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Curon 1×06 – I LupiTEMPO DI LETTURA 3 min

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Così come richiama chiaramente il titolo di questo sesto e penultimo episodio, tutto viene ricondotto a quel breve appunto scolastico che era stato presentato durante il primo episodio della serie: la declinazione metaforica dei doppelganger viene ricondotta, quindi, al celebre ed annoso racconto Cherokee del lupo bianco e del lupo nero, già brevemente riportato all’interno della nostra recensione del secondo episodio.
Questa leggenda narra che un capo Cherokee, per insegnare il significato della vita al proprio nipote, lo accompagnò nella foresta e spiegò la presenza, nella mente umana, di una continua ed incessante lotta tra bene (lupo bianco) e male (lupo nero). I due lupi hanno caratteristiche differenti e faticano a vivere in armonia: quello bianco è gentile e fondamentalmente buono; quello nero vive di rabbia e di gelosia. Entrambi lottano per dominare l’anima di una persona, la quale ha il compito di renderli armoniosi, uniti verso un obiettivo comune. Il capo Cherokee, infatti, sottolinea al nipote che nessuno dei due deve mai riuscire a predominare sull’altro in quanto entrambi sono fondamentali (a modo loro) per vivere in serenità ed in pace.
Gli abitanti di Curon, affetti dalla maledizione presentata nello scorso episodio, sembrano aver messo da parte questo desiderio di equilibrio preferendo protrarsi mentalmente al lupo bianco rendendo il lupo nero una sorta di conglomerato di negatività che dalle acque del lago di Resia torna sulla terra pronto a strappare la vita, il controllo e il predominio alla propria controparte più buona.
Questa spiegazione filosofeggiante di ciò che sta avvenendo a Curon appare sicuramente interessante ed in linea con il lato mistery della serie stessa, tuttavia, alcuni elementi appaiono con poca attinenza: qual è il collegamento tra i doppelgagner ed i lupi? Per quale motivo il “lupo nero”, il doppelganger che spunta dal lago, sembra poter tornare anche dopo essere stato ucciso?
Al primo quesito si potrebbe trovare una non-risposta paragonando i lupi di Curon ai famigerati gufi di Twin Peaks, ossia figure mistiche e legate a doppio filo (al momento inspiegabile) proprio con i doppelganger per qualche ancestrale e magico motivo.
Il secondo appare già più “semplice”: cercando di trovare una risposta e basandosi su ciò che viene detto nei dialoghi (sempre nota negativa dello show), l’estrema passività degli abitanti di Curon ha fatto sì che il loro lato negativo fosse oltremodo soppresso e celato all’esterno rendendolo quindi, una volta tornato in libertà, estremamente forte, vigoroso ed immortale (almeno per ora).
Parallelamente a questo scarno misticismo, che però è utile a rendere la puntata più interessante e la visione più appagante, continua ad avere eccessivo spazio l’intera porzione di storia a tratti teen, vera involuzione della serie: le avventure per i monti di Mauro, Daria, Micki e Giulio sono sicuramente fondamentali a portare qualche spiegazione in più riguardante i doppelganger (quindi viene infarcita di elementi il tratto mistery), tuttavia dialoghi e sequenze amoreggianti fanno scadere nel fin troppo banale buona parte dell’episodio.
Un plauso va sicuramente fatto a Luca Castellano, che interpreta Lucas, la cui versione psicopatica è veramente agghiacciante in più punti dell’episodio. La recitazione non sarà sicuramente delle migliori ma l’interpretazione è veramente funzionale all’intero racconto.
Altro elemento mistico di cui è difficile l’inquadramento ad ora è sicuramente la croce cristiana, onnipresente a casa Asper, così come la spiritualità in sé: potrebbe questo misticismo dell’eterna lotta tra bene e male circoscriversi a qualcosa di più religioso e meno filosofico? Molto difficile a dirsi visto e considerato che ancora una vera spiegazione non è stata volutamente concessa al pubblico.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Lucas versione psicopatica
  • Intro con analisi dello scontro tra le due Anna
  • Lupo bianco vs lupo nero
  • Doppelganger
  • I doppelganger che risorgono?
  • La notte d’amore passata insieme: tutto troppo teen
  • Dialoghi, come sempre
  • I lupi non sono quello che sembrano (semi cit.)

 

Un percorso semplice, senza veri e propri colpi di scena tali da creare un pathos incontrollato o un desiderio di divorarsi i successivi episodi. Eppure, la curiosità attorno a questo prodotto italiano rimane. Anche perché, ormai, manca solo un episodio alla conclusione.

 

La Maledizione 1×05 ND milioni – ND rating
I Lupi 1×06 ND milioni – ND rating

 

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Conosciuto ai più come Aldo Raine detto L'Apache è vincitore del premio Oscar Luigi Scalfaro e più volte candidato al Golden Goal.
Avrebbe potuto cambiare il Mondo. Avrebbe potuto risollevare le sorti dell'umana stirpe. Avrebbe potuto risanare il debito pubblico. Ha preferito unirsi al team di RecenSerie per dar libero sfogo alle sue frustrazioni. L'unico uomo con la licenza polemica.

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