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B Positive 1×01 – PilotTEMPO DI LETTURA 3 min

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Quando un film od una serie tv non hanno nomi altisonanti che possano fungere da richiamo per il pubblico, spesso nelle campagne marketing si va a spulciare dietro qualsiasi nome presente nel cast o nella produzione, il tutto con l’obiettivo di vivere di rendita anche con il rischio d’ingannare il pubblico. Un esempio? Il nome di Steven Spielberg come produttore esecutivo è stato usato (ed abusato) in ogni modo tanto da non essere più un vero sinonimo di qualità: Terra Nova, Falling Skies o Under The Dome sono alcuni dei prodotti a cui il buon vecchio Steven ha associato il suo nome e di cui ora probabilmente si è pentito.
Tutta questa premessa per arrivare al vero punto della questione: B Positive non ha alcun nome rilevante se non quello di Chuck Lorre, padre di The Big Bang Theory, Mom, The Kominsky Method e altre sit-com su CBS. Essendo che CBS è il canale su cui va in onda B Positive, non sorprende l’utilizzo del nome di Lorre per attirare su di sé le attenzioni di tutti gli orfani di The Big Bang Theory. Passa quindi in secondo piano, naturalmente, sia lo showrunner nonché creatore della serie (il misconosciuto Marco Pennette Barilla), sia i protagonisti principali della serie che sono Thomas Middleditch (famoso per essere Richard Hendricks in Silicon Valley) e Annaleigh Ashford (non proprio così famosa).

Drew:Hang on, you’re saying, uh… You’re saying I need a new kidney?
Dottore:I’d start with family. They’re usually the best match.
Drew:Oh, great, a Republican kidney.
Dottore:It’ll just help you pee. It won’t tell you which bathroom to pee in.

Chiarendo fin da subito che B Positive non è una sit-com rivoluzionaria e nemmeno si prefigge di esserlo, nei suoi classici 20 minuti riesce però a non farsi odiare completamente né per le immancabili risate di sottofondo, né per la trama ed i personaggi. Come si potrà constatare dal voto finale, il risultato non è così malvagio come si sarebbe potuto immaginare ed è soprattutto dovuto al paragone naturale che si deve fare con altre sit-com, specie se ancora in onda e “di successo” sui vari network generalisti. Guardando ad un altro dei vari prodotti di Chuck Lorre, Bob Hearts Abishola, B Positive è decisamente superiore su diversi livelli.
Pennetta, sorprendentemente, riesce a creare una serie che ha dalla sua un bel vantaggio rispetto alle altre sit-com: ha una trama orizzontale. Sembra una cosa stupida ma è in realtà estremamente difficile trovare una serie del genere e constatare l’evoluzione della storyline tenendo insieme anche l’elemento temporale, che è praticamente il nemico numero 1 di tutte le sit-com che vivono e sguazzano nell’immobilismo dei personaggi. L’incipit iniziale, ovvero quello di trovare un nuovo rene a Drew, ha il suo perché sia per le difficoltà nel trovare un rene, sia per la caratterizzazione del personaggio della Ashford, ovviamente sopra le righe.
Le dinamiche ci sono, il carisma di alcuni personaggi non è proprio lì ancora ma ci si può lavorare, l’umorismo è più volgare della media del canale (la scena sull’altare e sulle varie posizioni sessuali parla da sé) e, proprio per questo, potrebbe piacere a più persone. Poi la sigla iniziale è un qualcosa di così bello e stucchevole che non si può non amarla.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Battute a sfondo sessuale in una prima serata di CBS: coraggiosi…
  • È una sit-com che sembra avere una trama orizzontale, quindi va lodata per questo
  • La sigla iniziale è un mezzo capolavoro
  • Personaggi principali non molto carismatici, specie se si guarda a Thomas Middleditch ed il suo Drew
  • Niente di veramente eccezionale, è semplicemente l’ennesima sit-com su CBS

 

Come si può immaginare, una sit-com non potrà mai essere considerata un capolavoro a causa delle varie restrizioni che fanno naturalmente parte del genere, di conseguenza la valutazione finale di B Positive non è alta ma non è nemmeno insufficiente. Se si sta cercando 20 minuti spensierati che facciano sorridere di tanto in tanto, allora la nuova serie di CBS potrebbe essere un buon divertissement. Niente di più ovviamente.

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Fondatore di Recenserie sin dalla sua fondazione, si dice che la sua età sia compresa tra i 29 ed i 39 anni. È una figura losca che va in giro con la maschera dei Bloody Beetroots, non crede nella democrazia, odia Instagram, non tollera le virgole fuori posto e adora il prosciutto crudo ed il grana. Spesso vomita quando è ubriaco.

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