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Heels 1×03 – Cheap HeatTEMPO DI LETTURA 5 min

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Heels 1x03 recensioneAl terzo episodio, Heels regala al proprio pubblico esattamente quanto tutti stavano aspettando: un po’ di sano wrestling. Il risultato è ovviamente appagante in quanto questo é esattamente quella parte di DNA dello show che non era stato ancora esplorato nello show di Michael Waldron finora. Ed il fatto che Waldron stesso, per la prima volta, non sia lo sceneggiatore della puntata (questa volta lo scettro passa a Bradley Paul) non deve essere necessariamente visto al miglioramento netto di questo episodio rispetto ai due precedenti.
Sia “Kayfabe” che “Dusty Finish” hanno infatti funto da ampio prologo per tutta la mitologia di Heels che, doverosamente, necessitava di essere introdotta in lungo ed in largo prima di apportare i primi cambiamenti. Ecco quindi che il passaggio di Ace da “face” a “heel” acquista profondità per le ragioni interne ed esterne al ring, così come le motivazioni di Jack ed il suo fare burbero diventano lentamente più chiare e giustificabili allo spettatore.

Ace:That’s what you wanted right? I am a heel now.

UNA QUESTIONE DI “HEAT”


Un detto piuttosto famoso recita: non importa che sia giusto o sbagliato, l’importante è che se ne parli. Prendendo questo proverbio ed applicandolo alla filosofia di business di Jack, si può rifrasare il tutto parlando di “heat”, traducibile in italiano non tanto in “calore”, quanto piuttosto in “di tendenza” o ancora meglio “hype”. Questo termine inglese può infatti servire ad indicare un topic di tendenza, un po’ come quelli che si trovano su Twitter per intendersi.
L’idea generale di Jack è infatti traducibile in: non importa cosa si fa sul ring il weekend, basta che abbia una risonanza nei giorni a seguire e continui a generare discussioni, visualizzazioni e porti spettatori in platea. Né più, né meno. Una filosofia corretta dal punto di vista professionale ma che si scontra pesantemente contro una visione della vita sul ring piuttosto diversa di Ace che, essendo un fallito nella vita reale, trova come sua unica gratificazione la vita sul ring come “face”. Anzi: trovava.
Più che su Jack, infatti, “Cheap Heat” si focalizza molto su Ace e le sue emozioni, da una parte puerili e dall’altra comprensibili. L’intro iniziale in cui sua padre si toglie la vita sul portico di casa è sicuramente d’aiuto per capire le problematiche dei fratelli Spade ed anche il loro diverso modo di affrontarle e razionalizzarle. Ciò che accade sul ring è solo un pretesto per far emergere questi approcci diversi e anche queste personalità diametralmente opposte legate da un vincolo famigliare ma, soprattutto, dal desiderio di tenere in vita il lavoro di loro padre.
Chiaramente Jack è molto più maturo e oggettivo di Ace sotto molti espetti, però sotto molti altri è più facile empatizzare con Ace piuttosto che con Jack. “Cheap Heat” sembra volersi proprio focalizzare su questa differenza ma anche sull’evoluzione dell’ex “face” della DWL e non è affatto male.

CM PUNK


L’arrivo di Ricky Rabies nello show non è un evento come tanti altri, infatti è una guest star piuttosto rinomata tra i fan del settore. Ed è un qualcosa che non sorprende, specialmente constatando l’ascesa in questi anni di The Rock, Dave Bautista e John Cena. Tutti ex wrestler WWE.
Phillip Jack Brooks, in arte CM Punk, è una leggenda vivente per i tifosi della WWE che è tornato a farsi sentire, dopo la fallimentare esperienza in UFC, con il suo ritorno nella AEW dopo più di 7 anni fuori dal ring. In questo periodo si è cimentato, ma non contraddistinto, anche come attore al cinema, mentre questo è il suo debutto sul piccolo schermo. Non sarà un debutto in stile pipebomb ma nel suo piccolo non è affatto male ed il personaggio di Ricky Rabies non delude affatto, anzi mostra un’altra sfaccettatura del wrestling di provincia che aiuta a contestualizzare ancora di più la DWL.

VALLETTE


Pur essendo ancora poco utilizzata, Crystal è palesemente uno dei pochi character con un enorme potenziale ancora totalmente inesplorato. Come visto anche in “Dusty Finish”, la valet di Ace è piuttosto dotata e potrebbe sicuramente lottare dentro la DWL se non fosse per i pregiudizi generali di Jack, Ace e Willie.
Se il suo momento sul ring non è ancora arrivato (ma è piuttosto sicuro che ci sarà), è ben visibile che il character stia crescendo provando a capire quale sia effettivamente il suo ruolo nella DWL: se solo come valet di Ace o anche come qualcosa in più. Grazie alla presenza di CM Punk Ricky Rabies, Crystal riceve una doccia fredda da parte della valet più “stagionata” di Rabies che conferma sia quanto sia diverso il mondo reale da quello sbandierato sul ring, sia il modo in cui Ace veramente la considera. Non una fidanzata, non una persona da rispettare e apprezzare per gli sforzi fatti nei suoi confronti ma solo una valet come tante altre. E da qui, dopo aver completamente spianato la strada, Heels e Waldron hanno la possibilità di costruire qualcosa di veramente buono con Crystal protagonista assoluta.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Il cartellone con la faccia di Ace piangente
  • Il lancio di fazzoletti di carta
  • Tanto wrestling come non era mai accaduto
  • CM Punk
  • Alcuni plot twist interessanti
  • Chiarezza sulle circostanze della morte del padre di Ace e Jack
  • L’intera storyline di Staci è piuttosto ridondante e volta solo ad enfatizzare le problematiche famigliari ma poteva essere serenamente evitata

 

La terza volta è quella buona. Heels si riscopre per essere uno show di wrestling, offre alcuni twist interessanti alla sua storyline principale e apre i propri orizzonti a nuove svolte.

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Fondatore di Recenserie sin dalla sua fondazione, si dice che la sua età sia compresa tra i 29 ed i 39 anni. È una figura losca che va in giro con la maschera dei Bloody Beetroots, non crede nella democrazia, odia Instagram, non tollera le virgole fuori posto e adora il prosciutto crudo ed il grana. Spesso vomita quando è ubriaco.

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