);

Inside No. 9 6×01 – Wuthering HeistTEMPO DI LETTURA 4 min

/
()

recensione Inside No.9 6x01So, if you haven’t already guessed, it is a sort of cross between commedia dell’arte and a heist movie. I guess because they both use masks. Which is quite clever in a way, but still sounds like something a drama teacher’d have a wank to. But hey, it’s series six. You’ve got to allow for a certain artistic exhaustion.”

Quale modo migliore per introdurre questa nuova premiere stagionale di Inside No. 9, se non utilizzando le parole di Columbina (Gemma Whelan aka Yara Greyjoy in Game Of Thrones), uno dei protagonisti di questo accattivante mix televisivo di commedia dell’arte ed heist movie, nonché “guida turistica” assegnata d’ufficio allo spettatore allo scopo di prenderlo per mano nel corso della narrazione.
Un breve sunto di ciò che a breve si presenterà agli occhi dello spettatore ma anche, e soprattutto, falsa modestia autoriale, visto e considerato che con questa “Whutering Heist” il numero di storie autoconclusive ideate dal duo Pemberton/Shearsmith arriva a 32 e, nonostante il pubblico oramai sappia perfettamente con che tipo di show abbia a che fare, ogni episodio si conferma sempre un piccolo gioiellino televisivo: intelligente, magnetico e mai banale.

QUANDO LA COMMEDIA DELL’ARTE INCONTRA L’HEIST MOVIE


Come risultato di questa bizzarra commistione tra generi lo spettatore si trova così davanti ad un heist movie vecchio stile, tra gioielli, sparatorie e doppi giochi, ma recitato con un’enfasi e una teatralità d’altri tempi, come se i protagonisti si trovassero realmente sul palco alle prese con un melodramma.
Seguendo la tradizione di entrambi i generi, ogni main character nasconde la sua identità dietro una maschera ma nonostante l’assenza di volti con cui poter familiarizzare, la connessione emotiva con i vari protagonisti resta intatta e come al solito ci si trova di fronte a personaggi dalla personalità ben delineata nonostante il minutaggio contenuto a disposizione.
Al termine dell’episodio, grazie al consueto finale a sorpresa (che per lo spettatore più longevo non sarà più così tanto una sorpresa) l’impressione sarà sempre la stessa: quella di trovarsi di fronte ad un prodotto unico nel suo genere – una sorta di Jurassic Park del mondo della tv seriale – che non vi ricorderà mai qualcosa di già visto in precedenza.
Un prodotto che inspiegabilmente fa ancora fatica ad uscire dalla sua nicchia ma che senza dubbio si configura come uno degli show più estrosi ed innovativi attualmente in circolazione.

IL RACCONTO DAL PUNTO DI VISTA DELLO SPETTATORE


Oh, God, here comes the subplot.

Naturalmente la tecnica di rompere la quarta parete si configura come il vero valore aggiunto di questo episodio, che quindi assume i connotati di una rivisitazione in chiave tragicomica del classico film sulle rapine. Un episodio che ai fan di Rick E Morty rievocherà un po’ le atmosfere di “One Crew over the Crewcoo’s Morty“, incentrato appunto sulla riproposizione di cliché e tecniche narrative tipiche del genere heist, qui con l’aggiunta di un pizzico di comicità classica che ben si accompagna con l’atmosfera surreale che permea l’intera puntata.
A partire dal manifestato disgusto nei confronti della classica sottotrama romantica che va spesso a crearsi in questo genere di pellicola, passando per il momento della pianificazione del piano, con voce narrante e musichetta jazz ad accompagnare la simulazione del colpo, fino allo stallo messicano con cui, ovviamente, ogni heist movie che si rispetti deve necessariamente concludersi, tutte le tecniche più famose vengono, una dopo l’altra, “smascherate” di fronte allo spettatore, rivelando così la propria artificiosità.
Se da una parte quindi la finzione viene smascherata, dall’altra il surrealismo comincia a prendere il sopravvento proprio grazie alle maschere indossate dai protagonisti, creando l’ennesimo paradosso scenico in una puntata dove la coerenza si limita solo ed esclusivamente alla riproposizione di schemi classici di genere.
Una mezz’ora scandita da continue gag e giochi di parole, sangue ed esplosioni, amori e tradimenti, e una storia che conduce piacevolmente lo spettatore verso il tanto atteso colpo di scena finale, effettivamente sorprendente poiché in linea con il surrealismo generale dell’episodio.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Mix tra commedia dell’arte ed heist movie
  • Scaramouche! Scaramouche!
  • Rottura della quarta parete che prende in giro i cliché classici dell’heist movie
  • Comicità demenziale perfettamente inserita all’interno di un contesto già di per sé molto bizzarro
  • Episodio che verrà considerato forse fin troppo bizzarro per i non avvezzi alla commedia dell’arte

 

Un ottimo avvio stagionale per Inside No. 9, che ancora una volta si conferma uno degli show più sottovalutati di sempre.

Quanto ti è piaciuta la puntata?

Nessun voto per ora

Ventinovenne oramai da qualche anno, entra in Recenserie perché gli andava. Teledipendente cronico, giornalista freelance e pizzaiolo trapiantato in Scozia, ama definirsi con queste due parole: bello. Non ha ancora accettato il fatto che Scrubs sia finito e allora continua a guardarlo in loop da dieci anni.

Rispondi

Precedente

Godather Of Harlem 2×04 – The Geechee

Prossima

Who Killed Sara? 1×01 – It Wasn’t A Mistake

error: Nice try :) Abbiamo disabilitato il tasto destro e la copiatura per proteggere il frutto del nostro duro lavoro.