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Feud: Bette And Joan 1×04 – More, Or LessTEMPO DI LETTURA 4 min

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Qualsiasi prodotto cinematografico, per essere in grado di raggiungere un certo tipo di pubblico, quello meno occasionale, necessita di una caratteristica particolarmente fugace: la profondità. Lo spettatore più esperto, colui che non si accontenta solo di vedere passivamente ciò che viene mostrato, ma che vuole comprendere il significato anche meno esplicito delle immagini, ha trovato pane per i suoi denti con Feud.
La nuova serie targata FX, in onda la domenica sera negli U.S.A., oltre a raccontare in modo brillante la faida tra Bette Davis & Joan Crowfard, in ogni episodio sviscera qualche aspetto del mondo degli anni ’50 e ’60, in particolare della Hollywood fine periodo classico. Le difficoltà delle attrici meno giovani dell’epoca, le rivalità interne nei film, le problematiche nell’accaparrarsi produttori quasi mettono in secondo piano il ‘Bette and Joan’, ma questo non è da vedersi come un difetto. Portare avanti, oltre alla trama principale, anche delle sottotrame, approfondendo pure i personaggi secondari, è un aspetto da non sottovalutare.

Bob:No more “B” horror movies. I’m capable of so much more. I’m back now. I want to show people what I can really do.
Jack: Wh-What, like your Oscar-winning masterpiece?
Bob:Why not? 
Jack:Well How about because that’s never gonna happen? I mean, what do you think, you’re like a big star director all of a sudden, Bob? I mean, no offense, but you’re a journeyman. Strictly “B” list. Don’t start getting ideas in your head that you’re like Michelangelo. You know, you’re the wop working in the fucking tile factory. We need tiles.

Per quanto possano essere secondari Robert Aldrich e Jack L.Warner nella rivalità tra le due grandi protagoniste delle serie, ravvivata proprio da ‘Che Fine Ha Fatto Baby Jane?’, nello show erano stati per ora solo succubi dei problemi e desideri delle main characters. In “More, Or Less” le due grandi menti dietro al film, dopo la scoperta del successo del loro lavoro, hanno un confronto che dire duro è riduttivo. Il modo in cui l’odiato sig. Warner afferma“Dreams are delusion” a Bob rispecchia la mentalità ristretta e vecchia dell’epoca del Cinema Classico.
Ciò che fece divenire grande la New Hollywood a discapito della “vecchia” fu il mettersi in gioco e rischiare. Non dando più importanza alle regole seguite punto per punto di un’epoca oramai alla fine, ma il concentrarsi su ciò che non si era mai fatto prima. Cosa che non fece in toto Aldrich, il quale non si trasferì nella Hollywood 2.0, ma rischiò lo stesso. Grazie al suo coraggio uscirono ‘Quella sporca dozzina’ e ‘Quella sporca ultima meta’, film non proprio nei canoni per il periodo.

Studios will have obligations to make half of stories about women, by women, for women.
It only makes economic sense. Keep your head up. Your day is coming.


Altro tema rilevante dell’episodio, anch’esso trattato dai personaggi secondari, è un argomento di cui si discute ancora oggi. Nel ’63, ancora lontani dal ’68, le donne non erano ancora trattate come si meritavano. L’uomo la faceva ancora da padrona e i discorsi di Mamacita & Pauline Jameson, o ancora meglio quelli di Joan Blonedll & Olivia de Havilland, rispecchiano le mentalità ancora ottuse di quegli anni. L’emancipazione femminile doveva ancora raggiungere gli apici che avrebbe raggiunto di lì a 5 anni, per cui le quote rosa non erano ancora così presenti nella società, ma qualcosa stava cambiando. Le parole veritiere di Mamacita, colei che reincarna meglio lo spirito femminista, anticipano alcuni discorsi usati nella battaglia rosa. Per quanto siano cambiati i tempi oggi, nel 2017, alcuni lavori sono ancora in maggioranza prodotti da uomini, e il regista è proprio uno di questi. Ci sono state e ci sono tutt’ora registe, ma ad Hollywood sono in incredibile minoranza, questo significa che qualche strascico dell’epoca passata è arrivato fino ad ora.
“More, Or Less” diretto paradossalmente da una donna, Liza Johnson, è l’episodio meno centrante la rivalità tra Bette & Joan, ma quello forse più caro ad un certo tipo di spettatore. La scelta di analizzare certi aspetti ostici dell’epoca, affibbiandoli ai personaggi secondari, non può essere vista che come un’ottima scelta. Mamacita, Pauline, Jack & Bob ne escono rafforzati: l’empatia con il fan è aumentata, così come la loro caratterizzazione. Non rischiando così di essere visti solo come marionette tra le mani delle due protagoniste della serie. Protagoniste che avranno tutto il loro tempo per riprendersi la scena, cosa che probabilmente accadrà nel prossimo episodio. La premiazione degli Oscar è alle porte.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Spazio ai personaggi secondari
  • Rapporto Warner/Aldrich
  • Solita ottima regia
  • “What ever happened to Baby Jane?”
  • Nonostante tutto si sente la mancanza delle main characters

 

Al giro di boa Feud si continua ad affermare come una piacevole sorpresa. Se anche gli episodi quasi filler sono così azzeccati, il prossimo che sarà centrale ai fini della rivalità probabilmente verrà benedetto per i secoli a venire.

 

Mommy Dearest 1×03 1.08 milioni – 0.3 rating
More, Or Less 1×04 1.21 milioni – 0.3 rating

 

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Detto anche Calendario Umano, si aggira nel sottobosco dei prodotti televisivi e cinematografici per trovare le migliori serie e i migliori film da recensire. Papà del RecenUpdate e Genitore 2 dei RecenAwards, entra in tackle in pochi ma accurati show per sfogarsi e dire la propria quando nessuno ne sente il bisogno.

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