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Wilfred 3×03 – 3×04 – Suspicion – SincerityTEMPO DI LETTURA 4 min

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“Suspicion is a heavy armor and with its weight it impedes more than it protects.” 
Robert Burns 
“Sincerity, even if it speaks with a stutter, will sound eloquent when inspired.”
Eiji Yoshikawa

Ormai è palese che il padre di Ryan ricopra un ruolo cruciale nella sua vita e soprattutto che sia alla base dei problemi psicologici del figlio. Non lo dico io ma lo dice la serie stessa che soppesa con cura le volte che questo fantomatico uomo viene nominato e soprattutto ce lo fa idealizzare come la persona malvagia che ha fatto tentare il suicidio a Ryan. Ma è davvero così malvagio e manipolatore come crede Ryan? Per ora viviamo nel limbo del dubbio in attesa che questa figura, ormai giunta al livello di misticità di Wilfred, si palesi a noi rivelandoci le sue fattezze. Personalmente me lo immagino con lo sguardo pietrificante di Ray Wise (già visto in Wilfred nel season finale della 1° stagione “Identity” come il capo di Jenna, motivo più che sufficiente per toglierlo dalla lista dei papabili attori) ma ancora non si sa nulla circa il suo casting, quindi nel frattempo dovremo farci bastare quel minuto di telefonata in cui lo sentiamo per la prima volta.
Ma se sul fronte padre per ora non ci sono novità rilevanti, riguardo la sorella di Ryan rimaniamo sempre della stessa pessima opinione anzi, se possibile, ad ogni sua ricomparsa l’odio che chiunque prova verso di lei aumenta in maniera esponenziale. Nulla da ridire sull’attrice, una Dorian Brown sempre senza infamia e senza lode nelle sue performance, ma il ruolo che ricopre attira su di lei una miriade di offese perchè in fin dei conti, a parte il ruolo di sorella del tizio che parla con il cane umanoide della vicina, non ha nessuna qualità nè motivazione per continuare ad infestare il set. Certo le sue irruzioni hanno il merito di portare sempre una sorta di causa-effetto alle azioni di Ryan che ad ogni episodio deve affrontare un problema sopito nel suo subconscio, tuttavia l’odiabilità del personaggio supera di gran lunga i pregi narrativi che si porta dietro.
Sia in “Suspicion” che in “Sincerity” c’è invece un attore che, dietro il suo costume peloso, sforna delle doti di attore non indifferenti. Ovviamente parlo di Jason Gann, Wilfred, che proprio in “Sincerity” torna a ricoprire anche il ruolo di sceneggiatore oltre che di attore, come già successo in “Avoidance” ed in “Honesty“. Gann offre sempre ottime interpretazioni in un ruolo che ormai è diventato suo da diversi anni, ancora prima della versione USA di Wilfred, e con questa esperienza ora è capace di esprimere al meglio il lato comico e oscuro del suo personaggio. Le battute su Bear o gli atteggiamenti ed il modo di interagire con gli altri non sarebbero gli stessi senza il suo carisma, di questo bisogna prenderne atto. Per quanto riguarda la sceneggiatura, bè quello è un altro discorso ma sembra che stia svolgendo un buon lavoro anche da questo punto di vista portando Wilfred esattamente dove vuole lui..
In tutto ciò però se possiamo trovare un lato negativo al Wilfred 3.0 questo è sicuramente il filo conduttore che gli sceneggiatori. Quale filo? Esattamente questo è il problema, sembra proprio non esserci alcuna X sul percorso che si è deciso di far intraprendere a Ryan e Wilfred in questo terzo anno. Se la prima stagione è servita da apripista per conoscere i personaggi, apprezzarli e riuscire ad introdurci nel mondo di Wilfred, nella seconda stagione abbiamo affrontato sia il tema dell’amore, io dico Amanda e voi dite manicomio, sia quello lavorativo, di cui spesso ci si dimentica. Ora la terza stagione sembra non avere un piano preciso: amori in vista non ce ne sono, come dimostrato da “Sincerity”; non parliamo neanche di lavoro perchè Ryan è disoccupato e sembra non curarsene minimamente; fuori dall’equazione rimangono solo il padre di Ryan e la vera identità di Wilfred, entrambe ancora troppo esiliate dalla narrazione. Quindi la vera domanda è: cosa stiamo veramente aspettandoci da Wilfred? Per ora niente, purtroppo.
PRO:

  • Wilfred che soffia su un preservativo mentre Ryan è circondato da prostitute insieme al nipotino
  • Siti porno con animali di peluche in vendita
  • La rivoluzione canina di Wilfred
  • Piccoli passi in avanti riguardo Mr. Newman Senior
CONTRO:
  • Sorella di Ryan sempre insopportabile
  • Mancanza di una trama orizzontale che renda giustificabile le puntate

Le puntate sono gradevoli ma non eccezionali ed il senso di frustrazione suscitato dalla mancanza di un filo conduttore è come un tarlo nel cervello che non può essere trascurato. Si può senza dubbio portare più in alto il livello della stagione se Zuckerman vuole…

VOTO EMMY

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Fondatore di Recenserie sin dalla sua fondazione, si dice che la sua età sia compresa tra i 29 ed i 39 anni. È una figura losca che va in giro con la maschera dei Bloody Beetroots, non crede nella democrazia, odia Instagram, non tollera le virgole fuori posto e adora il prosciutto crudo ed il grana. Spesso vomita quando è ubriaco.

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