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Romulus 1×08 – SubiectisTEMPO DI LETTURA 4 min

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“Dal nostro sangue nascerà Roma.”

Se l’episodio precedente di Romulus vedeva le tre storylines principali e i rispettivi co-protagonisti (Yemos, Wiros e Ilia) separati e, di fatto, completamente slegati l’uno dall’altro, “Subiectis” invece decide di dare un’accelerata decisa agli eventi narrati puntando dritto all’ormai imminente season finale.
Già nella prima sequenza iniziale, infatti, le strade di Ilia e Wiros s’incontrano (ma il verbo esatto sarebbe più “scontrarsi”) in una battaglia notturna per la conquista della città di Gabi debitrice, come influenza stilistica, della “Long Night” di martiniana memoria. È solo la prima di una serie di GOT-references che si susseguono nel corso di tutto l’episodio, e che dimostrano come la serie di Matteo Rovere possieda delle ottime influenze inserendosi perfettamente in un immaginario fantasy moderno in cui stilemi e cliché, anche se già visti, possono (e devono) essere comunque rinnovati e rivisitati in maniera decisamente più originale e comunque coerente con il contesto mostrato. Ad esempio la scena delle frustate a cui viene sottoposto Wiros è a tutti gli effetti una versione un po’ più edulcorata (ma comunque forte) della walk of atonement di Cersei, o la scena che vede Yemos e Lupa incatenati come Ellaria e Tyene Sand.
Certamente però se la serie avesse solo queste references come base narrativa sarebbe priva dello spessore che dimostra invece di avere: la forza e il carisma che trasudano dai personaggi protagonisti, per fortuna, sono una ripresa costante di suggestioni che si rifanno all’intera storia dell’epica e della narrativa.
L’escamotage iniziale con cui i Ruminales entrano dentro Gabi non può che essere un ovvio riferimento all’altrettanto celebre inganno di Ulisse (compiuto, non a caso, dal personaggio di Ertas che è di origine greca). Allo stesso modo è possibile vedere nel personaggio di Gala un omaggio alla figura shakesperiana di Lady Macbeth, sia come pulsione omicida sia per l’aura di malattia/pazzia che si porta dietro da un paio di puntate a questa parte, nonché la relativa fine tragica che porta all’uscita di scena (purtroppo) di uno dei personaggi migliori di questa serie. Il character della Lotito infatti si è rivelato, in questa prima stagione, uno dei più sfaccettati e complessi mai visti, soprattutto per quanto riguarda il rapporto di amore/odio con la figlia Ilia, qui espresso in una romantica ninna-nanna in lingua proto-latina che da sola vale la visione dell’intero episodio.
La puntata si caratterizza per la sua violenza di natura prettamente psicologica (sebbene non manchi ovviamente il sangue e lo splatter) legata inevitabilmente al potere, e ai doveri che esso comporta, e alla religione. Una tematica che trova perfetta incarnazione nei personaggi di Wiros – ormai leader indiscusso dei Ruminales – e Amulius.
I dialoghi fra i personaggi sono carichi di una vena particolarmente epica, in cui ogni singola frase è come un epitaffio scritto su una lapide che esprime sentimenti ogni volta diversi. I vari plot twist e colpi di scena si susseguono con il giusto ritmo, in maniera tale da non annoiare (si tratta pur sempre di una puntata da 56 minuti buoni) ma allo stesso tempo in maniera neanche troppo frenetica, così da non rischiare di risultare troppo complessa da seguire. In particolare risulta ottimo il cliffhanger finale che preannuncia l’imminente ritorno di Yemos ad Alba, luogo in cui presumibilmente si consumerà la sua vendetta. Una sequenza degna di nota sia a livello di costruzione drammatica sia per quanto riguarda rivelazione della morte di Lupa.
Unica pecca dell’episodio è il modo in cui Yemos viene risparmiato da Spurius, che appare quasi fatto apposta proprio per permettere una sua possibile fuga e/o un giusto processo che probabilmente avverrà nel prossimo episodio. Una “grazia” abbastanza inverosimile da parte di un personaggio che sa benissimo la verità riguardo l’omicidio di Enitos, e a cui quindi converrebbe che Yemos fosse morto. Soprattutto dopo la recisione dell’orecchio proprio da parte del “novello Mike Tyson Yemos. Risulta evidente che tutto sia stato fatto in maniera tale che anche le storylines di Yemos ed Ilia si possano incrociare, e probabilmente già dalla prossima puntata ci sarà il ricongiungimento con Wiros, unendo così, per la prima volta, i tre co-protagonisti dello show. Si tratta quindi di una pigrizia narrativa tutto sommato perdonabile e che nulla toglie ad una puntata che comunque trasuda epicità da tutti i pori.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Escamotage “omerico” per conquistare Gabi
  • Battaglia notturna
  • GOT references
  • Ivana Lotito (Gala)
  • Ninna nanna di Gala
  • Wiros e il peso del potere
  • Yemos is the new Mike Tyson!
  • Cliffhanger finale
  • Lausus gran cagacazzo!
  • Un po’ troppo costruito il fatto che Spurius non uccida subito Yemos

 

Episodio che avvicina le vicende verso la loro naturale conclusione, visto che ormai mancano solo due puntate alla fine della stagione. I destini dei tre co-protagonisti si stanno per incrociare in attesa di scoprire chi vincerà al “gioco dei troni”.

 

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Laureato presso l'Università di Bologna in "Cinema, televisione e produzioni multimediali". Nella vita scrive e recensisce riguardo ogni cosa che gli capita guidato dalle sue numerose personalità multiple tra cui un innocuo amico immaginario chiamato Tyler Durden!

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