);

The Vampire Diaries 6×14 – StayTEMPO DI LETTURA 4 min

/
()

“Qua a Mystic Falls hai rischiato e rischi di morire un sacco di volte: c’è Enzo che fa il matto, l’altro giorno la bionda ti ha lanciato dall’altra parte della stanza, senza contare quella volta che sei morto veramente”. Concedeteci questa piccola parafrasi di una battuta di Elena nei confronti del partente fratello. Sarebbe stata una fantastica frase riconducibile ad una certa raffinata comicità dell’assurdo, invece no, è una frase che, per chi conosce The Vampire Diaries, ha perfettamente senso. Ma ha senso che un qualcosa del genere abbia senso?
Ok, ricominciamo. Jeremy era un personaggio, ad inizio serie, che aveva anche un suo perché. Devastato dalla morte dei genitori, fidanzato con una tossica, sempre con la voglia di fare a botte, piano piano trova il suo posto nel mondo. Forse ne trova troppo, visto che dalla serie diventa sempre più latitante. Ah sì, ad un certo punto muore, ma lì interviene un fattore non trascurabile. Jeremy si era infatti fidanzato con l’unico personaggio che probabilmente stava più sulle scatole di lui alla produzione: Bonnie. Ella infatti si sacrificherà per salvare Jeremy, rimane nei paraggi ma non la nota nessuno; poi ritorna ma diventa un’ancora; poi finisce nella dimensione parallela, ed è tuttora lì. Ma non siamo qui per parlare di Bonnie visto che stranamente non compare in questo episodio. Vabbè, Geremia viene talmente tanto trascurato che la gente si ricorda che esiste il suo personaggio solo nel momento in cui viene annunciato che Steven R. McQueen lascerà il cast. Ecco che “Stay”, in fase di anticipazioni, si preannuncia come un grande episodio celebrativo per salutare quello che tutto sommato è uno dei componenti storici nel cast. Ah, non ci dimentichiamo che in tutto questo è anche diventato Buffy, ma ogni tanto se ne dimentica anche lui.
Tutto sembra pronto per l’occasione, è persino saltata fuori una canna dopo cinque stagioni e mezzo di tasso alcolico al 100% (oh, ma quanto bevono?). Ovviamente la scena della consumazione della droga leggera è stata censurata. Comunque, lo spinello sembra rappresentare tutto ciò che serve in un sano e casareccio episodio celebrativo. Quando ecco che la coerenza sceneggiativa si presenta in tutta la sua arroganza. E’ deciso: Jeremy non verrà cagato fino alla fine. La sua partenza si fa storyline di secondo piano, e Mrs. Forbes ci lascia. Ma prima Stefan e Caroline si baciano con l’effetto sorpresa dei botti a capodanno, però guarda caso è dovuto succedere proprio adesso: colpa di Jeremy. Non ci viene data tregua nemmeno per cotanta occasione nel narrarci la storyline Matt/Enzo, che ancora si deve capire se mai porterà a qualcosa di più utile oltre a rimpolpare un minutaggio altrimenti troppo scarso.
Giunti a questo punto, gli sceneggiatori di The Vampire Diaries hanno la possibilità di ricominciare nuovamente da capo. Il vantaggio (ma anche enorme pecca) di questa sesta stagione, rispetto alla precedente, è la sua mancanza di una grande e decisa trama orizzontale. Ci si è mossi per vari piccoli sentieri più o meno tortuosi: la vicenda Gemini può dirsi quanto meno sospesa ma per ora non garantisce grandi prospettive future (soprattutto se consideriamo l’animo rabbonito di Kai); ci sarebbe sempre il ritorno di Bonnie, ma quella, si sa, non verrà mai considerata più di tanto anche perché forse il personaggio della strega sarebbe di troppo, soprattutto ora che Jeremy è partito. Quindi si temporeggerà. Certo si stava aprendo un’interessante prospettiva con il fascicolo sull’incidente dei genitori di Elena, però si è scelta una via coraggiosa: chiudere la faccenda con un nulla di fatto ha contribuito alla buona uscita di scena della mamma di Caroline.
Otto episodi al finale di stagione. Otto episodi che potrebbero essere costituiti da una volata finale retta da una storyline di cui ora come ora sarebbe difficile prevederne la natura. Certo dovrà essere realmente esplosiva, perché finora la strategia di questi “primi” quattordici episodi è stata di puro attendismo, con tanti piccoli fatti di contorno. Procedere in questo modo fino alla fine sarebbe un qualcosa di inconcepibile e inaccettabile.

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Tutto sommato, una buona realizzazione complessiva dell’episodio
  • La canna
  • Il mistero dell’incidente dei Gilbert e la sua malinconica risoluzione
  • Jeremy oscurato fino alla fine
  • Cinque stagioni e mezzo di alcool a qualsiasi ora ed età e poi neanche mostrano un tiro dalla canna?
  • La festa per Jeremy comprendeva due invitati di cui uno scappa appena può, mentre l’altro stava attaccato al cellulare costantemente
  • Chi si sarebbe mai aspettato il bacio tra Caroline e Stefan? Risvolto più lungamente telefonato di sempre
  • Non si capisce come si potrà arrivare al finale di stagione, si spera che lo scettro di trama principale non venga preso da Matt e Enzo
Gli standard ormai sono quelli che sono. Facciamo un piccolo paragone: vampiri denutriti rinchiusi in una cripta in un cimitero, con atmosfere tetre e misteri in ogni dove; una mamma malata, un’amica ignorata in un’altra dimensione, gemelli che si fondono, Enzo e Matt. Chi vince tra la prima e la sesta stagione?
Eppure questo episodio non può essere catalogato tra i peggiori, soprattutto perché, volente o nolente deve segnare un punto di svolta. 
The Day I Tried To Live 6×13 1.67 milioni – 0.8 rating
Stay 6×14 1.52 milioni – 0.7 rating

Quanto ti è piaciuta la puntata?

Nessun voto per ora

Approda in RecenSerie nel tardo 2013 per giustificare la visione di uno spropositato numero di (inutili) serie iniziate a seguire senza criterio. Alla fine il motivo per cui recensisce è solo una sorta di mania del controllo. Continua a chiedersi se quando avrà una famiglia continuerà a occuparsi di questa pratica. Continua a chiedersi se avrà mai una famiglia occupandosi di questa pratica.
Gli piace Doctor Who.

Rispondi

Precedente

The Walking Dead 5×10 – Them – Loro

Prossima

Constantine 1×13 – Waiting For The Man

error: Nice try :) Abbiamo disabilitato il tasto destro e la copiatura per proteggere il frutto del nostro duro lavoro.