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Warrior Nun 1×01 – Psalms 46:5TEMPO DI LETTURA 4 min

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“If this is Hell, then I’m gonna do it right.”

Negli ultimi tempi si sta sempre più diffondendo la tendenza a produrre adattamenti televisivi di serie fumettistiche (basti pensare anche solo ai recenti The Boys e The Umbrella Academy, ma anche a telefilm più noti e longevi come The Walking Dead) e Warrior Nun non fa eccezione, unendosi allegramente a tale trend. La serie è infatti ispirata a Warrior Nun Areala, fumetto americano ideato da Ben Dunn, uno dei pilastri del cosiddetto Amerimanga (nome che va a identificare i fumetti americani realizzati con lo stile di disegno manga giapponese).
La protagonista originale del fumetto, sorella Shannon, qui lascia il testimone a un nuovo personaggio principale, l’orfana diciannovenne tetraplegica Ava Silva. Come se già così non fosse abbastanza sfigata sfortunata, la ragazza è anche deceduta, per cause volutamente occultate dalla Madre Superiora. Dopo dunque aver presentato il personaggio principale della storia, sotto forma però di cadavere, la scena si fa improvvisamente più dinamica, introducendo l’Ordine delle Suore Guerriere, di ritorno da una missione pericolosa. Mentre i nemici cercano di fare irruzione nella diocesi, sorella Shannon è in punto di morte a causa del Divinium, una sostanza in grado di danneggiare e uccidere le Suore Guerriere.
Il punto di svolta della trama sta proprio qui, quando viene estratta la sacra reliquia dal corpo di Shannon, ormai morente, e, per nasconderla dai nemici, impiantata nel corpo senza vita di Ava, ignorando che questa sarebbe poi tornata in vita. La ragazza a quel punto infatti si sveglia, realizzando non solo di essere viva, ma anche di poter finalmente camminare dopo dodici anni passati in sedia a rotelle, e riesce a scappare dalla chiesa senza essere notata.

“I’m so tired, but I can’t go to sleep. What if I wake up and I’m back to the way I was? No, I gotta stay awake. There’s still so much to do, so many first experiences…”

La storia che Warrior Nun si prefigge di sviluppare è una sorta di fantasy sovrannaturale ma realizzato in un contesto realistico e moderno, tuttavia questo primo episodio di sovrannaturale ha giusto le premesse iniziali e preme invece molto sulla componente teen. La cosa lascia qualche dubbio anche su come valutare l’esordio della serie, visto che complessivamente lo si può considerare molto lento e noioso, ma i motivi per i quali si sofferma particolarmente su determinati aspetti sono validi e condivisibili.
Ava infatti, come viene più volte reso chiaro dai suoi monologhi interiori – espediente anch’esso condivisibile, considerando la solitudine del personaggio – si ritrova per la prima volta in piena autonomia, sia a livello di emancipazione che motorio. È perciò comprensibile che la serie voglia soffermarsi particolarmente su tale aspetto, tuttavia sembra eccessivo utilizzare quasi l’intero minutaggio della puntata a mostrare Ava divertirsi e fare esperienze in giro per la città. Le scene che si susseguono sono talmente tante che si potrebbero dividere in tre categorie: quelle superflue e quasi inutili (come il tentativo di rimorchio di tre ragazzi per strada), altre che cercano di sviluppare il personaggio dal punto di vista caratteriale e introspettivo (il ritorno in orfanotrofio dal piccolo amico Diego e la corsa in spiaggia, ad esempio) e infine le scene che vogliono spiegare e mostrare i nuovi poteri della ragazza. Proprio queste ultime si rivelano probabilmente le più interessanti e tramite di esse è possibile vedere esattamente le capacità che la ragazza plausibilmente imparerà a controllare e utilizzare al meglio nelle puntate a venire: la si vede infatti attraversare un muro inconsciamente, guarirsi da sola le ferite con un semplice tocco, scaraventare via un uomo molto più grande di lei e infine utilizzare la capacità più interessante tra quelle citate, quella di vedere i demoni, qui rappresentati come spiriti evanescenti che si aggirano nell’aria come se fossero nebbie rosse.
Ad ogni modo la componente teen si fa ancor più pesante nel momento in cui Ava incontra JC e i suoi amici, un gruppo di giovani ragazzi che occupano abusivamente una villa di lusso. Ancora una volta, è del tutto normale che lei voglia divertirsi coi suoi coetanei e si senta attratta dal ragazzo, ma la mancanza di scene d’azione o di esaltazione del carattere fantasy e sovrannaturale della serie a controbilanciare il tutto rende confuso lo spettatore, che si ritrova davanti a qualcosa di inaspettato. Purtroppo, almeno per il momento, in senso negativo.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Storia di base interessante
  • Sequenza iniziale ben realizzata e accattivante
  • Caratterizzazione e approfondimento su Ava realizzato in modo estremamente realistico e accurato…
  • …purtroppo a discapito delle scene action e sovrannaturali, che si ritrovano ridotte all’osso
  • Episodio lento e che complessivamente si può riassumere come una sequenza di scene quasi randomiche

 

Nonostante i già citati difetti che il pilot della serie si porta dietro, non si può dare all’episodio un giudizio veramente negativo, essendo comunque i motivi di tali difetti ben motivati. La speranza è che comunque da ora in poi la serie vada a mostrare in modo più approfondito gli aspetti veramente interessanti e gli elementi della storia che hanno realmente attirato il pubblico ad iniziare la visione. Considerando che Warrior Nun è una serie Netflix e che gli episodi sono stati rilasciati tutti insieme, una partenza più lenta e noiosa si può anche perdonare, ma l’importante è che non diventi una caratteristica abituale.

 

Psalms 46:5 1×01 ND milioni – ND rating

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Un tempo recensore di successo e ora passato a miglior vita per scelte discutibili, eccesso di binge-watching ed una certa insubordinazione.

1 Comment

  1. e ancora un serial bimbo minchia da manga….nulla di speciale come tanti altri per adolescenti sicuro..doppiaggio voce della protagonista davvero fastidioso…

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