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Losing Alice 1×03 – The BondTEMPO DI LETTURA 3 min

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Recensione 1x03 Losing AliceIl terzo episodio di Losing Alice è permeato di una continua tensione. Sicuramente è il personaggio di Sophie, con la sua spregiudicatezza e irrequietezza, quello che veicola maggiormente allo spettatore questa sensazione di disagio, grazie all’interpretazione molto emotiva dell’attrice Lihi Kornowski. In realtà sarà proprio Alice a stupire il pubblico con un’esplosione di impulsività e liberazione dalle costrizioni, ritagliandosi una notte di spensierata follia. Alice è un’artista il cui spirito libero e indipendente si scontra con la realtà della vita umana che è necessariamente dipendente dalle relazioni, dall’altro, specialmente con una famiglia. L’interpretazione, la fisicità, la mimica facciale di Ayelet Zurer rendono giustizia a un personaggio incredibilmente intrigante e complesso che lo spettatore si appassiona ad esplorare con lei.

LA STRUTTURA NARRATIVA


L’episodio mostra in modo molto naturale una struttura narrativa classica. C’è una situazione di equilibrio iniziale in cui Alice si trova a lavorare ad un nuovo film. Arriva l’ostacolo o pericolo (Alice incontra Sophie a casa sua per parlare del film e nasce una discussione). A quel punto normalmente ci sarebbe una lotta che, in questo caso, è sia simbolicamente che fisicamente rappresentata dalla scena del ballo. Dalla lotta nasce il nuovo equilibrio: Sophie entra a far parte della vita di Alice in modo concreto e, anche qui, sia simbolicamente (con le avances al marito), sia fisicamente (con l’invito a dormire nella loro casa). Pur nell’atmosfera ansiogena che permea la visione della serie questo processo appare fluido e torna continuamente nelle vicende che l’episodio descrive.

CAUGHT IN A BAD ROMANCE


La più meritevole di nota è sicuramente quella della lezione di Gaga, una forma di teatro-danza sviluppata da un coreografo israeliano. No, purtroppo non è un corso per imparare le coreografie di Lady Gaga in Bad Romance, anche se ci assomiglia.
La prima parte della sequenza  si concentra sui movimenti sensuali di Sophie mentre Alice, in disparte sia nella scena che nell’interesse della regia, è reticente a lasciarsi andare. Quando questo accade la concentrazione è tutta sulla protagonista, tanto che nella parte in cui le due donne sono schiena contro schiena è solo Alice a essere inquadrata in viso. Il fan è guidato dalla regia a seguirla mentre lentamente scivola in una naturale concessione al movimento libero e istintivo. La scena è molto appassionante e lo spettatore si trova piacevolmente sorpreso ad accompagnare Alice in questo viaggio verso il ritrovamento di una parte istintiva, spontanea che aveva dimenticato.

LA TANA DEL BIANCONIGLIO


La scena del ballo si colloca quasi a metà fungendo da spartiacque sia per l’episodio che per la serie in generale. Nella prima parte della puntata infatti l’atmosfera è tesa e il pubblico ha la costante sensazione che stia per accadere qualcosa di terribile. Emblematica è la scena del litigio, costruita molto bene per accrescere questa emotività, grazie al contrasto tra quello che si sente e quello che non si vede. Nella seconda parte del capitolo si aggiunge anche una fortissima carica erotica. Questa avvolgeva già il personaggio di Sophie ma ora investe anche la relazione tra le due donne fino ad includere David. L’insistenza e l’invadenza di Sophie inquietano chi guarda da casa mentre sui personaggi della serie hanno un potere magnetico incredibile. Sophie è il bianconiglio e Alice… è Alice. E lo spettatore non può fare a meno di chiedersi, ora che ha iniziato a perdersi nella tana, cosa ne sarà di Alice?

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • I personaggi di Alice e Sophie sembrano cuciti addosso alle loro interpreti, oltre che costruiti in modo complesso e affascinante
  • Tensione emotiva e atmosfera mantenute in modo costante
  • Fluidità nella struttura narrativa
  • Dalla scena del ballo in poi tutta magia
  • Nulla! Dispiace solo non conoscere la lingua ebraica per non poterla guardare in lingua originale

Il terzo episodio di Losing Alice è un altro piccolo gioiello per cui ringraziare AppleTv per avere provveduto alla sua traduzione (ahinoi l’ebraico non si studia nelle scuole) e distribuzione.

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