia perfetto, in passato l’avevamo vista vestirsi in maniera formale per cercare un lavoro, fare, dire e comportarsi in un certo modo perché così si doveva fare. Lei è la regina del giorno, ma le va tutto storto: i look delle damigelle (godibile il momento in cui la truccatrice si occupa delle ragazze), l’atteggiamento di Hannah, quello di sua madre, la pioggia.
Hannah dal canto suo è sempre Hannah, bolsa, poco felice, adagiata sul divano, enfia di invidia, cinica e femminista come solo lei sa essere, si fa beffa della “costruzione matrimoniale” perché non ci crede; definisce il matrimonio dell’amica una commedia romantica poco brillante e un po’ triste.
La protagonista della serie gongola quando scopre che Desi è stato sul punto di sposarsi ben 7 volte prima di questa, non vede l’ora di distruggere le certezze dell’amica, più bella, più magra, più “giusta” di lei – Marnie da parte sua mal sopporta il carattere, il carisma, la carica emotiva ed erotica di Hannah che è più desiderata e voluta -, amica che ha sempre cercato di costruire una realtà fittizia, fatta per autoconvincersi di essere felice. Hannah non spiffera nulla a Marnie, capisce di non essere stata incoraggiante, finalmente mette da parte il suo Io per sostenere l’amica e appoggiarla in questo “sogno”.
Hannah è veramente cresciuta? Forse no. Probabilmente tace solo perché le è chiaro il futuro naufragio di questo matrimonio; non a caso c’è sempre nelle parole degli altri (Jessa, Adam e Ray), il ricordo di quella Hannah egoista, narcisista e insopportabile, che nessuno vorrebbe come amica, “Hannah is just being Hannah”.
E’ affascinante la figura di Jessa che si fa un bagno nel ruscello e poi si asciuga correndo all’aria, bella come Lady Godiva. La ragazza si è sempre mostrata matura, libera ed emancipata, ma dentro nasconde più di qualche fragilità. Lo abbiamo visto in queste stagioni, è stata presa in giro, è stata delusa, in un modo o nell’altro però è riuscita a rialzarsi. Nel rapporto con Adam, ancora nascosto, vediamo la possibilità di un intreccio interessante e ricco di potenzialità.

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • La costruzione della puntata
  • La divisione tra uomini e donne
  • L’incontro tra Fran e Adam
  • Ray e Desi
  • Il personaggio di Jessa
  • Hannah, meno centrale nella vicenda, dà maggior forza paradossalmente a lei stessa e agli altri personaggi
  • Troppo spazio per Marnie che è il personaggio più insopportabile della serie
“Wedding Day” è un buon inizio di stagione che fa ben sperare per il futuro. La sgradevole Hannah messa all’angolo fa uscire il meglio da sé e anche dalle altre e l’autoironia, cifra stilistica di Girls, è raddoppiata in questa commedia un po’ sciocca come sottolinea Hannah che prende in giro le commedie e anche se stessa. 
Home Birth 4×10 0.69 milioni – 0.3 rating
Wedding Day 5×01 0.48 milioni – 0.2 rating

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Un tempo recensore di successo e ora passato a miglior vita per scelte discutibili, eccesso di binge-watching ed una certa insubordinazione.

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