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Graceland 1×03 – Heat RunTEMPO DI LETTURA 4 min

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E alla fine una frase detta in un certo modo ed in un certo momento può illudere molto più di quanto ci si potesse aspettare. Era difficile immaginare che il vero lavoro di Mike venisse scoperto dopo due puntate eppure ci eravamo lasciati prendere da quella frase e soprattutto da quella pistola puntata alla testa. La realtà invece è ben lungi dall’essere scoperta ed il nostro disappunto per aver passato una settimana
imparanoiandoci sulla risposta che Mike avrebbe dato a Briggs è grande. In parte è colpa nostra ed in parte va riconosciuto il merito a Eastin che ci ha fatto prendere un abbaglio con una bolla di sapone, perchè questo è quella scena, una bolla di sapone scoppiata in 2 minuti. La diversa prospettiva che ci viene fornita in questo inizio episodio è quella di Briggs che scorge dei movimenti dietro la vetrata e improvvisa un agguato a Mike, nè più e nè meno di questo. Quindi mettiamoci il cuore in pace che per il momento il rapporto tra i due è immutato.
Soffermarsi maggiormente sul cliffhanger sarebbe un errore perchè di più non c’è da dire, quindi andiamo a parlare di “Heat Run”.
Per la prima volta la puntata non è incentrata solo sul duo Levi-Briggs ma si prende la libertà di spaziare sulla vita di altre due coinquiline di Graceland, privilegiando la scelta di approfondire la loro conoscenza piuttosto che di gettare altro pepe alla narrazione. Questa scelta è dettata dalla necessità di creare un sottobosco di personaggi e di tridimensionalizzare gli altri abitanti della casa che fino ad ora non hanno ricevuto alcuna attenzione, anche perchè sennò in 12 episodi la trama e le operazioni si andrebbero ripetendo e Graceland deve spaziare per poter mantenere una certa freschezza narrativa.
Le fortunate, di cui ammetto essere andato a cercare il nome da quanto poco si erano fatte notare, sono Charlie e Lauren. Fortunata non è poi l’aggettivo migliore per descrivere Lauren perchè, tra una bugia ed un magheggio di Briggs, è destinata ad abbandonare Graceland, cosa che in fin dei conti non ci dispiace visto che non si è mai dimostrata molto simpatica nè collaborativa. La sua dipartita poi non è una sorpresa per i dipendenti seriali che avranno sicuramente notato la sua assenza nella sigla e, facendo due più due, avevano già pronosticato il suo addio. Ad ogni modo la freddezza del personaggio e la sua ossessione riguardo la perdita del compagno di operazioni Donnie l’hanno resa miope e pericolosa per Graceland, e questo per Briggs è una cosa inaccettabile quindi addio a mai più.
Altro discorso invece va fatto per Charlie che non è stronza e cinica come Lauren ma che deve sembrarlo per mantenere intatto il rispetto verso le sue fonti. Eastin ce la fa vedere all’opera ponendo l’attenzione al suo rapporto con un informatore ex tossico di metanfetamine, rapporto che va oltre il semplice scambio di informazioni richiesto per lavoro perchè in fin dei conti Charlie ci tiene alla sua fonte sia in termini lavorativi che umani. Chi pensa che a forza di vivere a Graceland si diventa stronzi e cinici si sbaglia, una parvenza di umanità si deve pur sempre mantenere in una spia anche se per forza di cose deve essere nascosta dietro la maschera da duro.
Ma veniamo a parlare di chi si nasconde dietro più di una maschera, ovvero Paul Briggs. La sua personalità forte e la sua bravura nelle macchinazioni e nei doppi giochi è eclatante. Ogni puntata ci sembra di conoscerlo sempre meglio ma al tempo stesso è crescente la sensazione che ci sfugge qualcosa. Cosa sappiamo di Briggs veramente? Per ora solo che farebbe qualsiasi cosa per salvare Graceland, che è un astronauta e che l’FBI lo sospetta per fare la cresta su certe operazioni, nient’altro. Sicuramente il referente di Mike non la racconta giusta perchè se ci fossero solo problemi fiscali non avrebbero richiesto a Mike di scoprire ogni segreto di Briggs, staremo a vedere ma per ora la cosa puzza.

 

PRO:

  • Doppio gioco di Briggs ai danni dell’algida Lauren
  • Eliminato il personaggio di Lauren che non ha mai brillato. Per una che se ne va arriverà un nuovo agente?
  • Levi e le donne: se riesci a rimorchiare con quella camicia allora puoi fare tutto…
  • Rapporto Mike-Briggs sempre molto ambivalente
CONTRO:
  • Sempre poca attenzione posta nei confronti di DJ e di Tuturro, vere e proprie macchiette della casa
  • Puntata più tranquilla rispetto alle precedenti, d’altronde non è sempre Natale…
  • Illusione di una resa dei conti Mike-Paul

 
Alla fine “Heat Run” francamente non mi ha convinto poi molto. Personalmente, visto anche le due puntate precedenti, c’è stato un calo di tensione ed è innegabile che, almeno in questa puntata, si sia abbassato il tiro del plot. Niente da dire sulla bravura nell’imbastire gli intrighi ed i tramacci dei personaggi però la sensazione di aver visto una puntata tutto sommato normale c’è tutta e l’amarezza per il cliffhanger svanito come una bolla di sapone c’è ancora. Certo non stiamo parlando di un episodio insufficiente ma è palese che non sia stato sceneggiato da Eastin ma da tale Stephen Godchaux. Insomma, traete le vostre conclusioni.

 

VOTO EMMY

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Fondatore di Recenserie sin dalla sua fondazione, si dice che la sua età sia compresa tra i 29 ed i 39 anni. È una figura losca che va in giro con la maschera dei Bloody Beetroots, non crede nella democrazia, odia Instagram, non tollera le virgole fuori posto e adora il prosciutto crudo ed il grana. Spesso vomita quando è ubriaco.

3 Comments

  1. A me non è dispiaciuto così tanto (avrei dato mezzo punto in più!). Ci sta un episodio più tranquillo e la mancanza della resa dei conti diciamo che era ovvia. Nel senso che se l'episodio precedente fosse stato il season finale, ci poteva pure stare che Briggs avesse scoperto il doppio gioco di Mike, ma al terzo episodio era troppo presto.

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