The Big Bang Theory 7×20 – The Relationship DiremptionTEMPO DI LETTURA 3 min

Sheldon show.
Si racchiude in queste parole l’episodio della settimana che vede protagonista indiscusso il dottor Cooper, vedovo della sua amatissima teoria delle stringhe. Dopo sette anni infatti, Sheldon deve trovare qualcos’altro a cui dedicarsi e la ricerca non è mica così semplice, considerato anche i difficili gusti del soggetto in questione. Sheldon, con l’aiuto di Leonard e Penny
(?), nella sua fase di smarrimento, scopre nuovi orizzonti verso i quali proiettare la sua mente e dedicare il suo ingegno. Detto così è tutto molto poetico, in realtà tutto ciò porta ad una serie di esilaranti sketch, partendo dai capelli di Sheldon (non gli era bastato quel mezzo taglio con il rasoio, doveva nuovamente tastare le scarse doti di Penny) e finendo alla scappatella con la Geologia, nobilissima scienza, ma poco adatta alle esigenze teoriche di Cooper.
Jim Parson nell’episodio è davvero in forma smagliante, la sola sua mimica basta per tutto l’episodio e il resto del cast fa solo da contorno, tant’è che senza sarebbe la stessa cosa. Il rapportare Sheldon con Penny è sempre l’asso nella manica della serie e infatti non fallisce mai; avvicinare gli opposti crea quella situazione comica di base che permette lo sviluppo automatico di tutto il resto.
Mentre guardavo l’episodio pensavo alla naturalezza di Jim Parson e Kaley Cuoco, senza nulla togliere agli altri attori, anzi, ma in questo episodio i due spiccano particolarmente. La loro gestualità, le espressioni, la complicità, veramente due attori comici bravissimi ed al giorno d’oggi parlare di attori comici è difficile.
Per il resto, Leonard un po’ più trascurato. Ma va benissimo così, il protagonista era senza dubbio Sheldon quindi quella manciata di scene in cui appare sono dosate e divertenti al punto giusto, lasciando così spazio, come già ribadito ampiamente, alla fantastica Penny.
Infine ci sono Howard e Raji. La loro uscita a quattro ci riporta con la mente ai tempi in cui Howard era un imbranato latin lover, con la sua comicità tutta ebraica. Lo spazio che si sta concedendo (giustamente) negli ultimi episodi a Raji questa volta è illusorio. Torna solo utile a evocare una passata disavventura dell’ingegnere aerospaziale con la nuova fiamma dell’indiano. La gag intera (molto simile, nel racconto, ad una esilarante scena di “Alla fine arriva Polly” con Ben Stiller) di per sé potrebbe risultare un po’ debole, ma il solo ricordare le gesta del Wolowitz passato è un grandissimo momento per i fan. L’aggiunta di questa porzione di episodio ci ricorda infine una grande verità su questi due personaggi: insieme sono e saranno sempre una garanzia e qualunque donna possa Raji portare a cena non eguaglierà mai Wolowitz, si sa che il primo amore non si scorda mai.

VOTO EMMY