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Suits 8×11 – Rocky 8TEMPO DI LETTURA 3 min

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That can’t hurt you as long as you keep your hands up.

Suits riparte da dove aveva lasciato, con toni decisamente leggeri e divertenti: Louis è in estasi per essere stato nominato managing partner e anche gli altri sono contenti per lui. Purtroppo, Mr. Litt si blocca subito e “impara a delegare”, o meglio a lavarsene le mani per ogni caso dello studio legale dove ormai ci sono quasi più name partners che clienti. Questo è strano, perché si tratta di uno dei personaggi con la storia più solida e interessante da utilizzare per la trama orizzontale, con il nuovo ruolo e il figlio in arrivo. Lo spettatore non ne riceve una buona impressione.
Col procedere dell’episodio, i toni i alzano e si inaspriscono, con la vicenda del pugile e con gli scontri Katrina – Samantha. Nel primo caso, la difesa di un innocente (più o meno) diventa arma di vendetta contro Andrew Malik e, molto probabilmente, semplice battaglia di una più lunga guerra. Nel secondo, gli sceneggiatori si attengono alla regola aurea per utilizzare il personaggio di Miss Bennet, ossia “il poco, fatto bene”. Così la bambola inizia a camminare, nel senso in cui questo termine viene usato da Riyoko Ikeda. Katrina, infatti, acquista consapevolezza pian piano e impara a farsi un proprio progetto, da perseguire al di là di quanto le ordinano i suoi superiori, a mettere paletti nei rapporti con gli altri e a rispettarli.
Anche Donna inizia la puntata in modo blando e francamente un po’ noioso. Si limita ad aggirarsi per lo studio nel frusciare del suo elegantissimo abito, come un’apparizione fantasma. L’interesse, suo e dello spettatore, si alza poi con l’entrata in scena di Thomas Kessler. Il ragazzo è simpatico, sembra non avere un bagaglio troppo pesante di problemi pregressi e, anche se non si veste ispirandosi sempre e rigorosamente a Vogue Uomo (“per avere un migliore rapporto coi suoi sottoposti”, da bravo dirigente illuminato), potrebbe essere quello che ci vuole per spingere Harvey a prendere finalmente una decisione adulta. Intanto, una preghierina va fatta, affinché la relazione tra i due nuovi amici si riveli più briosa e interessante di quella fra Mr. Specter e la dottoressa Agard, dove la noia regnava sovrana.
L’episodio si conclude con una piacevole chiacchierata cinefila tra Harvey e Robert Zane sulla saga di Rocky, da cui il titolo. Oramai sta diventando l’equivalente delle chiacchierate tra Danny Crane e Alan Shore alla fine delle puntate di Boston Legal. Mr. Zane non ha l’arte di Jessica ovvero i metodi professionali della maestra con ragazzini di quinta elementare per tenere sotto controllo tutte le tensioni fra i colleghi e anche Louis dovrà elaborare una sua strategia personale per tenere a bada il socio.
In generale, comunque, si capisce che la serie ha imboccato la dirittura d’arrivo. In questo giorni è arrivata la notizia ufficiale di un rinnovo per una nona stagione, l’ultima, da dieci episodi. Intanto, è in lavorazione lo spin-off dedicato a Jessica, trasferitasi a Chicago. Il titolo sarà Pearson, che francamente suona meglio di Second City, come prospettato in precedenza e non c’è ancora una data precisa di messa in onda. Si auspica che gli sceneggiatori facciano l’ultimo sforzo (ormai mancano 15 puntate alla fine) per concludere degnamente l’avventura, dedicando al prodotto la cura di sempre, non solo dal punto di vista estetico, ma anche contenutistico e senza farsi troppo distrarre dal lancio della nuova serie.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Katrina
  • Inizio divertente
  • Louis bloccato
  • Ritmo blando, nessuna vera emozione

 

Inizio della seconda parte di stagione assai blando. Non ci sono vere, grandi emozioni e tutto procede secondo meccanismi consolidati, ai limiti del ripetitivo. Nel prossimo episodio, intitolato “Big Whale”, si vedrà Harvey in smoking il che va bene a prescindere per andare al casinò, pronto a gestire le situazioni a modo suo, ma si prospetta pure un nuovo round dell’imbarazzante storia finto adolescenziale fra Katrina e il collega sposato. Non resta che sperare in un nuovo passo di Miss Bennet verso la maturità anche in questo campo.

 

Managing Partner 8×10 1.08 milioni – 0.3 rating
Rocky 8  8×11 0.82 milioni – 0.3 rating

 

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Casalingoide piemontarda di mezza età, abita da sempre in campagna, ma non fatevi ingannare dai suoi modi stile Nonna Papera. Per lei recensire è come coltivare un orticello di prodotti bio (perché ci mette dentro tutto; le lezioni di inglese, greco e latino al liceo, i viaggi in giro per il mondo, i cartoni animati anni '70 - '80, l'oratorio, la fantascienza, anni di esperienza coi giornali locali, il suo spietato amore per James Spader ...) con finalità nutraceutica, perché guardare film e serie tv è cosa da fare con la stessa cura con cui si sceglie cosa mangiare (ad esempio, deve evitare di eccedere col prodotto italiano a cui è leggermente intollerante).

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