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Grey’s Anatomy 16×13 – Save The Last Dance For MeTEMPO DI LETTURA 4 min

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Il segreto riguardante Alex Karev continua ad essere malamente nascosto sotto il tappeto nella sempre più remota possibilità, evidentemente, che qualcuno abbia la brillante idea su come si possa gestire un abbandono di questo livello.
Da un lato continua ad essere evidente la volontà della serie di non lasciare andare tutto nel dimenticatoio (cosa buona e giusta, ovviamente), dall’altro, però, continua ad evidenziarsi un voler prendere tempo ed una certa incapacità nel trovare possibili soluzioni al problema sorto.
Alex risulta essere in contatto con Richard ed Owen ai quali risponde, mentre continua ad ignorare ogni qualsivoglia tipo di contatto con Jo, un modo di fare talmente lontano dalla natura del personaggio di Justin Chambers da risultare sempre più fuori da ogni logica. Sul finale di puntata il suo ruolo all’interno dell’ospedale viene addirittura protetto da Meredith, Richard, Miranda ecc, segno che alcuni passaggi della narrazione erano stati preventivati e portati avanti prima della notizia riguardante l’uscita dal cast di Alex.
Se si ignora l’essere a conoscenza della macroscopica assenza di Alex, il resto della puntata trova modo di scorrere via senza troppi patemi d’animo.
Un caso medico da puro e semplice caso dell’episodio è ormai diventato cardine della stagione attorno al quale ogni singolo dottore sembra dover entrare in contatto. Il quadrilatero d’amore Amelia-Link-Owen-Teddy continua ad attraversare una fase di stallo in attesa della rivelazione riguardante la paternità del figlio di cui Amelia è in dolce attesa. Sempre dal lato love story, Meredith ed Andrew sembrano essersi riappacificati definitivamente. O almeno questo è ciò che la serie vuol far intendere allo spettatore.
Il braccio di ferro tra Richard e Catherine sembra proseguire senza alcuna sosta: lui continua a voler fare di testa propria e lei, in tutta risposta (dopo averlo preventivato nel finale della scorsa puntata) acquista il PacNorth con la stessa semplicità di una persona che, ultimata la propria spesa, decide di acquistare anche quelle imbarazzanti confezioni di caramelle che si trovano accanto alle casse mentre si trova in fila prima di pagare. Che Catherine non si trovasse in una brutta situazione a livello economico era chiaro da tempo, però una dimostrazione di questo genere assume dei connotati quanto meno discutibili ed eccessivamente pacchiani.
Particolare focus, ma questo è un dettaglio che si può notare già dal ritorno in scena dopo il winter finale, continua ad essere riservato a Schmitt e, la cosa che forse stupisce più di tutte, è che nonostante qualche melensità di troppo, le sue sequenze continuano ad apparire interessanti nonché una boccata d’aria fresca. Un qualcosa di davvero raro per uno show che si ritrova ancora qui dopo oltre quindici anni.
La sensazione di freschezza è dovuta al fatto che, diversamente dalle altre sequenze, questa riguarda un personaggio per lo più “nuovo”: niente tribolazioni amorose per Owen; niente dubbi amletici per Amelia; niente crisi esistenziali per Miranda o Meredith. No, la serie concede spazio e modo a Schmitt di presentarsi al proprio pubblico ed il risultato continua ad essere più che sufficiente.
Se questo fattore introduttivo fosse stato sfruttato per tempo ed il ricambio generazionale all’interno dello show fosse stato progressivo e ciclico, forse ci troveremmo di fronte ad uno degli show meglio orchestrati e gestiti dell’intero palinsesto televisivo. Ma purtroppo la storia non si fa con i “se” ed i “ma” e la realtà è ben diversa. Il caso Alex Karev, il più recente, insegna.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Il caso dell’episodio ormai diventato fulcro centrale della storia
  • Schmitt inizia a diventare elemento di attenzione all’interno della serie
  • Il confronto tra alcuni “delegati” ed il buon Tom Koracick
  • Alex Karev
  • Il quadrilatero dell’amore
  • Catherine e l’acquisto del PacNorth
  • Jo-Alex ed il finale di puntata

 

A conti fatti si potrebbe pensare ad una sufficienza: la fuga di Alex viene mitigata da una gestione forse più sapiente di altri personaggi (Schmitt). Tuttavia, il peso dell’assenza è ben più opprimente di quello che si potrebbe pensare. E gli ascolti, da questo punto di vista, parlano chiaro e gridano in faccia ai produttori di Grey’s Anatomy la verità. Verranno prese delle decisioni definitive oppure ci si continuerà a nascondere dietro ad un dito?

 

The Last Supper 16×12 5.48 milioni – ND rating
Save the Last Dance for Me 16×13 5.58 milioni – 2.9 rating

 

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Conosciuto ai più come Aldo Raine detto L'Apache è vincitore del premio Oscar Luigi Scalfaro e più volte candidato al Golden Goal.
Avrebbe potuto cambiare il Mondo. Avrebbe potuto risollevare le sorti dell'umana stirpe. Avrebbe potuto risanare il debito pubblico. Ha preferito unirsi al team di RecenSerie per dar libero sfogo alle sue frustrazioni. L'unico uomo con la licenza polemica.

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