Aaron: “What do you mean?”
Eugene: “When when they passed us by, we could hear them. They were… they were whispering to each other.”
Partendo dal presupposto di quanto sin qui affermato, e spoilerando già il voto finale dell’episodio, “Evolution” non è altro che un capitolo decente, nulla di più. Ancora una volta si potrà pensare che è un risultato da poco conto per chi guarda serie di tutt’altro spessore ed ha una pessima memoria, ma chi invece ha la memoria lunga saprà bene che è un evento importante, dato che era da “Coda” che in casa RecenSerie non arrivava una sufficienza nel mid-season. Piccoli ma importanti miglioramenti.
Tuttavia, prima di soffermarsi nel parlare delle cose salvabili dell’episodio, è meglio discutere di cosa lo ha reso solamente salvabile. Ciò che ha condizionato maggiormente in negativo il giudizio della puntata è l’eccessivo rallentamento delle storyline, facendo sembrare i soli 45 minuti di episodi lunghi tanto quanto un capitolo qualsiasi di The Deuce, e per chi segue lo show di casa HBO sa benissimo che non è certo un complimento.
Quanto successo nell’odierno capitolo era facilmente narrabile nell’arco di mezz’ora, tuttavia, David Leslie Johnson-McGoldrick, sceneggiatore di puntata, l’ha dovuta allungare con scene ripetitive e con momenti imbarazzanti degni del peggior Gimple, un esempio su tutti, le parti con Henry. La formula 8+8 a stagione è ormai superata ed è incredibilmente dannosa, si necessita quindi di una rivisitazione. Eliminando episodi superflui è possibile ridurre, nello stesso tempo, sia momenti imbarazzanti e di puro riempimento, sia la probabilità dell’abbassamento dei ratings. Avere una stagione più corta è maggiormente gestibile sotto qualsiasi punto di vista.
Altro fattore che potrebbe essere additato come un crimine contro l’umanità è la questione prete: è mai possibile che questo personaggio imbarazzante, seduttore e mezzo cieco sia ancora in vita? Ogni qual volta entra in scena la disperazione dei fan aumenta vertiginosamente e si abbassa inevitabilmente la fiducia nell’umanità, dato che qualunque sceneggiatore sano di mente lo avrebbe fatto ammazzare eoni fa. Invece lo scempio umano è ancora in vita e riesce a cadere negli inganni psicologici di un Negan più spezzato che mai.
Altra, ennesima, questione che può far imbestialire i fan è il destino di Maggie, problema che tuttavia non è legato a questo episodio, bensì allo show in generale. Lauren Cohan ha colto tutti alla sprovvista quando ha annunciato il suo addio, soprattutto vista la sempre più importanza che stava raggiungendo nel programma. Ma come si è detto in “What Comes After” se la volontà dell’attore è quella di andarsene non è giusto trattenerlo contro la “forza”, basta che la morte/scomparsa del suo personaggio venga giustificata. E, per non alterare la propria fama di show decadente, ecco che Maggie non si è fatta più vedere dalla morte di Rick e non è affatto chiaro se ritornerà nella seconda parte della stagione. Quindi c’è la concreta possibilità che Maggie se ne sia andata per sempre, senza una vera motivazione. Non si possono far altro che fare dei complimenti ironici alle menti che stanno dietro a questa buffonata.
“They’re trapped. Circle ‘round. Don’t let them slip by. Keep them together.”
Dopo aver sfogato tutta la rabbia repressa nelle precedenti righe, è giusto parlare di ciò che ha reso salvabile un episodio che in altre stagioni non lo sarebbe decisamente stato.
Innanzitutto, è giusto menzionare Michonne, finalmente il suo personaggio dopo innumerevoli anni di nulla è tornato a valere e vederlo al posto di Rick, come capogruppo di Alexandria, non lo sta facendo rimpiangere più di tanto. Il character di Danai Gurira è tornato badass tanto quanto basta per renderle un pelo di spessore e farla tornare gradevole almeno la metà di quanto lo era al suo debutto. Meglio tardi che mai.
Altro avvenimento da menzionare è il ritorno allo stato brado del villain più influente della serie. Negan, per colpa di quel [inserire il vostro insulto preferito] è fuggito dalla cella in cui era rinchiuso da numerosi anni. Con ogni probabilità tenterà di fare ritorno dai suoi Saviors ma, purtroppo per lui, i suoi seguaci più arditi sono stati fatti arrosto da Carol versione piromane. Questo, quindi, mette nubi sul suo futuro portandolo forse a sposare la causa dei suoi nemici, se dovesse imbattersi nelle orde di zombie che stanno popolando la Virginia. Anche perché, in questo caso, l’equazione “il nemico del mio nemico è mio amico”, potrebbe non funzionare, perché ragionare con i morti camminanti è un’impresa impossibile.
Per concludere l’analisi dei fatti salienti, è bene parlare del cuore dell’episodio: lo scontro con l’orda evoluta, o per meglio dire con il nuovo gruppo astuto di nemici che riesce a controllare le orde di zombie. Gli amanti dei fumetti erano già al corrente di quanto stava per accadere, però il plot twist della stagione è stato un completo successo. Finalmente gli eroi della serie affrontano qualcosa di diverso, non il solito gruppo con alle spalle un dittatore pazzo, bensì delle vere e proprie menti malvagie che si uniscono e guidano i morti camminanti per distruggere chiunque trovino nella loro strada. Oltre a questo, riguardo loro non si sa nulla, sennonché sono riusciti nell’impresa di uccidere, assai inaspettatamente, uno dei personaggi che più avevano scalato le gerarchie di importanza: Jesus. La morte del personaggio di Tom Payne oltre ad essere sorprendente, è qualcosa di quasi nostalgico, perché potrebbe essere il segnale che tutti aspettavano da tempo: il tempo dei character immortali è finito, tutti sono in pericolo. Forse questa è una fantasia, oppure con la Kang è tornata la realtà, ma quanto sarebbe bello ritornare in quell’epoca in cui i personaggi principali potevano morire con la stessa probabilità dei secondari? Rispondiamo noi per voi: moltissimo.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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Stradivaruis 9×07 | 4.79 milioni – 1.8 rating |
Evolution 9×08 | 5.01 milioni – 2.0 rating |
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Detto anche Calendario Umano, si aggira nel sottobosco dei prodotti televisivi e cinematografici per trovare le migliori serie e i migliori film da recensire. Papà del RecenUpdate e Genitore 2 dei RecenAwards, entra in tackle in pochi ma accurati show per sfogarsi e dire la propria quando nessuno ne sente il bisogno.