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Ghosted 1×07 – Ghost StudzTEMPO DI LETTURA 4 min

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“[…] Trovo cazzeggio un termine affettuoso e indulgente.” (Umberto Eco, Le Bustine Di Minerva)

Nel 1999 uno dei più grandi scrittori italiani degli ultimi anni, parlando dell’evoluzione del linguaggio si riferiva così al termine “cazzeggio”. Per Eco già allora non aveva una connotazione negativa, nonostante derivasse da uno dei tanti sinonimi dell’organo genitale maschile. Ora, dopo 18 anni, e dopo anche la morte del famoso scrittore piemontese, cazzeggio è una parola comune, usata quasi tutti i giorni nelle conversazioni informali. Di solito la si usa per esprimere le attività svolte nel tempo libero, oppure quando si vuole indicare un momento della giornata non troppo impegnativo. Insomma, è un termine che può essere usato nelle più varie situazioni, però, negli ultimi anni il suo significato è stato ampliato, così come il suo valore. Per alcune persone cazzeggiare è diventato perfino un lavoro, un qualcosa che porta entrate e che può perfino permettere di vivere una vita senza pensieri. Questo è possibile grazie ai social, però “c’è un luogo e un momento per ogni cosa! Ma non ora”.
Ghosted, grazie all’epoca d’oro delle serie tv, e anche ai social che permettono la diffusione su larga scala di informazioni su nuovi e vecchi show, esiste e funziona proprio grazie al cazzeggio.
Il prodotto realizzato da Tom Gormican per la FOX, è, come detto più volte nelle vecchie recensioni, uno show ai limiti della semplicità. Può essere visto in qualsiasi occasione e in qualsiasi momento della giornata, non serve essere totalmente svegli, non serve avere un basso tasso alcolemico, si può perfino guardare quando si è completamente fatti. Oltre ad essere perfetta per rilassarsi, la serie è, presumibilmente, frutto di cazzeggio. Su quanto detto ci si può quasi scommettere perché è la prima cosa che si nota quando ci si mette comodi per passare quei venti minuti settimanali che lo show che precede I Griffin offre. Per verificare la tesi di quanto appena concluso, si prenderà in esame “Ghost Studz”.
Innanzitutto la trama verticale in cui verte la puntata non è altro che la parodia di film come ESP, Paranormal Activity, in sostanza una tematica horror che oggi giorno va molto di moda. Leroy e Max, dopo essersi intrufolati nel programma tv che da titolo all’episodio, hanno salvato i due imbecilli nel più caciaro dei modi: creando una bussola in un paio di minuti con oggetti randomici e tirando un bel cazzotto al mostro che aveva catturato uno dei due fattoni. Altro elemento che mette in evidenza il cazzeggio sono i discorsi del tutto improbabili dei due amici, che hanno lo scopo di allungare il minutaggio dell’episodio e di cercare di far sorridere lo spettatore. In ogni caso, la serie funziona proprio per questa natura cazzara, che la rende ideale e perfettamente funzionale all’obiettivo. Lo spettatore si diverte nel vedere Max perculato ogni 2×3 e ama osservare l’incredibile mimica facciale di Leroy ogni volta che si trova a contatto con qualcosa di paranormale. Tuttavia, la serie non riesce mai ad eccellere, le risate ad un certo punto dell’episodio terminano, soprattutto quando i characters di Craig Robinson & Adam Scott sono off-screen. La storyline della sedia non può che essere bocciata, così come Barry che per ora non è mai riuscito ad essere un personaggio memorabile.
In conclusione, “Ghost Studz” è un buon episodio che riesce nell’intento di intrattenere il fan, ma che tuttavia presenta sempre gli stessi difetti dello show. Quando i due protagonisti hanno il focus della scena, Ghosted procede ad ampie falcate, senza di loro la serie ha una marcia molto più lenta. Si spera inoltre di assistere nei prossimi episodi al proseguimento della trama orizzontale, perché come insegna la pearà, meglio non lasciare troppo a raffreddare ciò che bolle in pentola, altrimenti il gusto non sarà più quello di prima.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Faida Ghosted vs Doctor Who
  • Tema dell’episodio
  • L’invidia di Leroy
  • Discorsi no-sense tra i due protagonisti
  • Recitazione (tranne del mitico duo)
  • Questione della sedia
  • Assenza storyline orizzontale
  • I due reporter

 

Leroy: “Man, that’s full nuts, like the phone booth on Doctor Who.”
Max: “Yeah. Wait a second, you watch Doctor Who?”
Leroy: “I saw one on accident. I was flipping through the channels.”
Max: “Okay, now is not the time, but we are going to talk about this.”

 

Sam 1×06 3.25 milioni – 1.3 rating
Ghost Studz 1×07 1.94 milioni – 0.8 rating

 

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Detto anche Calendario Umano, si aggira nel sottobosco dei prodotti televisivi e cinematografici per trovare le migliori serie e i migliori film da recensire. Papà del RecenUpdate e Genitore 2 dei RecenAwards, entra in tackle in pochi ma accurati show per sfogarsi e dire la propria quando nessuno ne sente il bisogno.

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