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The Vampire Diaries 5×10 – 50 Shades Of GraysonTEMPO DI LETTURA 4 min

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“Oh take me back to the start”, così recita un verso della (bellissima) “The Scientist” dei Coldplay e, in questo momento, vorrei che Chris Martin mi riportasse alle prime due stagioni di “The Vampire Diaries, perché penso di non poterne più di questi episodi così mosci e poco convincenti. Normalmente soffro molto le
pause natalizie, sono spesso soggetta a forti attacchi di nostalgie da serie tv, stavolta, invece, mi sento sollevata all’idea che per un mese non vedrò The Vampire Diaries. E’ la prima volta che mi succede, ma non è troppo difficile capirne il motivo: non sono affatto ansiosa di vedere cosa succederà dopo, anzi, tutto il contrario. Lo ammetto, nonostante TVD sia un teen drama a tutti gli effetti (al quale non si può chiedere più di tanto) e che ha cominciato seriamente a vacillare già dalla scorsa stagione, io continuo a illudermi e ad avere aspettative fin troppo alte.
La fine dello scorso episodio era stata promettente con la scoperta che Enzo era ancora vivo, quindi non mi sembrava tanto assurdo aspettarmi un bello scontro coi fiocchi tra i due ex compagni di torture. Quello che ho visto, invece, non ha soddisfatto le mie aspettative. Sembra quasi che gli autori abbiano paura a movimentare le cose. Poi, diciamocelo, ai protagonisti non succede mai nulla di grave. Non chiedo che TVD prenda esempio da George Martin, che di sicuro non ha paura di far morire personaggi ampiamente amati e creduti protagonisti, ma che almeno si trovino in guai seri non è chiedere troppo. Invece Damon impiega esattamente 5 minuti a uscire da una cella (quando decine e decine di anni prima ci è rimasto rinchiuso 5 anni…) facendo perdere ancora più credibilità alla situazione ed Elena, a fine episodio, è già libera. Prolungare la prigionia di Elena avrebbe permesso agli autori di dedicare il giusto spazio ad altre cose, a spostare l’attenzione sul rapporto tra Stefan e Damon, senza Elena fra i piedi,  ci avrebbe dato modo di rivederli fare qualcosa insieme, lottare insieme. Il loro rapporto è sempre stato abbastanza controverso, si sono odiati a vicenda per moltissimi anni, senza, però, smettere di amarsi ed è, anzi era (visto che la Plec sembra essersene dimenticata) uno dei fattori che mi piacevano di più dello show. Spero che, con la rottura “Delena”, si intraprenda di nuovo questa strada, anche se immagino che dovremmo sorbirci i postumi della loro rottura.
Ma ora parliamo di Katherine e della scena finale: da brava sadica e masochista quale sono, le morti importanti mi piacciono, di solito. Certo, spesso impreco contro gli autori per le premature dipartite di personaggi che amo, magari mi dispero, affogando il mio dolore in confezioni formato famiglia di gelato al cioccolato, però scene che hanno un impatto emotivo così forte su di me e il resto degli spettatori sono, di solito, degne di nota. Insomma, cosa c’è di più bello di una scena che ti trasmette emozioni forti? A TVD serve una morte importante, una morte importante da piangere e serve, soprattutto, che sia definitiva e Katherine sarebbe proprio la candidata ideale. La Petrova non è mai piaciuta così tanto quanto in questa stagione, quindi questo renderebbe la sua morte particolarmente tragica, dando alla situazione il giusto e meritato pathos. Vi chiederete perché uso il condizionale: perché a TVD, ormai, sono rimasti due personaggi veramente interessanti: uno è Damon, l’altro è proprio la nostra Bitch preferita. Togliendola dall’equazione, cosa rimane a TVD? Elena eternamente combattuta tra i due fratelli Salvatore, Caroline che fa la morale a tutti e Jeremy e Bonnie che limonano, tra un trapasso e l’altro?! (a proposito, allertate le autorità locali perché gli ultimi tre personaggi sono latitanti!) Voi penserete che io sia esagerata, in fondo c’è sempre Damon a tenere le “redini” del telefilm, ma sento tanto puzza di passi indietro per il suo personaggio. Ho apprezzato il fatto che sia stato Damon a lasciare Elena, peccato che l’ha fatto per le motivazioni sbagliate. Insomma mi sembra di rivedere il Damon della seconda stagione quando pensava di non meritare l’amore della Gilbert. Ancora una volta Elena viene messa su una sorta di piedistallo, come se fosse un essere etereo, una divinità, qualcosa di sacro e puro, il cui bene deve venire prima di quello di tutti gli altri. (A breve erigerranno una chiesa a suo nome: Sant’Elena di Mystic Falls). Ma vogliamo sbloccarci o no da questa situazione? Di questo passo The Vampire Diaries non può che andare verso l’autodistruzione e si sta avverando quello che temevo quando ho saputo dello spin off dedicato agli Originali.



PRO:
  • La scena tra Katherine e Stefan
  • Il passato di Grayson Gilbert
    CONTRO:
    • Damon che torna a sentirsi un mostro (e ad essere trattato come tale)
    • “Non siamo tutti come mio fratello”. Stefan torna a sentirsi migliore di Damon, dimenticandosi delle sue parentesi da squartatore
    • Possibile addio a Katherine
    • Rottura Delena avvenuta per le ragioni sbagliate. E basta con questo “per il bene di Elena”!
    Ho fatto una fatica bestiale a recensire quest’episodio, perché non sapevo assolutamente cosa scrivere. TVD delude sempre di più, quando avrebbe, invece, tutte le possibilità per stupire. Se c’è qualcosa che odio è vedere del potenziale sprecato e in questo show, ultimamente, vedo solo questo.
    Julie, mi dispiace, ma per me è NO.

    VOTO EMMY 

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    Un tempo recensore di successo e ora passato a miglior vita per scelte discutibili, eccesso di binge-watching ed una certa insubordinazione.

    2 Comments

    1. Ma sono l'unico che adora da mattina la quinta stagione e trova The Originals terribilmente noioso e monotono? -.-"

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