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How To Get Away With Murder 5×10 – Don’t Go Dark On MeTEMPO DI LETTURA 4 min

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Arrivati ormai al decimo episodio, le considerazioni riguardo le storyline stagionali possono essere già largamente ben definite. Ad una prima occhiata, quello che risalta maggiormente per quanto riguarda plot, intensità di costruzione e capacità di suscitare interesse, può essere semplicemente schematizzato in questo modo: omicidio stagionale “in”, trama inerente Gabriel “out”.
Dopo aver dedicato tutto lo scorso episodio al cercare di trovare un senso logico a questo nuovo personaggio, la presenza di Gabriel in scena si ritrova, nuovamente, a risultare quasi inopportuna. Le sue scene con il resto dei ragazzi della Keating, inerenti la sua apparente voglia di scoprire cosa sia davvero successo al padre, appaiono forzate, come se gli autori stessero cercando di insinuare questo nuovo personaggio nelle dinamiche dello show, ma per ora fallendo miseramente.
Il problema qui, non è soltanto il non riuscire ad integrarsi al meglio con gli altri protagonisti, ma il tutto risale alla scarsa definizione di sé che Gabriel ha portato in scena sin dall’inizio. La trama inerente Sam si conferma come un riempitivo di scarsa utilità, favorevole solo ad aprire una parentesi col passato, regalare un episodio flashback e riportare in scena personaggi che poco servono alla trama attuale (Eve).
Se tutto questo non fosse abbastanza, poi, il caos che circonda Maddox viene amplificato ulteriormente da un vasto mix di possibili misteri che, messi tutti insieme, non fanno altro che confondere e non portare da nessuna parte. Là dove i segreti e i complotti dovrebbero incuriosire, il buttare nella mischia qualsiasi tipo di nuovo elemento non fa altro che frustrare lo spettatore, che si ritrova a non trovare senso in nessun avvenimento. L’esempio più recente, a tal proposito, riguarda il nuovo indizio apparso in “Don’t Go Dark On Me” dove, con ancora il fantasma della stroyline inerente Sam che non trova una giusta definizione, si scopre che lo stesso Gabriel era in contatto con il procuratore Miller: normalmente, qui,  scatterebbero in automatico mille domande e tanta curiosità; ciò che invece la fa da padrone è un senso di frustrazione per l’ennesimo elemento buttato in un calderone che non sembra avere né capo e né coda.
Tuttavia, c’è un’altra trama che sta monopolizzando la quinta stagione di How To Get Away With Murder, ed è una trama decisamente più interessante, in quanto stratificata in più concezioni, che ha seguito un giusto filo logico sin dai primi episodi. Partiti addirittura dalla class action di Annalise dello scorso anno, il caso di Lahey senior ha regalato bei momenti di televisione, con l’arringa della Keating durante il processo su tutti, costruendo una storyline che, seppur ormai ha preso un’altra strada da quella iniziale, ha saputo mantenersi coerente e lineare al punto giusto. Il fatto poi, che i personaggi coinvolti siano character centrali nelle dinamiche della serie, aiuta senz’altro.
Poco importa se si sta assistendo all’ennesimo omicidio per mano di uno dei protagonisti, ma seguire Nate e Bonnie, con l’ausilio del sempre presente Frank, in questo tragico omicidio, rende decisamente più interessante l’intero percorso da seguire nei prossimi episodi. Stranamente, la centralità data a Nate e Bonnie non si sta rivelando difficile da sopportare, anzi, per la prima volta si stanno mettendo in scena degli elementi mai presi in considerazione prima d’ora per loro, che rendono più facile seguire l’intero percorso narrativo. Il tragico paradosso che ha colpito Nate, colpevole di aver ucciso un uomo seguendo le stesse dinamiche che avevano portato suo padre a commettere l’omicidio in passato, la disperazione che colpirà Bonnie dopo aver scoperto l’estraneità di Miller nei confronti dell’assassinio di Lahey senior e la comunque apparente doppia faccia del procuratore adesso collegato a Gabriel, sono misteri forti abbastanza da mantenere alta la curiosità per questo ultimo rush finale di stagione. Il tutto aspettando che anche Annalise lasci perdere il passato e rientri in gioco nel presente.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • L’omicidio di Miller e le conseguenze che porterà per tutto il gruppo: un plot ben gestito e di facile interesse 
  • Nate e Bonnie protagonisti che funzionano
  • Il personaggio di Gabriel non riesce proprio a convincere
  • I ragazzi Keating rilegati a mere comparse

 

Due trame parallele di diverso interesse che potrebbero tuttavia presto convergere in un unico punto. Sperando che sia quella di maggior valore a vincere.

 

He Betrayed Us Both 5×09 2.84 milioni – 0.7 rating
Don’t Go Dark On Me 5×10 2.74 milioni – 0.6 rating

 

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Nata con la passione per telefilm e libri, cresciuta con quella per la scrittura. Unirle è sembrata la cosa più naturale. Allegra e socievole finché non trova qualcosa fuori posto, il disordine non è infatti contemplato.
Tra una mania e l'altra, si fa carico di un'estenuante sensibilità che la porta a tifare per lo sfigato di turno tra i personaggi cui si appassiona: per dirla alla Tyrion Lannister, ha un debole per “cripples, bastards and broken things”.

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