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Worst 10 Of 2016: Le Serie Più Sottovalutate Di RecenserieTEMPO DI LETTURA 6 min

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Non abbiamo resistito e così, come i peggiori giornali scandalistici di genere, ci ritroviamo per il 2° anno di fila a redarre una classifica delle 10 serie meno lette di Recenserie.
Lo facciamo un po’ perchè ci piace ricordare chi ci ha piacevolmente stupito, un po’ per rendervi edotti dei bilanci che tiriamo a fine anno, un po’ perchè ne abbiamo viste veramente tante da Gennaio ad oggi che è giusto rendere onore ed omaggio anche alle serie che la nostra community ha snobbato ingiustamente di più. La democrazia regna sovrana, l’ingiustizia anche. Inutile dirvi che c’è un’omologa classifica anche per le 10 serie più lette visto che tra di esse si nascondono diverse perle di cui il genere umano non può fare a meno.
Prima di andare oltre però, quest’anno ci permettiamo di inserire anche la nostra personale classifica interna alla Redazione di Recenserie dove, in maniera faziosa e anacronistica, è stato effettuato il voto per la Peggior Serie del 2016. Le votazioni sono ovviamente dettate da gusti personali e considerando il fatto che non tutti i recensori guardano le stesse serie, tuttavia il risultato sembra mettere d’accordo più o meno tutti, almeno per quanto riguarda il “vincitore” e anche il resto del podio.

 

 

Tanto lo sappiamo che non resisterete e scenderete subito per guardare la n°1 ma almeno date un’occhiata veloce anche alle altre nove elencate qui sotto in rigoroso ordine decrescente.

Good evening. I’m Helen Mirren, and you’re watching Documentary Now!

Riproduciamo esattamente lo stesso intro dell’anno scorso perchè non se ne possono fare di meglio. Documentary Now! è stata e continua ad essere una serie con un umorismo tutto suo, non per tutti e quindi, proprio per questo motivo misconosciuta ai più. Non ci sorprendiamo se per l’ennesimo anno la ritroviamo esattamente nella stessa posizione, tuttavia, per l’ennesimo anno, riproviamo a farvela notare perchè, non si sa mai, magari nel 2017 non sarà più in questa classifica…

Welcome! Everything is fine.

Cosa succede dopo la morte? La nuova comedy della NBC sembra rispondere a questa domanda in maniera abbastanza esaustiva creando una mitologia tutta sua in un contesto nuovo e inesplorato finora. Solo 13 episodi al momento ma una forte speranza per un rinnovo che potrebbe arrivare da un momento all’altro. Nel dubbio guardarla non vi farà male…
http://www.recenserie.com/search/label/Son%20Of%20Zorn

I am Zo… Zo… Zo… Zo… Zo… Zo… Zo… Zo… Zo… Zo… Zo… Zo… Zo… Zo… Zo… Zo… Zo… Zo… Zo… Zo… Zo… Zo… Zo… Zo… Zo… Zo… Zo… Zo… Zo… Zo… Zo… Zo… Zo… Zo… Zo… Zo… Zo… Zo… Zo..

È vero non c’è una trama orizzontale forte ma davvero c’è bisogno di questa scusa per non guardare Son Of Zorn? Si è vero, non ci sono nemmeno i sottotitoli e questa scusa regge un po’ di più. Per Son Of Zorn comunque bisogna doverosamente fare uno sforzo semplicemente perchè è unico nel suo genere.
http://www.recenserie.com/search/label/Halt%20and%20Catch%20Fire
Now we’re here. 64.000 pixel of prime quality developing states. They can be whatever we want to be.
In patria la AMC l’ha tenuta in vita per ragioni che sono al di là dello scibile umano perchè con meno di 500.000 spettatori ad episodio alla prima messa in onda non ci può essere alcuna ragione logica, almeno per quanto ne sappiamo noi. Rinnovata per una ultima quarta stagione in arrivo nel 2017, Halt And Catch Fire continua a rimanere ignota sia in America che in Italia, probabilmente siamo tipo in meno di mille in tutta Italia a sapere che esiste, eppure esiste ed è anche una gran figata. Fatevi un regalo: guardatela e consigliatela.
http://www.recenserie.com/search/label/Man%20Seeking%20Woman
Im cool with it.
Non vogliamo entrare nel merito dell’umorismo, nè tanto meno del possibile disgusto femminile alla visione di questa serie, semplicemente ci rivolgiamo al pubblico maschile: per staccare il cervello, buttarsi sulla becera volgarità e rilassarsi un po’ Man Seeking Woman è la serie perfetta.
No, neanche questa serie la conosce qualcuno…
http://www.recenserie.com/p/the-oa-season-1.html
I’m the OA.
Ultima produzione in ordine di tempo di Netflix ma decisamente 8 episodi da recuperare con del sano binge watching il prima possibile. Se non sapete di cosa parla non possiamo aiutarvi perchè la trama la si capisce circa a metà stagione e quindi sarebbe leggermente spoiler dirvelo qui, però possiamo sbilanciarci dicendo che è un genere misto tra thriller, fantascienza e drama. Un po’ di curiosità speriamo di avervela messa, nel caso le recensioni sono già tutte online…
http://www.recenserie.com/p/crisis-in-six-scenes.html
I hope people like it. If they don’t, fine.
E alla gente non è proprio piaciuto moltissimo.
Per essere strano Crisis In Six Scenes è strano. Per essere un prodotto di Woody Allen è sicuramente un prodotto di Woody Allen. Per essere una serie non è una serie, più un film diciamo ma d’altronde cosa ci si poteva aspettare da un Allen che ha sempre e soltanto scritto film e che è stato “corrotto” da Amazon per questa serie di 6 episodi?
Ad ogni modo Woody o lo si ama o lo si odia, non ci sono mezzi termini.
http://www.recenserie.com/search/label/The%20Last%20Man%20On%20Earth
Pat is alive. Pat is dead.
Se uno si approccia a The Last Man On Earth con l’idea di assistere ad una comedy può rimanere assai deluso. In TLMOE, per gli amici, è capitato più volte di versare qualche lacrima piuttosto che di emettere una fragorosa risata, il che non è un male, chiariamoci, ma potrebbe cogliere di sorpresa chi si approccia alla serie alla ricerca dell’umorismo (anche becero) di Will Forte. Anche in madre patria la serie non gode di moltissimo pubblico, forse anche per questa strana caratterizzazione, però in realtà è un piccolo gioiellino che brilla nell’etere e di cui solo pochi agguerriti spettatori hanno avuto il privilegio di assistere. Arrivati alla terza stagione non si può che essere abbagliati dalla capacità della serie di rinnovarsi anno dopo anno in un mondo completamente privo del genere umano.
http://www.recenserie.com/search/label/The%20Last%20Man%20On%20Earth

Why is everybody listening to the same song? 
People are listening to “You Might Think” by The Cars… why? […] Don’t look at me like I’m the crazy one.

Invasione aliena in stile Mars Attack! a base di insetti, “You Might Think” dei The Cars come colonna sonora, cervelli che esplodono, titoli degli episodi lunghi quanto un libro e un po’ di infida politica americana: impossibile non amare BrainDead. Ultimo lavoro dei coniugi King, BrainDead si è affacciato sul panorama televisivo in piena estate sfortunatamente ed ingiustamente ricevendo un’accoglienza piuttosto fredda che ne ha portato alla cancellazione al termine della prima stagione che, fortunatamente, ha un degno finale. Capiamo perchè le recensioni non hanno riscosso tutto questo successo, tuttavia vi consigliamo caldamente di recuperarlo perchè potrebbe spiegare come Donald Trump sia diventato Presidente Degli Stati Uniti D’America.

http://www.recenserie.com/search/label/Billions
You know the only enemy more dangerous than a man with unlimited resources is one with nothing to lose.
Le interpretazioni e le presenze sceniche di Paul Giamatti e Damian Lewis valgono da sole la visione dello show (tra l’altro rinnovato per una seconda stagione) perchè, nonostante la trama sia buona e richieda molto tempo per essere correttamente imbastita, Billions non avrebbe avuto questo appeal senza questi due mostri sacri come protagonisti. A volte può sembrare ridondante nei suoi giochi di potere però non è mai banale e, soprattutto, mette in mostra uno dei giochi di potere più importanti della civiltà: giustizia contro denaro. Siete ancora in tempo per recuperare la prima stagione ed arrivare preparati al nuovo anno capendo anche se siete più un Axelrod o un Rhoades.

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