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Marvel’s The Punisher 1×06 – The Judas GoatTEMPO DI LETTURA 5 min

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“The Judast Goat” rappresenta finora il momento più riflessivo della serie. Anche di “3:00 AM” si potrebbe dire la stessa cosa con la sostanziale differenza che l’episodio pilota si presentava più come un episodio monografico di approfondimento sul protagonista; al contrario, “The Judas Goat” consolida le relazioni tra personaggi e porta avanti delle evoluzioni di trama che al momento possono non sembrare importanti, ma che lo saranno sicuramente in futuro. Tra queste ci sono ovviamente le relazione tra Punitore-Micro e Frank Castle-Billy Russo.
Partendo dalla seconda, Marvel’s The Punisher sceglie una strada forse antiquata se contrapposta alla nuova concezione del filone cinecomics, ma che per questa serie potrebbe risultare benefica in quanto funzionale a livello televisivo. Un difetto delle storie del Punitore è che i suoi avversari finiscono prima o poi per essere uccisi dal protagonista e gli alleati uccisi dai suoi nemici, evitando così la creazione di un parco ricorrente di villain e comprimari, cosa che rende arduo la creazione di elementi con cui il lettore potesse affezionarsi. Seguono spoiler: nei fumetti, Billy Russo diventerà il criminale Mosaico, un mafioso spietato e psicotico, oltre che orrendamente sfigurato (da qui il suo soprannome); Jigsaw – come viene chiamato in lingua originale – è uno dei migliori villain del Punisher perché uno dei pochi ad essergli sempre sfuggito tornando come antagonista ricorrente. Col tempo, grazie anche a questa caratteristica, Mosaico diventa infatti una vera e propria nemesi.
Come si diceva, è una tecnica un po’ vecchio stile, ma da quanto visto è probabile che Steve Lightfoot voglia collegare a doppio filo le origini di Castle e Russo rispettivamente come Punisher e Jigsaw: è vero, Billy Russo non è invischiato nella morte della famiglia di Frank Castle, ma la sua morte dipende comunque da qualcosa a cui entrambi hanno partecipato e – con tutta probabilità – Castle sarà poi responsabile della trasformazione di Russo in Mosaico. Lightfoot vorrebbe così ripercorrere la stessa strada percorsa da registi come Tim Burton, che nel suo Batman del 1989 aveva usato la stessa tecnica per collegare a doppio filo le origini di Batman e Joker, sottolineando così il concetto “due facce della stessa medaglia” e tutto il rapporto oggetto inamovibile/forza inarrestabile spiegato anni dopo da Chritopher Nolan. Benché per nulla fedele al materiale originale, le leggi delle serie tv sono diverse e – nonostante la suddetta tecnica sia piuttosto vecchiotta – risulta estremamente funzionale perché così non solo si rendono, la trasformazione di Castle nel Punitore e di Russo in Mosaico, più appetibili al pubblico, ma permette anche villain ricorrente che è vitale per una serie tv come questa in caso si opti per una seconda stagione (vedasi Kingpin per Daredevil). E d’altronde il plot twist finale lascia intendere che si andrà verso questa direzione.
Parlando di diversità dal materiale originale, anche i rapporti tra Micro e il Punisher sono molto diversi; però stavolta la diversità punta non tanto alla rivisitazione, quanto alla coerenza futura della loro relazione. Nei fumetti, tra Lieberman e Castle c’è subito un grande affiatamento dove Micro è sostanzialmente “il mirino” (selezionando i target da eliminare) ed il Punitore “il grilletto”. Col tempo Micro si stancherà di questa inaudita violenza e del caratteraccio di Frank Castle, troncando così i rapporti, scelta che, per quanto comprensibile, risultò comunque improvvisa e assurda per mancanza di argomentazioni più forti e dettagliate. Siccome, finora, David Lieberman non segue Frank Castle deliberatamente e senza discutere, tipo strana coppia, non solo il rapporto diventa più accattivante per il pubblico (curioso di vedere se andranno d’accordo) ma anche più coerente in caso di T.F.R. perché ci si potrà avvalere del fatto che “tanto non sono mai andati veramente d’accordo”.
Nonostante ciò, Madani e Stein continuano a rappresentare un punto debole all’interno del sesto show Marvel/Netflix. Sarà forse la debole scrittura dei personaggi, forse l’abilità recitativa dei due attori che rasenta il livello canide, o forse entrambe le cose, ma la coppia Madani/Stein attualmente si muove in Marvel’s The Punisher come una coppia di imbucati ad una festa in cui non c’entrano nulla e lì con il solo scopo di scroccare. La cosa ancora più irritante è che ricoprono anche un ruolo di rilievo, quindi lo spettatore deve pure sorbirseli. Sperando che le cose cambino in fretta visto che si è in zona “mid-season finale”.

Visto che lo si è citato nella recensione e che in questa puntata Billy Russo mostra atteggiamenti da villain, parliamo del suo alter-ego Mosaico.
Esordisce sulle pagine di Amazing Spider-Man #162 del 1976 come uno dei membri più spietati del Maggia – l’organizzazione mafiosa autoctona della Marvel – bazzicando tra le pagine del mensile ragnesco come suo avversario. Quando poi la serie mensile del Punitore venne inaugurata, gli autori lo convertirono in un suo nemico. Dopo la disastrosa esecuzione mafiosa che provocò il massacro della famiglia Castle, Russo viene incaricato di assassinare chiunque li avesse conosciuti o avesse legami con essi. Ignaro che Frank Castle fosse sopravvissuto, il Punitore lo rintraccia, uccidendo tutti i suoi uomini per poi scaraventarlo contro la vetrata, cosa che lascia il suo volto talmente ferito da lasciargli segni permanenti nel volto. Decidendo di farsi soprannominare Mosaico, da quel momento Billy Russo proverà un forte odio e ossessione per il Punitore, consacrando la sua vita all’uccisione di Frank Castle.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Relazione Punitore/Micro
  • Rapporto Frank Castle/Billy Russo
  • Puntata sicuramente lenta ma che solidifica gli eventi passati e prepara quelli futuri
  • Madani/Stein
  • Puntata sicuramente utile per gli sviluppi futuri ma comunqe lenta

 

“The Judas Goat” è un episodio riflessivo ma non di riposo. Con questa puntata Marvel’s The Punisher dimostra di voler creare un sottobosco narrativo per Frank Castle ed il suo letale alter-ego, lavorando sui personaggi, le loro relazioni con il protagonista e cominciando a prepararli per il loro futuro.

 

Gunner 1×05 ND milioni – ND rating
The Judas Goat 1×06 ND milioni – ND rating

 

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