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GLOW 3×03 – Desert PollenTEMPO DI LETTURA 4 min

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Debbie: “What? No, today I found out that my boobs are too big and my ass is four times the size of every showgirl in Las Vegas.”
Ruth: “Debbie.”
Debbie: “No, don’t No! Don’t make me feel better.”
Ruth: “It’s not It’s, “Debbie, your ass is not big.” Your ass is big. It’s big, and juicy, and sexy, and it’s an honor to have it in my face every night.”
Debbie: “Honor?”
Ruth: “You’re not a ballerina, Debbie. You’re an actress, and a wrestler, and a businesswoman, and a hot fucking piece, and you fucking know it. And why… why do you have to beat yourself up because you’re not six-foot-two and 70 pounds?”
Debbie: “Because this I don’t know. Because when I was, I don’t know, 14, I I got the idea that, okay, the only thing people are ever gonna notice about me is my body, so I guess it better be fucking perfect, and somehow it’s never left me.”
Ruth: “Um, Deb, no offense, but that’s really stupid.”
Debbie: “Mm-hmm. I know. That’s I’m someone’s mother, for fuck’s sake. And mothers are allowed to eat cheeseburgers.” 

Come già sottolineato dalle scorse recensioni GLOW ha iniziato questo suo terzo percorso prendendosi tutto il tempo necessario per costruire e sviluppare le proprie storyline senza fretta. Gli sceneggiatori hanno deciso di non puntare su un main plot corale ma (probabilmente sbagliando visto che squadra che vince non si cambia) sul dare a ciascun personaggio (chi più e chi molto meno) un piccolo percorso da intraprendere nella loro nuova vita a Las Vegas. Questa idea potrebbe essere sia vincente che perdente, però, al momento, una valutazione complessiva non è possibile fornirla e per ora non si può far altro che valutare in base a quanto visto e le lottatrici di wrestling più amate della televisione non se la stanno passando proprio bene e al pubblico, inevitabilmente, questo piace.
Ciò che riesce meglio alla serie riguarda effettivamente i personaggi presi singolarmente ed è la delicatezza con cui vengono gestiti i loro sentimenti ed obiettivi. Non viene mai dato nulla per scontato e ogni loro decisione, dubbio o sbaglio porta ad un cambiamento che è evidente sia nelle piccole cose sia nella loro gestualità quotidiana. Prendendo in esempio Debbie, colei che ha dominato inevitabilmente la scena durante “Desert Pollen”, nonostante la serie di spettacoli nel casinò non durerà più di due mesi, il fatto di essere lontana dal proprio figlio e perdersi fasi salienti della sua crescita la sta facendo inevitabilmente soffrire tanto da farle perdere costantemente fiducia in se stessa. Questo, inoltre, influisce pure sul suo stato mentale portandola ad una sorta di depressione che condiziona, inesorabilmente, il proprio rapporto con gli altri facendola allontanare sempre di più dal gruppo per rimanere da sola con i suoi pensieri e le sue paure. Grave, infine, il suo gesto al termine dell’episodio, sintomo del culmine di tutta la sofferenza che sta patendo e che potrebbe portarla a gravi conseguenze sia fisiche che mentali soprattutto per una persona che è costantemente sotto i riflettori e che deve quasi necessariamente dare il meglio di sé.
Dall’altra parte Cherry vive una situazione praticamente identica alla protagonista dello show, derivata, tuttavia, da una motivazione agli antipodi cioè quella di non voler avere un figlio. Black Magic realizza questo suo non desiderio solamente dopo la piccola chiacchierata con l’istruttrice di danza del casinò devastando, forse irreparabilmente, la sua relazione con Keith, distruggendo i suoi sogni di creare una famiglia felice. Rachel Shukert, sceneggiatrice di puntata, pare aver deciso di raccontare attraverso il personaggio di Sydelle Noel e la sua storyline le difficoltà che le donne, tutt’oggi, trovano tornando a lavorare dopo una gravidanza e tutto quello che ne comporta creando un racconto intenso ed estremamente toccante.
In conclusione questa terza puntata della serie più sportiva di Netflix gioca molto sulle emozioni e suoi desideri delle proprie protagoniste. Debbie in primis e Cherry dopo fanno riflettere e, a tratti, angosciare il pubblico attraverso le loro storie; per fortuna che a compensare questa “pesantezza” generale c’è lo spettacolo hot di Ruth e le bizzarre avventure di Melrose.

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Dialogo tra Ruth & Debbie
  • Vicenda di Melrose
  • Cherry e i suoi problemi
  • Delicatezza del tutto
  • Si può fare decisamente di meglio

 

In uno degli episodi più dramedy della serie le ragazze non se la stanno passando proprio bene in quel di Las Vegas e a beneficiarne sono solamente gli spettatori che osservano e riflettono con piacere su come le lottatrici più pazze di Las Vegas potranno risollevarsi.

 

Hot Tub Club 3×02 ND milioni – ND rating
Desert Pollen 3×02 ND milioni – ND rating

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Detto anche Calendario Umano, si aggira nel sottobosco dei prodotti televisivi e cinematografici per trovare le migliori serie e i migliori film da recensire. Papà del RecenUpdate e Genitore 2 dei RecenAwards, entra in tackle in pochi ma accurati show per sfogarsi e dire la propria quando nessuno ne sente il bisogno.

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