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Under The Dome 2×08 – AwakeningTEMPO DI LETTURA 5 min

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Under The Dome è fonte di grande stress per noi recensori di RecenSerie ma, al contempo, anche grande fonte di studi scientifici degli scienziati dei telefilm, quelli che (per intenderci) prendono un serial e lo analizzano in tutte le sue forme per far capire al pubblico la sua complessità e la sua sconfinata qualità. Ancora oggi, nessuna delle
due fazioni ha capito veramente come il telefilm tratto dal romanzo di Stephen King possa portare lo stesso numero di elementi ottimi e di elementi pessimi, come possa fare così bene alcune cose e fare il resto così male. E’ un mistero che nemmeno i più audaci della nostra scuderia s’azzardano a risolvere, preferendo classificare il tutto come il nostro personale Mostro di Montauk; a una cosa però, possiamo rispondervi, una domanda che probabilmente molti di voi si sono posti: perchè, se c’è ugual misura di pro e contro, le recensioni sono quasi sempre negative? Beh, non sono un’esperto in matematica, ma mi dicono che più per meno fa sempre meno.
C’è di buono che Under The Dome, dopo aver probabilmente guardato una puntata di Scrubs, fa il suo “miglio in più” e oltre al comparto mistero/segreti/bugie, l’enigma della Cupola viene sapientemente arricchito con una letale dose per endovena di cospirazione/spionaggio/complotto. Perchè letale? Perchè quando ci infili (al momento giusto) questi generi in una serie TV, lo spettatore non ne esce più e finisce per essere catturato in questo vortice che lo spinge sempre di più verso il baratro sociale, desiderando nervosamente il finale a discapito delle pubbliche relazioni. Letale, quindi, in senso buono (se la produzione ha ingaggiato un volto noto di Person Of Interest, un motivo c’era); se le disavventure dei Domers non avevano ancora guadagnato anche l’attenzione dei più indifferenti tra il pubblico della serie, ora le cose sono decisamente cambiante e sicuramente hanno nuovi elementi per essere coinvolti nella trama generale. Purtroppo per UTD, e visto che lo si è citato prima, da Scrubs non impara tutto il resto, che se con questa trovata fa il suo miglio in più, ahiloro (e anche ahinoi) con tutto il contorno fa circa una cinquantina di miglia in meno. 
La cosa è davvero così brutta? Spieghiamo la situazione con un esempio culinario. E’ un pò come fare una grigliata: è un colpo di genio insaporire la carne con delle spezie apposite, ma prendere il suddetto cibo e scaraventarlo nel fango no, è questo che è successo in questa ottava puntata della seconda stagione. Contrapposto ad un netto miglioramento narrativo, abbiamo un vertiginoso impoverimento di tutti gli elementi di contorno, il quale comprende dialoghi, situazioni parallele e caratterizzazione di alcuni personaggi. Ed è proprio per questo che si è iniziata la recensione dicendo quella cosa sullo stress, e ancora, è per questo che si è fatto quell’esempio strampalato sulla grigliata: come puoi essere così lungimirante da usare le spezie, per poi essere così idiota da mandare tutto in vacca scaraventando la griglia Diosaddove a modi “Questa è Sparta!”? Come si diceva prima, è un mistero, un mistero che preferiamo rimanga tale, un mistero così lontano dalla sua risoluzione che forse si fa prima a scoprire chi ha ucciso Laura Palmer. Ma tranquilli, gentili lettori di RecenSerie, non è finita qui.
Quel che è peggio è che non solo il telefilm continua a mostrare imperterrito le sue consuete assurdità da facepalm galoppante e incontrollato, ma che fa addirittura di “Awakeing” un Greatest Hits di queste imbarazzanti uscite, ormai marchio di fabbrica di Under The Dome; in particolare, quest’ottavo episodio ne aggiunge di nuove e destinate ad essere degli evergreen. Non ne siete convinti? Allora vi si consiglia di aggrapparvi alla parte inferiore di un camion e stare così per sedici chilometri come fa il nostro G.I. Barbie, così da avere delle testimonianze su quanto sia realmente fattibile la cosa; ciò che è certo, è che non è fattibile che un personaggio come Phil sia ancora in giro, e per giunta con la peggio caratterizzazione (e canotta) della serie: quella di un C-Lister villain di un qualsivoglia fumetto USA dei supereroi, che (come abbiamo visto) è più pericoloso il latte di soia, che la brutta copia di Lenny Kravitz. Vogliamo poi parlare delle orribile conversazione degne di Intralci? E del pessimo sviluppo (anche facciale) di Joe da qualche episodio a questa parte? E del fatto che, magicamente, la Cupola ha smesso di sfornare la “Sfiga del Giorno” con cui mettere alla prova i suoi abitanti? E di Junior? Che si fa tanto Giudice Dredd, ma che invece è più il sacco di boxe che picchiava Capitan America nel film sui Vendicatori? Ottimo lavoro Rennie Jr! Spero che, quando tutto sarà finito, trovi lavoro in qualche vera squadra di Polizia, magari come nuovo Tenente Proctor: di certo le qualità non ti mancano… come al resto di Chester’s Mill.
PRO:
  • Il mistero continua…
  • Aggiunta di un comparto spystory che si sposa bene con la trama generale
CONTRO:
  • …così come le mimmate ormai trademark del serial
  • G.I. Barbie
  • Phil e Joe
  • Dialoghi orribili

Meglio delle puntate dalla prima alla sesta, ma peggio della precedente. Di questo passo, più che un “Awakeing”, ci sarà un “Asleeping”. Il mistero tiene sicuramente botta e gli spettatori attaccati allo schermo con sputo e bostik, ma le mimmate a nostro di Under The Dome mettono a dura prova la pazienza e la sensibilità di tutti.

Going Home 2×07 6.90 milioni – 1.5 rating
Awakening 2×08 7.30 milioni – 1.5 rating

VOTO EMMY

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