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His Dark Materials 1×07 -1×08 The Fight To Death – BetrayalTEMPO DI LETTURA 5 min

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La bomba sganciata da Jack Thorne nei precedenti episodi di His Dark Materials ha cambiato profondamente la narrazione dello show e i piani con cui quest’ultimo si è districato, soprattutto in rapporto al confronto coi libri.
Quella che all’inizio si è presentata come una narrazione piuttosto semplice è diventata via via più capillare e, partendo dal momento della rivelazione dell’esistenza di Will, ha creato un eccesso nel plot scaricando sugli sceneggiatori una grandissima responsabilità creativa in vista degli ultimi due episodi. Un eccesso che ha inciso molto su come si sono sviluppate le puntate sei e sette di questa prima tornata dello show realizzato dalla BBC in sinergia con HBO.
Stando alle premesse, sembra strano parlare di “The Fight To Death” come una puntata comunque abbastanza carente a livello di storytelling vero e proprio. Pur essendo abbastanza carico a livello di avvenimenti, non presenta infatti una costruzione avvincente, per lo più fallisce nel coinvolgere lo spettatore che si ritrova alle prese con scene mediamente già viste nelle scorse settimane (come quelle del dilemma interiore di Lee e quelle di Serafina che continua a sottolineare quanto sia importante aiutare Lyra in questo momento). Una vita già vissuta per la serie che imposta uno scenario di difficile comprensione in quanto tutti gli avvenimenti e l’importanza di questi ultimi vanno compresi soltanto basandosi sulle parole dei protagonisti, i fatti vengono lasciati più in disparte in questa occasione e si distanziano da una realtà che mostra meno di quanto effettivamente la gravità degli accadimenti suggerisca.
Nemmeno le scene con Lyra al centro riescono a riconsegnare emozioni vere e proprie, il suo incontro con Roger è emblematico: sarebbe stato lecito attendersi, in occasione della riunione dei due, un grande impatto emotivo. La prima reazione del ragazzo tuttavia non è esattamente quella che ci si potrebbe attendere e solo successivamente la protagonista e l’amico condividono un momento veramente pieno di emozioni in una scena comunque bizzarra in cui manca una parte drammatica capace di elevare al top lo storytelling.
Missione riuscita meglio proprio nella costruzione del personaggio di Lyra: si è ben capito, infatti, come questa prima stagione sia stata trattata più come un viaggio per trovare il suo posto nel mondo, attraverso il rapporto coi genitori ed il suo altruismo nei confronti degli amici che la portano a definire un’identità amorevole edificata sul bene e l’interesse nei confronti delle persone che ama di più.
In questo senso, la sua lotta per la vita risulta molto ben realizzata, come anche il suo rivelarsi per quello che è, non solo agli altri ma anche a sé stessa, messo in scena in maniera perfetta.
Nell’episodio finale le sensazioni positive sono state confermate. Al film del 2007 de La Bussola D’Oro i fan non hanno mai perdonato il peccato mortale di non aver rispettato il finale del libro. La possibilità di vedere una scena così importante, che ai tempi venne addirittura filmata e lasciata fuori dal film venne ricevuta come un affronto tra i più grandi possibili.
Fu difficile infatti prendere in considerazione tutto ciò che non fosse relativo a quella decisione francamente impossibile da giustificare. Vero che alcuni elementi possono essere percepiti, nel film, dalle azioni di Asriel, ma effettivamente quelle scene sarebbero state una parte fondamentale, non soltanto della storia in generale, ma soprattutto del successo della stessa e parte integrante della crescita e delle conseguenze del viaggio di Lyra.
“Betrayal”, un titolo veramente emblematico, e su cui probabilmente gli sceneggiatori hanno giocato, non ha commesso un errore così pacchiano. Il finale del testo infatti è stato abbastanza rispettato, con Roger ucciso da Lord Asriel al fine di completare l’esperimento e aprire il portale per l’altro mondo e Lyra che, impotente, assiste ai fatti dando subito dopo l’addio al suo grande amico. Il passaggio tra l’episodio precedente in cui la ragazzina non sembrava essere sicura delle intenzioni di Asriel a questo, in cui si chiede se la sua volontà non sia quella di utilizzare Roger per i suoi scopi, pare poco concatenato ma si realizza tutto sommato in maniera sensata e rivela un bel colpo di scena “oscuro” capace di dare il via a tutto il resto. L’interpretazione di Dafne Keen in tutte le scene è eccellente, la scelta della ragazza sembra letteralmente pennellata sul suo viaggio e su momenti spaccacuore come il suo addio a Roger, che rivelano anche altri lati della piccola, grazie ad una regia che coglie tutti i momenti in cui la devastazione della protagonista emerge.
La ripresa finale, ad esempio, è molto indicativa e cattura veramente l’essenza della sua trasformazione a livello di personaggio, preparando quello che verrà. La nota stonata che ha però minato la bellezza della puntata in questo caso è la difficoltà di introduzione della prossima stagione. Avendo già buttato Will in mezzo, infatti, sarà molto complesso dare il senso di sorpresa dell’opening di The Subtle Knife e incrociare il destino di Will a quella di Lyra, sensazione che non si percepisce minimamente dagli ultimi episodi e che Thorne non è stato bravo a far passare. Tuttavia, questa scelta potrebbe rivelarsi un pezzo di bravura nel riportare le persone davanti allo schermo e progressivamente vedere i due ragazzini avvicinarsi l’uno all’altro registrando un cambiamento produttivo nella trama.
Pur avendo sbagliato totalmente il timing dell’introduzione quindi, c’è ancora speranza per un rientro in carreggiata deciso, grazie ad un ending simile a quelli già visti in occasioni come la prima stagione di Lost, in cui i personaggi aprono una botola non facendo vedere allo spettatore cosa contiene.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Sviluppo eccellente del personaggio di Lyra in tutti i suoi aspetti
  • Interpretazione di Dafne Keen
  • Rispettato per gran parte il finale del libro
  • La sequenza di Asriel e Lyra
  • Comparto tecnico e regia
  • La morte di Roger
  • Settimo episodio troppo focalizzato sui concetti e poco sui fatti e le emozioni
  • Rischio enorme nel presentare Will prima del tempo

 

His Dark Materials in fondo ha rispettato discretamente quello che è riportato nel testo che lo ispira. I dubbi su una costruzione un po’ azzardata della storia e sulle basi per quella successiva rimangono, ma i punti a favore sono decisamente superiori rispetto a quelli a sfavore e le potenzialità per trasformare un prodotto ottimo in un home-run sono ancora tutte lì.

 

The Deamon-Cages 1×06 0.39 milioni – 0.1 rating
The Fight To Death 1×07 0.48 milioni – 0.1 rating
Betrayal 1×08 0.50 milioni – 0.1 rating

 

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Un tempo recensore di successo e ora passato a miglior vita per scelte discutibili, eccesso di binge-watching ed una certa insubordinazione.

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