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Shameless 8×03 – God Bless Her Rotting SoulTEMPO DI LETTURA 5 min

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La strada intrapresa dalla nuova stagione di Shameless ha, finora, dimostrato di non essere affatto scontata. In senso buono ovviamente. Si tratta infatti di una nuova situazione generalmente più positiva pur nella sua drammaticità. Nel DNA di Shameless c’è da sempre un eterno saliscendi di emozioni che generalmente portano i personaggi a fare 1 passo avanti e 3 indietro, in un baratro che inevitabilmente preclude agli abitanti del South Side di unirsi alla fascia della popolazione nota come “americano medio”. E c’è un motivo se è e sarà sempre così: Shameless, come da titolo, deve rispettare un certo tipo di aspettative che ovviamente non possono far conciliare i due mondi della Chicago bene e del South Side.
L’anima di Shameless risiede infatti in questo costante scontro e nel tentativo dei Gallagher di muoversi verso l’altra realtà di Chicago. Esempi ce ne sono in abbondanza: partendo da un Lip all’università, passando per una Fiona in piena espansione immobiliare, finendo con un Carl con derive militari ed un Ian dedito al pronto soccorso. Eppure alla fine, in un modo o nell’altro, il ritorno al South Side è l’unica sicurezza che c’è. Può quindi sorprendere l’improvviso arrivo dello spacciatore di metanfetamina che ha rubato la droga con Monica?

Fiona:You wanna be a smartass, or do you want my help? I’m taking my time with this because I want you all to remember this how hard you tried not to have to come to me. Because if you didn’t have to come to me, then maybe you could just get through all this without having to admit one simple truth. Which is that I was right.
When I told you that keeping the meth was a bad idea: I was right.
When I begged you not to take it: I was right.
When I told you that selling it and turning yourselves into fucking meth dealers was a terrible decision that could go horribly wrong: I was super fuckin’ right.
Well, I am the one who saw to your survival since you were babies. I am the only reason that you are still breathing and have limbs intact.
So, I want you to remember this moment. So that the next time that I try to warn you against a plan that Frank and Monica thought was a good idea, maybe just maybe you will fucking listen!

La bella vita fatta di soldi e jacuzzi va quindi direttamente a cozzare con la cruda realtà che è poi quella che mantiene Shameless su un livello di narrazione molto alto e gratificante per via della crudeltà e della schiettezza nel modo in cui viene rappresentata. Per assurdo, disseppellire il cadavere della propria madre per cercare l’ultimo pacco di meth non è il punto più basso a cui i Gallagher si sono spinti ma, e questo è il vero punto focale, è l’evento scatenante che riunisce tutti i personaggi per affrontare un problema che riguarda la famiglia. Shameless è infatti molto settoriale nella sua narrazione con diverse trame orizzontali costruite ad hoc per la crescita dei vari personaggi, i momenti in cui i Gallagher condividono lo schermo sono generalmente casuali e avvengono per lo più in cucina. L’ultima vera occasione che ha unito tutti per un’unica causa risale ai tempi dell’ennesimo sfratto, nonchè perdita della casa, e da allora i Gallagher non si sono mai più schierati tutti dallo stesso lato. Cosa che è sempre piacevole. Se si aggiunge il fatto che Frank Francis è ora diventato un uomo nuovo e migliore allora non si può che apprezzare ancora di più il tutto.

Brad:You you think I like listening to your shit? I don’t.
Lip:No?
Brad:No. ‘Cause I’m a self-centered prick like you, but when I listen to your shit, I feel better.
Lip:So, it’s a selfish thing.
Brad:Yeah, now you’re getting it.

Dulcis in fundo, pur essendo una storyline separata rispetto a quella centrale di questo episodio, bisogna doverosamente parlare di Lip e del suo rapporto con il Prof. Youens. La motivazione è ovviamente data dalla simmetricità dei due personaggi e dalle analoghe esperienze che li hanno portati nel baratro alcolico.
In una sorta di storia che si ripete e come un cerchio che si chiude, questa volta è Lip a prendersi cura del suo ex mentore e, in tutto questo disagio sociale e psicologico, si ha modo di esplorare l’animo gentile ma pur sempre “southsideiano” del giovane che è disposto ad abbandonare Youens semplicemente perchè questo gli ha parlato onestamente. Per l’ennesima volta ritorna quindi in gioco la verità, verità che porta Lip a scontrarsi con il suo Io interiore, da sempre molto egoista, che qui vede in Youens non una persona da salvare ma bensì un modo per stare meglio. Nella schiettezza di questa rivelazione si erge però il personaggio e le sue problematiche che lo mantengono sempre un gradino sopra ogni possibile previsione razionale. Ed è questo che piace: la totale assenza di pudore ed il più vile pensiero fattosi atto.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Reunion della famiglia per risolvere il problema della metanfetamina
  • Frank come San Francesco
  • Esumazione cadavere Monica
  • Lip salva il suo ex mentore
  • Monologo di Fiona
  • Debbie sempre poco interessante
  • Risoluzione forse troppo veloce della questione metanfetamina

 

Non un capolavoro ma avere episodi di questo spessore all’alba dell’ottavo anno di vita fa capire il perchè della longevità e del benessere di questa serie.

 

Where’s My Meth? 8×02 1.37 milioni – 0.5 rating
God Bless Her Rotting Soul 8×03 1.34 milioni – 0.5 rating

 

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Fondatore di Recenserie sin dalla sua fondazione, si dice che la sua età sia compresa tra i 29 ed i 39 anni. È una figura losca che va in giro con la maschera dei Bloody Beetroots, non crede nella democrazia, odia Instagram, non tollera le virgole fuori posto e adora il prosciutto crudo ed il grana. Spesso vomita quando è ubriaco.

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